Quanto vale un film in Italia? La top ten della scorsa stagione ai raggi X

Chi dice che il cinema italiano è in crisi lo dice perché è facile farlo credere a un pubblico che, in questo dedalo di cifre, informazioni, film commission, fondi europei, sgravi fiscali non ha voglia di avventurarsi. Noi lo abbiamo fatto: ecco i primi dieci incassi del 2022 "scorporati" in tutte le loro voci di entrata. Spoiler: "vincono" Ennio Morricone e Aldo, Giovanni e Giacomo

Quanto vale un film in Italia? Come sta il nostro cinema possono dirlo, insieme, solo incassi e finanziamenti. Sembra una domanda a cui è facile dare una risposta, basterebbe dare un’occhiata al budget di produzione e agli incassi in sala, ma le cose ovviamente non stanno così. Sono molte le variabili da considerare e da sempre il dito viene puntato sui contributi che un film prende dal Fondo Unico nelle sue forme più diverse.

I contributi ministeriali sono molti e riguardano tutte le fasi della vita di un prodotto audiovisivo, dallo sviluppo della sceneggiatura fino all’uscita in sala, riassumerli in un unico articolo sarebbe complesso e si finirebbe con il tralasciare o con il non evidenziare qualcosa. Quello che però si può fare è, cifre nude e crude alla mano, fare alcune riflessioni sulla salute della nostra produzione in un momento complesso quale è stato, e in parte ancora è, il post Covid. 

Incassi e finanziamenti, il cinema italiano visto a 360°

Un’analisi di base si può fare prendendo in considerazione le prime dieci produzioni italiane per incasso nell’anno solare 2022, secondo i dati forniti da Cinetel. Lo scopo non è fare pulci, conti in tasca o sterili polemiche, ma cercare di capire qual è la strada che sta seguendo la nostra industria cinematografica.

10. Dante 

Budget: 4.288.868,33€;
Incasso totale: 1.875.633€;
Incasso 2022: 1.834.967€ (41° assoluto nel 2022)

Il film di Pupi Avati con protagonista Sergio Castellitto su Dante Alighieri ha avuto un buon riscontro di pubblico, a fronte di un costo produttivo relativamente contenuto, considerando che parliamo di un prodotto che ha tutte le problematiche di un film in costume. L’opera ha potuto contare su un Tax Credit Produzione di 2.883.600,00 € e su un contributo selettivo di 935.000,00 €, e anche su un fondo speciale di 100.000€ da parte della Regione Emilia Romagna, nell’ambito delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte (avvenuta, ricordiamo, a Ravenna).

Tra contributi e incassi il bilancio è in attivo di circa 1,5 milioni di euro, al netto delle vendite televisive e internazionali e di tutti gli altri sfruttamenti digitali. Insomma, Dante dopo sette secoli è ancora un bestseller.

9. Le otto montagne

Budget: 8.610.353,40€;
Incasso totale: 5.802.015€;
Incasso 2022: 1.968.966€ (38°)

Il film con protagonisti Luca Marinelli e Alessandro Borghi, tratto dal bel romanzo di Paolo Cognetti, è stato una delle grandi e piacevolissime sorprese della stagione. Parliamo di una co-produzione europea tra Italia, Francia, Regno Unito e Belgio, merito di un’intuizione del produttore Mario Gianani, CEO di Wildside, che ha realizzato di un film di grande respiro, non a caso premiato anche al Festival di Cannes 2022.

Per quanto riguarda la parte italiana, il film ha potuto contare su un Tax Credit di produzione di 2.514.294,80€ e sul sostegno della Valle d’Aosta Film Commission con 180.000€. Oltre ciò, dalla parte belga, c’è stato un contributo da parte del Flanders Audiovisual Fund (VAF) e di Screen Flanders. Ma la cosa più importante è che Le otto montagne è stato venduto praticamente in tutto il mondo, Stati Uniti compresi. È stato un successo di critica, di pubblico (in Italia, peraltro, nel periodo natalizio) e un ottimo investimento per tutti quelli che hanno partecipato alla produzione.

8. L’ombra di Caravaggio

Budget: 12.225.867,85€;
Incasso totale: 2.039.897€;
Incasso 2022: 1.985.292€, (37°)

Una grande produzione internazionale quella dell’ultimo film di Michele Placido, lo ha ripetuto lui stesso più volte di avere sentito addosso una grossa responsabilità. Oltre 12 milioni di euro di budget, poco più di due incassati in Italia, poco meno in Francia, con le vendite internazionali curate da Goodfellas, società del gruppo Wild Bunch che ha fino a oggi venduto il film in dieci territori, oltre quelli di produzione. Per quanto riguarda l’Italia, cinque dei 12 milioni di budget sono arrivati dai selettivi ministeriali (910.000 + 100.000 per rispettivamente produzione e sviluppo) e dal Tax Credit (3.998.948,34€), e a questi si aggiungono anche dei contributi versati dalle regioni Lazio e Campania.

Il film è un coproduzione con la Francia, e certamente anche Unifrance avrà contributo in maniera importante all’investimento di MACT, il produttore francese.

7. Corro da te

Budget: 6.189.761,59 €;
Incasso totale: 2.446.102 €;
Incasso 2022: 2.446.102 € (30°)

Una commedia di Riccardo Milani, con protagonisti Pierfrancesco Favino e Miriam Leone. Non poteva che essere un successo. E infatti, così è stato, con 2,5 milioni di incasso in una stagione complessa come la primavera 2022. Il Tax Credit di distribuzione di 771.510,77 € ha supportato molto quest’uscita, e il 1.601.131,67 € di Tax Credit produttivo ha alleggerito il budget profuso da Wildside.

Il resto lo ha fatto Vision, con la prevendita a Sky, alle televisioni commerciali, alle piattaforme e con delle copiose vendite estere. E approfittiamo del film di Milani, che ricordiamo essere il remake di un film francese altrettanto grazioso, Tutti in piedi, per segnalare un’altra fonte d’entrata che spesso non viene considerata: le vendite per la proiezione del film sulle linee aeree, voce di budget da non sottovalutare. Nel caso di Corro da te ad accaparrarsi i diritti globali è stata la Spafax, colosso specializzato nella fornitura di servizi e contenuti alle compagnie aeree. E che compra un bel po’ di film italiani ogni anno.

6. Ennio

Budget: 2.451.736,20 €;
Incasso totale: 2.801.276;
Incasso 2022: 2.801.276 (25°)

Già così si capisce che è stato un successo, perché in Italia vedere un film che incassa più di quanto è costato è qualcosa che il pubblico recepisce come positivo. Se consideriamo poi i 450k presi come contributo selettivo allora è quasi un trionfo, che si aggiunge anche alle vendite estere (una trentina di territori) e a tutti gli sfruttamenti televisivi e di piattaforma. Insomma, il Maestro Morricone è sempre una sicurezza per il cinema italiano, così come il premio Oscar Giuseppe Tornatore.

5. Il colibrì

Budget: 8.444.157,35 €;
Incasso totale: 2.992.599 €;
Incasso 2022: 2.956.244 € (23°)

Coproduzione Italia-Francia messa su dalla Fandango di Domenico Procacci, insieme a Rai Cinema e Orange Film per un film che ha esordito al Toronto Film Festival del 2022. Fandango si è occupata anche delle vendite estere, con ottimi risultati, con una trentina di bandierine appuntate sulla cartina.

Il film ha ricevuto 2.726.053,76 € di Tax Credit di produzione nell’anno 2021, mentre nel successivo ha potuto usufruire di 300.075,78 € di reinvestimenti di contributi automatici di produzione e di 490.000,00 € di selettivi di produzione. Poco più di 3,5 milioni complessivi per quanto riguarda la parte italiana, che era comunque quasi il totale del budget. La percentuale francese era del 6%, cosa però che dovrebbe avere permesso a Les film des Tournelles di poter contare sui fondi che Unifrance mette a disposizione per le co-produzioni minoritarie.

4. Belli ciao

Budget: 6.688.268,04 €;
Incasso totale: 3.013.400 €;
Incasso 2022: 3.013.400 € (21°)

Pio e Amedeo, campioncini del box office nostrano con le loro commedie assai popolari. Tra incasso e contributi (Tax Credit Distribuzione 2023: 488.741,03 €. Tax Credit Produzione 2021: 2.559.569,52 € e sostegno della Apulia Film Commission per la ragguerdevole cifra di 347.540,85 €) i due comici si sono rivelati un ottimo investimento, al netto dello sfruttamento successivo del film tra televisioni, piattaforme e altri supporti.

E le vendite estere, soprattutto all’acquisto per lo sfruttamento per tutto il territorio latino-americano da parte della Sun Distribution Group, che dal 2016 a oggi ha fatto la stessa operazione con film di successo come Perfetti sconosciuti, Lo chiamavano Jeeg Robot, L’ora legale e molti altri. Secondo Box Office Mojo Belli Ciao ancora non è uscito in nessun territorio del Sud America, avremmo voluto sapere di più ma il sito della Sun è purtroppo non raggiungibile.

