Fabio Ferzetti

Fabio Ferzetti

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Più articoli di Fabio Ferzetti

Stupenda e misera città. Io, Pier Paolo Pasolini, Roma e quel provino (impossibile) per Salò

Il suo cinema come oggetto d’amore, la “disperata vitalità” che trasmetteva quel corpo, i luoghi della capitale - Piazza del Popolo, un angolo sperduto dell'Eur e Piazza dei Quiriti - l’ossessione che portò l’autore di questa testimonianza a proporsi, ragazzino, per entrare nel cast dell'ultimo controverso film di un grande poeta. Storia di passione in nome del cinema

La meglio gioventù festeggia 20 anni. Marco Tullio Giordana: una grande saga per l’ultima generazione capace di sognare

Domenica 3 alle 17 il Cinema Troisi celebra il film prodotto dalla Rai ma scoperto grazie a Cannes che lanciò tutta una serie d'attori, riuniti per la prima volta a Roma. Il regista: "Ecco perché non farò mai un film sul caso Moro"

  • Film

Il cielo brucia sembra fatto di nulla, ma c’è dentro tutto: l’amore e il vuoto, il desiderio e il tempo che fugge

Vincitore dell'Orso d'argento all'ultima Berlinale e ora passato al Torino Film Festival, il nuovo lavoro del regista tedesco Christian Petzold è un viaggio dei sentimenti, tra occasioni mancate ed equivoci crudeli, nel quale sono il mondo e la natura a rimescolare le carte

Viaggio nelle lunghe e crudeli notti di Riyad: dal call center all’inferno, senza ritorno

Mandoob, il film del quarantenne Aly Kalthami presentato in concorso al Torino Film Festival: il racconto visionario di una discesa agli inferi, ma anche un salto di qualità vertiginoso per la settima arte, che fino a sei anni fa in Arabia Saudita era ancora proibita. Chissà cosa ne penserà la giuria

La prima sorpresa di Torino è il Vangelo secondo Maria (la ribelle): un anti-vangelo femminista e pasoliniano

Selezionato fuori concorso dal Torino Film Festival, il film di Paolo Zucca tratto da un libro di Barbara Alberti del 1979, con la Palestina reinventata nella Sardegna più arcaica, è spericolato e inatteso: sembra fatto apposta per parlare con levità ai nostri anni confusi e brutali. Sorprendenti anche i due protagonisti, Alessandro Gassmann e Benedetta Porcaroli

Diamo a Caligari quel che è di Caligari. Torna al cinema L’odore della notte. Ma abbiamo fatto davvero i conti con questo artista eternamente contro?

Il cult restaurato con Valerio Mastandrea e Marco Giallini, in occasione dei 25 anni dall'uscita, arriva nelle sale nella nuova versione in 4K, stasera al cinema Farnese di Roma e da domani in tutta la penisola

Quando i grandi classici tornano ad essere passione collettiva: ecco a voi lo spirito anarchico della commedia Usa

Da "Il cielo può attendere" di Lubitsch a Mr. and Mrs. Smith di Hitchcock, passando da Hawks, Walsh e Capra: la rassegna "L'eterna illusione" riscopre uno dei generi più folgoranti (e sorprendenti) dell'epoca d'oro di Hollywood

  • Film

Addio Felice Farina, onore ad un visionario coraggioso del cinema (e fuori da ogni schema)

Il regista se n'è andato a soli 69 anni, dopo una breve malattia: tra i suoi titoli l'esilarante Condominio, che regalò a Ciccio Ingrassia il suo unico David, la serie tv Nebbia in Valpadana e l'ancora inedito Falso Storico, che ricostruisce in chiave paradossale quattro storie del Ventennio. E che a Venezia non s'è visto. Forse a Roma?

