Cannes 77, dalla A alla Z. Con l’Italia che tifa Sorrentino, Rasoulof scappato dall’Iran, il MeToo francese, le guerre e un “apprendista” di nome Trump

Al via il festival più prestigioso del mondo, dal 14 al 25 maggio. Tra i no comment del direttore artistico Thierry Frémaux in conferenza stampa ("niente polemiche"), la giuria di Greta Gerwig, il nuovo attesissimo Francis Ford Coppola e Meryl Streep che riceve la Palma d'Oro

Cannes 77 al via. Il festival si apre il 14 maggio (e si concluderà il 25) con la seconda ondata del #MeToo nella mente di tutti e con una sfilata di star sul tappeto rosso, tra cui la leggenda di Hollywood Meryl Streep. Con un benvenuto pacato da parte del direttore artistico Thierry Fremaux, che ha svicolato con astuzia ogni domanda controversa nella conferenza di presentazione, perché “sarà un festival senza polemiche”, la madrina Camille Cottin, la presidente di giuria Greta Gerwig, autrice del fenomeno Barbie e Pierfrancesco Favino, giurato italiano.

C’è molto di cui essere entusiasti quindi anche per l’Italia, che punta su Parthenope di Paolo Sorrentino, il cui poster campeggia lungo la Croisette, e poi con Megalopolis di Francis Ford Coppola ed Emma Stone, fresca del successo di Poor Things che collabora di nuovo con Yorgos Lanthimos in Kinds of Kindness.

Come sempre, star internazionali, abiti glamour, standing ovation: ma esattamente, che quali sono i tratti distintivi del festival di Cannes quest’anno? Ecco una breve panoramica.

Cannes 77

Cannes 77, gli addetti ai lavori preparano il red carpet

Violenza sessuale, sette anni dopo la caduta del produttore americano Harvey Weinstein e cinque mesi dopo che Judith Godrèche ha reso pubblici gli abusi che ha subito in Francia. L’attrice, che ha accusato i registi francesi Benoît Jacquot e Jacques Doillon di stupro, presenterà il cortometraggio Moi Aussi, realizzato in omaggio alle vittime. In un momento in cui 100 personalità, tra cui numerose attrici (tra le altre Isabelle Adjani, Emmanuelle Béart, Juliette Binoche) chiedono una legge contro la violenza sessuale in Francia. La madrina di Cannes 77 Camille Cottin ha promesso di non dimenticare queste istanze, attraverso discorsi e invitati alla cerimonia di apertura. Il festival di Cannes e il sito d’inchiesta Mediapart hanno smentito le voci su una “lista” di personalità del cinema accusate e invitate.

La Palma d’oro a Meryl Streep

La serata inaugurale sarà segnata dall’assegnazione della Palma d’Oro onoraria a Meryl Streep. Leggenda di Hollywood, 74 anni, con 21 nomination agli Oscar e ruoli in film cult come La scelta di Sophie (1982), I ponti di Madison County (1995) e Il diavolo veste Prada (2006). Lì incontrerà Greta Gerwig, la regista che ha realizzato il film Piccole Donne del 2019 in cui recita anche l’attrice.

Meryl Streep in una scena di Mamma Mia!

Meryl Streep in una scena di Mamma Mia!

La giuria di Cannes 77

Greta Gerwig, che nel frattempo è diventata la prima regista a incassare più di un miliardo di dollari con un solo film, Barbie, muove i suoi primi passi come presidente della giuria di Cannes. Sul tappeto rosso incontrerà gli altri membri della giuria, tra cui l’italiano Pierfrancesco Favino e poi Omar Sy, Eva Green e Lily Gladstone, con cui ha condiviso una prima cena il 13 maggio, ovviamente all’insegna del rosa confetto, preparata in suo onore dallo chef stellato Jean Imbert.

Il film d’apertura

Atteso sul red carpet anche il quartetto di star francesi del film d’apertura Le Deuxième Act (Il secondo atto): Léa Seydoux, Louis Garrel, Vincent Lindon e Raphäel Quenard. Il regista Quentin Dupieux li ha riuniti per una commedia surreale sul cinema, che colpisce dove fa male, dal politically correct all’ego degli attori.

Un'immagine di Le Deuxième Acte (The Second Act) di Quentin Dupieux, film di apertura di Cannes 2024

Un’immagine di Le Deuxième Acte (The Second Act) di Quentin Dupieux, film di apertura di Cannes 2024

Coppola 45 anni dopo

Dopo 45 anni dalla vittoria della Palma d’Oro di Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, il regista fa ritorno sulla Croisette con Megalopolis, interpretato da Adam Driver nei panni di un architetto visionario determinato a ricostruire una città dopo la sua distruzione. Coppola ha autofinanziato il progetto, che lo appassiona da molto tempo, per un importo di 120 milioni di dollari, un prezzo che finora ha scoraggiato i potenziali distributori. Nonostante questo, è difficile immaginare un luogo più amichevole per il suo debutto pubblico di Cannes, dove Coppola è venerato. Riuscirà a vincere la terza Palma d’Oro?