3. Me contro te – Persi nel tempo

Budget: 4.050.890,93;
Incasso totale: 3.520.469 €;
Incasso 2022: 3.520.469 € (18°)

Qui la domanda sorge spontanea: come si passa da un budget da video su YouTube a 4 milioni di euro? Risposta: mietendo successi in sala uno dietro l’altro, e bravi ai Me contro Te, che a dispetto dei detrattori hanno riempito una nicchia del mercato kids italiano che altrimenti sarebbe andata a finire nelle già ricche percentuali della fetta di mercato statunitense.

Il 1.385.515,89 € di Tax Credit di produzione è più che giustificato.

2. Il grande giorno

Budget: 6.421.600,00;
Incasso totale: 7.203.161 €;
Incasso 2022: 4.338.424 € (15°)

Siamo quasi in vetta, e sul secondo gradino del podio troviamo tre vecchi amici che l’aria della vetta la respirano da quasi trent’anni. Dopo il bel Odio l’estate, che senza il Covid nel 2020 avrebbe fatto ancora più dei 7,5 milioni di euro a cui si è fermato, Aldo, Giovanni e Giacomo fanno il bis con un’altra commedia che conferma la ritrovata vena. 976.587,39 € di Tax Credit di produzione ratificati nel 2023 per supportare un budget ampiamente coperto da incassi e sfruttamenti successivi.

1. La stranezza

Budget: 10.037.258,20 €;
Incasso totale: 5.624.195 €;
Incasso 2022: 5.455.681 € (13°)

And the winner is… La stranezza è stata la grande sorpresa del 2022, film amatissimo dal pubblico e anche dalla critica. Operazione produttiva orchestrata perfettamente tra Medusa, Rai Cinema, BiBi Film e la Tramp di Ficarra e Picone (che nel 2022 ha prodotto anche Spaccaossa e Una femmina, non proprio due commedie a dispetto del talento della coppia) che anche grazie al Tax Credit di produzione di 3.751.770,71 € ha potuto portare sullo schermo questo sogno di Luigi Pirandello in cerca dei suoi personaggi.

E adesso…

Come sta il cinema italiano? Al “lordo” dei finanziamenti

Chi dice che il cinema italiano è in crisi lo dice perché è facile farlo credere a un pubblico che, in questo dedalo di cifre, informazioni, film commission, fondi europei, sgravi fiscali non ha voglia di avventurarsi. I numeri sono noiosi, ma non sempre parlano da soli. Chi fa cinema, e non solo in Italia, lo fa sapendo che prima di mettere piede su un set avrà trovato tutti i soldi per portare a casa il risultato finale. Il budget di un film è composto da moltissime voci, che sono tutte quelle che si trovano nei titoli di coda.

Il dipendente di una produzione che magari ha tre film in lavorazione contemporaneamente e che sta lavorando su tutti e tre perché fa banalmente parte dell’ufficio amministrazione vede il suo stipendio allocato su tutti e tre i budget. E quando parliamo di costi di un film dobbiamo considerare anche gli interessi che devono essere riconosciuto all’ente bancario che anticipa i soldi assicurati dai contributi selettivi, dal tax credit e da qualunque altro fondo pubblico che li abbia erogati.

Dire che un film è uno spreco di denaro pubblico perché non recupera quello che è costato significa prima di tutto non conoscere le regole della produzione, cosa sacrosanta a meno che non si faccia questo lavoro, oltretutto complicatissimo. Se la sostenibilità economica di un film si dovesse calcolare solo dagli incassi, allora staremmo da tempo a leggere libri. C’è tutto un mondo successivo, come abbiamo già detto, che porta poi il guadagno nelle case dei produttori e distributori.

Una lezione si può imparare facilmente: in Italia ci sono molti strumenti per poter fare film a costo quasi zero. L’arma segreta è avere a disposizione qualcuno che sappia compilare i bandi in maniera infallibile, oltre a una storia che funzioni, un cast tecnico e artistico che raggiunga i punteggi fissati dal ministero e dalle Film Commission per accedere al finanziamento. 

Il cinema italiano gode di ottima salute. Non credete a chi vi dice il contrario. Anche se nel 2022 nessuno dei film di cui sopra è entrato nella top ten assoluta. E di questo, probabilmente, dovremo parlare.

Aggiornamento del 18/07/2023 alle 10:35: L’articolo è stato aggiornato sottolineando che l’idea della strategia europea per Le Otto Montagne è stata portata avanti da Mario Gianani, CEO di Wildside, e non da Andrea Scrosati, COO di Frementle, come precedentemente indicato.