L’Ungheria di oggi nel trailer di Una spiegazione per tutto, vincitore del premio Orizzonti a Venezia 80

Abel è uno studente che deve affrontare l’esame di maturità, il quale si trasformerà in un caso mediatico. La pellicola è ambientata nel paese governato da Orbàn e offre uno spaccato della sua società polarizzata

Di THR ROMA

Una spiegazione per tutto è il nuovo lungometraggio del regista ungherese Gàbor Reisz (For Some Inexplicable Reason, Bad Poems) che arriverà in sala dal 1 maggio con Arthouse, la divisione di I Wonder dedicata alla riscoperta del cinema d’autore più innovativo, in collaborazione con Unipol Biografilm Collection. L’opera è passata in anteprima alla 80esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, dove ha vinto il premio Orizzonti come miglior film.

La pellicola è ambientata nell’Ungheria odierna governata da Orbàn e offre uno spaccato della società polarizzata e spaccata da molteplici tensioni. Abel, il protagonista interpretato da Adonyi-Walsh Gáspár, è uno studente di Budapest che deve affrontare l’esame di maturità.

Il ragazzo si trova al centro di uno scandalo nazionale, scaturito però da una questione privata: durante l’esame orale il ragazzo indossa una spilla con i colori della bandiera ungherese, che rappresenta l’appartenenza alla nazione. Ne nasce così uno scontro con il professore di storia, un uomo progressista, che coinvolgerà il padre di Abel e si estenderà oltre ogni immaginazione.

Il personaggio di Abel prepara il suo esame di maturità schiacciato tra le aspettative della famiglia e l’amore non confessato per la sua amica Janka. Quando l’esame va quindi storto, la bocciatura del ragazzo diventa la scintilla che incendia lo scontro tra il padre, convinto conservatore, e il professore. Una pellicola su uno scandalo che raggiunge vette impensabili nel momento in cui diventa mediatico, spostandosi e andando a toccare territori inaspettati.

Una spiegazione per tutto, acclamato dopo la première al Festival di Venezia, racconta il contemporaneo con umanità e restituisce il ritratto di un Paese (e, forse, di un’Europa?) diviso in due, dove nessuno vuole comunicare apertamente con l’altro, e non sa nemmeno come farlo. Di seguito il trailer ufficiale del film: