Caro prezzi nei cinema romani: ANEC risponde alle accuse del Codacons

"Ci dispiace che l'associazione, sempre attenta e scrupolosa a tutelare gli interessi dei consumatori, non abbia in questo caso considerato lo sforzo e l’impegno di un intero settore", ha dichiarato il presidente Leandro Pesci

Di THR ROMA

L’ANEC Lazio, in qualità di associazione di categoria che rappresenta oltre il 95% delle sale cinematografiche di Roma e del Lazio, esprime il proprio stupore e totale disaccordo su quanto diffuso dal Codacons lo scorso 28 dicembre, rispetto all’incremento dei prezzi nelle sale cinematografiche romane.

Secondo quanto asserito, infatti, dal presidente del Codacons Carlo Rienzi nel comunicato stampa diffuso alle principali agenzie, si ribadiva l’aumento del 12,5% sui prezzi dei biglietti in sala, rispetto al 2021, imputando a tali “costi proibitivi” la causa della rinuncia dei romani ad andare al cinema e provocando un danno sia ai consumatori che all’intero settore cinematografico.

Di seguito la replica dell’Associazione nazionale esercenti cinematografici del Lazio, attraverso il presidente Leandro Pesci.

La replica dell’ANEC alle accuse del Codacons

“Ci teniamo innanzitutto a precisare che nonostante l’aumento esponenziale delle materie prime e dei tassi d’interesse con tutte le ripercussioni che ne derivano, l’articolazione dei prezzi adottati nei cinema di Roma, evidenzia una serie di opportunità molto dinamiche ed articolate rispetto alla tipologia dell’utente, ai giorni ed agli orari degli spettacoli, che consentono al pubblico di ottenere condizioni particolarmente favorevoli rispetto alla stessa opera filmica programmata in contemporanea nella capitale.

Aziende che hanno investito nelle sale cinematografiche con ristrutturazioni complete rivoluzionando l’offerta, sia in termini di tecnologie all’avanguardia che di comfort superiori agli standard cui solitamente siamo abituati, applicano indubbiamente prezzi di ingresso superiori alla media, ma nel quadro generale dell’offerta per accedere alla visione dei film non precludono soluzioni diverse allo spettatore.

Tuttavia, l’articolazione dell’offerta e la modulazione tariffaria in essere in questo momento storico è talmente ampia che promuove la concorrenza e favorisce il consumatore con il primario obiettivo di avvicinare sempre maggior pubblico all’esperienza cinematografica.

In più, ma evidentemente sarà sfuggito al Codacons, anche il pubblico romano durante tutta l’estate 2023 ha beneficiato di un’iniziativa promozionale, sostenuta in gran parte dal ministero, che ha consentito di andare al cinema a soli 3,5 euro. Ma soprattutto in via del tutto esclusiva rispetto all’ intero territorio nazionale, gli appassionati di cinema romani hanno potuto avvalersi di un’iniziativa particolarmente vantaggiosa come quella dell’abbonamento Vivicinema e teatro (sostenuto, sia dal comune, che dalla CCIAA di Roma) che ha consentito ad oltre 9.300 utenti nel 2023 e consentirà a 19.350 nel 2024 di poter accedere in sala a condizioni assolutamente favorevoli con un valore medio ad ingresso di circa 2,70 €.

Ci dispiace che il Codacons, sempre molto attento e scrupoloso a tutelare gli interessi dei consumatori, non abbia in questo caso considerato lo sforzo e l’impegno di un intero settore, che si sta risollevando gradualmente dagli effetti devastanti della pandemia, anche attraverso politiche dei prezzi finalizzate a recuperare il legame tra il pubblico e la sala cinematografica che, ancora ad oggi nel segmento dell’intrattenimento outdoor, rappresenta l’offerta economica maggiormente competitiva ed accessibile”.