I mille occhi: la 22esima edizione del festival del cinema nel segno di Pressburger e Skorecki

La kermesse aprirà le danze con un'anteprima, il 7 settembre, di Pasolini cronologia di un delitto politico di Paolo Angelini. Tema centrale è la "cinefilia", la sua evoluzione e le possibili strade

Di THR ROMA

La 22esima edizione del Festival internazionale del cinema e delle arti “I mille occhi” si terrà dal 25 al 30 settembre, in due parti. La prima in presenza al Teatro Miela di Trieste dal 25 al 28, mentre la seconda online su Fuori Orario rispettivamente il 29 e il 30. 

Giovedì 7 settembre ci sarà invece un’anteprima del festival al Giardino del Cinema (Giardino Muzio De Tommasini), con la proiezione di Pasolini cronologia di un delitto politico di Paolo Angelini. Il film, in arrivo nelle sale il prossimo 2 novembre grazie a Cineteca di Bologna, chiude il progetto Pasolini, di cui fanno parte anche le masterclass con Roberto Chiesi, Giuseppe Genna, Marco Martinelli e Stefania Rimini, tutte incentrate sul poeta e regista e distribuite sui canali del festival dal prossimo 10 settembre.

Fondato da Sergio M. Grmek Germani e organizzato da Associazione Anno Uno con la direzione artistica di Giulio Sangiorgio e Olaf Möller, il festival, faro di cinefilia resistente, torna con un programma che parte dal territorio per aprirsi ai grandi personaggi del cinema europeo, a cominciare dall’autore e cineasta Giorgio Pressburger.

Sarà invece assegnato al regista Louis Skorecki, l’ultimo grande esponente della critica cinematografica francese, il Premio Anno Uno, a cui si aggiungerà la retrospettiva dal titolo “Les cinéphiles”.

I centenari

Dopo che l’edizione 2022 era nata nel segno e nel volto di Dino Buzzati, per ricordarlo a 50 anni dalla morte, il 2023 è l’anno del centenario della nascita di un altro gigante della letteratura italiana: Italo Calvino.

Sia come autore dei testi di partenza che come sceneggiatore o soggettista di storie originali, la sua vita letteraria è stata costellata di intermittenze cinematografiche come Il cavaliere inesistente di Pino Zac, L’avventura di un fotografo di Citto Maselli, Avventura di un lettore di Carlo di Carlo e l’episodio Renzo e Luciana di Monicelli contenuto in Boccaccio ’70, oltre alle opere dedicate alla sua vita.

Un altro centenario, questa volta della nascita del 16mm, permetterà di affrontare il cinema in ottica artigianale e laboratoriale. Sarà infatti aperta la prima edizione del workshop sul 16mm condotto dal collettivo Làbbash che impegnerà, per due giorni, 10 studenti, selezionati attraverso un bando, a cui farà seguito un blocco di proiezioni di vere rarità.

Tra queste The Film That Was Lost, corto documentario della MGM sulla nascita delle cineteche, la versione francese, l’unica esistente, di Piombi di Venezia di Vittorio Cottafavi, uno dei primi critofilm cinefili italiani, Michelangelo Antonioni. Storia di un autore di Gianfranco Mingozzi, oltre ai film realizzati dai partecipanti all’interno del workshop.

I mille occhi 2023

Questa edizione vedrà anche la chiusura del lungo omaggio a Nora Gregor aperto a dicembre 2022 e proseguito a giugno con la proiezione di La règle du jeu al Kinemax di Gorizia, in collaborazione con Kinoatelje, mentre al Miela di Trieste saranno mostrate alcune interpretazioni dell’attrice nel suo viaggio all’interno del cinema nordamericano e sudamericano.

Il 29 settembre la cinefilia sarà ancora protagonista, sui canali social del festival, grazie a un nuovo format – “Le cinéphiles”, in onore a Skorecki – dove grandi nomi della critica si incontreranno/scontreranno all’interno di video-dialoghi sui temi fondanti della disciplina per capirne l’evoluzione, le possibili nuove strade e interrogarsi sul suo presunto, e più volte invocato, trapasso.

Dopo la locandina dello scorso anno disegnata da Sergio Ponchione, sarà un altro celebre illustratore a firmare il manifesto di quest’anno: Alessandro Baronciani, con una locandina del festival ispirata a Illibatezza di Roberto Rossellini e dedicata a uno dei temi di questa edizione, la cinefilia.