L’arrivo di Mohammad Rasoulof

La cerimonia di apertura celebrerà anche una buona notizia per gli appassionati di cinema. A Cannes potrebbe infatti essere presente il regista iraniano Mohammad Rasoulof, appena condannato a cinque anni di carcere, ma fuggito dal suo Paese. “Il ministero degli affari esteri ci aiuta a garantirne l’avanzamento a Cannes”, ha detto Thierry Frémaux. Il suo film, The Seed of the Sacred Fig, sarà presentato l’ultimo giorno del concorso, il 24 maggio, il giorno prima della premiazione.

Mohammad Rasoulof

Mohammad Rasoulof

Le guerre, dall’Ucraina a Gaza

Tra i film sulle guerre, L’invasione del regista ucraino Sergei Loznitsa, che offre uno sguardo sulla vita della popolazione civile in Ucraina durante l’invasione russa. E poi La belle de Gaza di Yolande Zauberman, che porta l’esistenza Lgbtq+ tra Tel Aviv e Gaza. Un giornalista ha sollevato la questione del perché non ci siano film provenienti da Israele, suggerendo il timore di proteste. Il direttore di Cannes, Fremaux, ha risposto sottolineando che la selezione dei film si è basata esclusivamente sulla loro qualità, negando qualsiasi motivazione politica.

Attesa Furiosa

Il film più atteso che debutterà a Cannes quest’anno è Furiosa: A Mad Max Saga, l’ultimo film della serie d’azione postapocalittica del regista George Miller. Si tratta del prequel del film premio Oscar Mad Max: Fury Road, presentato in anteprima a Cannes nel 2015 e che ha prodotto un momento inaspettato durante la conferenza stampa del film, quando la star Tom Hardy si è scusato con Miller per il suo cattivo comportamento durante le riprese. Chissà se Anya Taylor-Joy, che assume il ruolo del personaggio di Charlize Theron, farà lo stesso, dopo le ultime dichiarazioni su quanto sia stato faticoso lavorare al film.

Anya Taylor-Joy è la protagonista di Furiosa

Anya Taylor-Joy è la protagonista di Furiosa

Lavoro e parità di genere

Cannes sarà anche il festival cinematografico più prestigioso del mondo, ma è raro che si svolga senza intoppi. Il festival di quest’anno si prepara a una potenziale interruzione con la minaccia di sciopero da parte dei lavoratori del festival, che si sono lamentati del fatto che i loro lavori a breve termine non consentono loro di beneficiare dei sussidi di disoccupazione in Francia. I lavoratori precari dei festival francesi, numerosi, hanno annunciato azioni di protesta durante la Montée des Marches. Fremaux ha dichiarato il suo sostegno alla loro causa per una maggiore equità e giustizia salariale. Un altro momento di protesta previsto è il 17 maggio, con la presentazione del nuovo studio sulla parità di genere nel cinema francese.

Promemoria elezioni Usa

Se qualche statunitense pensa di andare a Cannes e distrarsi dall’anno elettorale, si sbaglia. Il festival gli presenterà un promemoria con The Apprentice di Ali Abbasi. Questa sorta di storia di origini politiche vede Sebastian Stan nei panni del giovane Donald J. Trump, Maria Bakalova i quelli della sua prima moglie, Ivana, e la star di Succession Jeremy Strong in quelli del mentore di Trump, il faccendiere Roy Cohn.

Un'immagine di The Apprentice con protagonisti Sebastian Stan e Jeremy Strong

Un’immagine di The Apprentice con protagonisti Sebastian Stan e Jeremy Strong

I ventuno in concorso

Sono ventuno titoli con un solo film italiano, Parthenope di Paolo Sorrentino, quelli in corsa per la Palma d’oro. The apprentice di Ali Abbasi, Motel destino di Karim Ainouz, Bird di Andrea Arnold, Emilia Perez di Jacques Audiard, Anora di Sean Baker, The Substance di Coralie Fargeat, Grand tour di Miguel Gomes, Megalopolis di Francis Ford Coppola, The shrouds di David Cronenberg, The Substance di Coralie Fargeat, Grand tour di Miguel Gomes, Marcello mio di Christophe Honoré, Feng Liu yi dai (Cuaght by the tides) di Jia Zhang-Ke, All we imagine as light di Payal Kapadia, Kinds of kindness di Yórgos Lànthimos, L’amour ouf di Gilles Lellouche, Diamant brut (Wild diamond) di Agathe Riedinger, Oh Canada di Paul Schrader, Limonov – The ballad di Kirill Serebrennikov, Pigen med nalen (The girl with the needle) di Magnus Von Horn.

Gary Oldman è nel cast di Partenophe, film di Paolo Sorrentino in programma a Cannes 2024

Gary Oldman è nel cast di Partenophe, film di Paolo Sorrentino in programma a Cannes 2024