Il cinema italiano? Vince quando punta in alto e guarda lontano

Il bello dei tanti premi ai film tricolori della Mostra 2023 è che in un certo non sono italiani, o non ancora, come Seydou Sarr, il protagonista di Io Capitano, film che ha una magia che non è delle nostre latitudini. Peccato però per Finalmente l'alba di Saverio Costanzo

Hors-saison, due cuori d’inverno e una sinfonia (francese) in bianco e grigio che diventa vertigine d’amore

Una città balneare, un incontro inatteso, le difese e le certezze che si sgretolano: Stéphane Brizé ci regala uno di quei film sentimentali - in concorso a Venezia 80 - che riescono solo ai francesi (e meno male che ci sono). Ah, e c'è anche Alba Rohrwacher: strepitosa

TotoLeone / 3. Caro Chazelle, punta tutto sulla follia visionaria di Pablo Larrain

Sul podio vorremmo la visionarietà di El Conde, il rigore di Hamaguchi, la megalomania di Costanzo. Ma le scelte più dolorose riguarderanno gli attori: Alba Rohrwacher o Jessica Chastain? Emma Stone o Carey Mulligan?

Invelle, la recensione: il cinema che salva il mondo, un disegno alla volta

Prodotti dopo anni di tentativi, i 40.000 fotogrammi dell'esordio nel lungometraggio dell'animatore Massi sono in concorso a Orizzonti. Tra le voci del film anche Baliani, Celestini, Lo Cascio, Marcorè, Servillo e Timi

Holly, la via europea al cinema fantastico: superpoteri sì, ma dai risvolti sociali

Una scuola, un quartiere popolare, genitori assenti, tanta tv e junk food, una ragazza dal sorriso misterioso a cui vengono attribuiti strani poteri: il film della regista belga Fien Troch è in concorso. Ma forse non era il suo posto

Giorgio Diritti e l’arte di perdersi nell’infinita guerra personale di Lubo, il nomade seduttore

Già in concorso a Venezia 80 - protagonista un notevole Franz Rogowski nei panni di un disertore dongiovanni nel secondo conflitto mondiale e membro della terza minoranza nomade dopo rom e sinti - il nuovo film del regista appare sovraccarico e prende troppe direzioni. Un'occasione mancata. Dal 9 novembre in sala

Io capitano è una fiaba tragica della migrazione. È l’Odissea di Pinocchio dal Senegal all’ignoto

Matteo Garrone racconta il viaggio di Seydou e Moussa da Dakar verso l'Europa - attraverso orrori, soprusi, intermediari spietati, deserti e campi di detenzione - con uno sguardo magico che noi abbiamo perduto. In concorso a Venezia, è un film che farà discutere. Molto

Montaldo e gli attori: storia di un’empatia formidabile

Prima d'essere regista, Giuliano è stato un attore: e non se ne dimenticava mai. Fantastico direttore d'interpreti, dunque grande creatore di personaggi destinati a scolpirsi nella memoria. Ancora in età avanzata ha recitato per Placido, Verdone, Moretti e Bruni

Il male non esiste: ecco la resa dei conti con la natura (poetica, tragica e imprevedibile)

Non è solo il il film più bello ma anche il più coraggioso del concorso veneziano quello di Ryusuke Hamaguchi: un modello di originalità, economia, semplicità nella complessità. Mai così attuale come adesso, tra incendi dolosi e orse ammazzate

Argentina 1983: cronaca di un rapimento che getta le sue ombre sanguinarie sul futuro

Passa dalla Mostra del cinema (e lascia scossi) El Rapto, della regista Daniela Goggi: storia oscura e dura di un sequestro che è anche un intreccio fatto di corruzione, faccendieri, estorsioni, vergogna e ragioni inconfessabili dei potenti. E di una giustizia che non arriva mai

I dolori (in bianco e nero) del giovane Ahmet nel dormitorio dell’islamismo di ritorno

Opera prima del regista turco Nehir Tuna, passata a Orizzonti, Yurt è una bella sorpresa che racconta la paradossale storia di un ragazzo diviso tra tensioni religiose ed esplosioni di testosterone. E dove, a sorpresa, sbuca una canzone di Nada

Questa Roma senza tempo un po’ Babylon, un po’ La Dolce Vita: è il miracolo di Costanzo

Da quanto tempo non vedevamo rievocare il cinema, la sua miseria, la sua grandezza, la sua follia, con tanta forza e precisione? Finalmente l'alba approda a Venezia 80 con suoi echi lontani, che vanno da Bellissima a Pasolini, per raccontare una Hollywood sul Tevere affamata che viene a chiederci il conto, reinventando un mondo scomparso