La morte ci divide: al via le riprese del progetto con Laura Morante e Alan Cumming

La produzione internazionale, che sarà impegnata nelle riprese per sei settimane, ha scelto come location Sutri e Frascati. Dirigono gli esordienti David Chavez-Grant e Abigail Ory

Di THR ROMA

Play Entertainment è pronta per le riprese del suo prossimo ambizioso progetto, La morte ci divide (titolo originale Death Do Us Part). Rivisitazione in chiave cinematografica del racconto popolare La morte e la fanciulla.

Una storia dai toni comici e le atmosfere dark, per un’opera in costume ambientata nell’Italia medievale durante la prima pandemia della peste nera, in cui si mescola la storia di un amore soprannaturale assieme a leggenda, folklore e realtà. La musica avrà un ruolo di rilievo nella pellicola, benché non si tratti di un musical tradizionale.

La morte ci divide colloca gli eventi nel XIV secolo in Europa. La protagonista è Giulia, giovane e ribelle nel piccolo e superstizioso villaggio di San Grobiano, che sogna di diventare medico, anche se la società del tempo non è pronta ad assegnarle questo ruolo. L’epidemia è l’occasione per dimostrare al mondo il suo valore. Grazie al suo lavoro di guaritrice, Giulia scopre di poter vedere e interagire con la Morte stessa della quale finisce per innamorarsi, anche se rinuncerà a tutto per salvare il suo villaggio.

La morte ci divide, le maestranze tra Italia e estero

La produzione internazionale, che sarà impegnata nelle riprese per sei settimane, ha scelto come location Sutri e Frascati. I registi sono due giovani statunitensi al loro esordio, David Chavez-Grant e Abigail Ory, quest’ultima ne firma anche la sceneggiatura insieme a Masha Strasburger e Francesca Marciano. La storia è tratta dal testo teatrale rappresentato alla Harvard University nel 2019.

La morte ci divide si avvale di un cast tecnico d’eccellenza e di uno artistico tra cui figurano Ari’el Stachel, Zara Devlin, Riccardo De Rinaldis, Ian O’Reilly, Laura Morante, Alan Cumming, Lidia Vitale, Darko Peric e Claudio Bigagli. La co-produzione vede coinvolta l’Italia insieme a Spagna, Polonia e Stati Uniti.

La scenografia è affidata a Crispian Sallis (tre volte candidato agli Oscar per Il gladiatore, A spasso con Daisy e Alien), mentre i costumi sono stati realizzati da Carlo Poggioli, che conta tra gli ultimi lavori la collaborazione con Paolo Sorrentino per The Young Pope e The New Pope. La fotografia è affidata a Ferran Paredes Rubio, che ha ricevuto nel 2024 una candidatura ai David di Donatello per Comandante di Edoardo De Angelis.