Sciopero degli sceneggiatori: oggi il vertice con gli Studios per la negoziazione. Il sindacato ci va cauto

La WGA ha scritto in una nota di avere cautela sull'apertura delle major. Il gruppo che rappresenta queste aziende nelle trattative ha dichiarato: "Vogliamo far tornare la gente al lavoro, questa è la nostra strategia"

Lo sciopero degli sceneggiatori è a un punto di svolta, ma ci sono diversi timori. A un giorno dall’incontro fissato tra la Writers Guild of America e l’AMPTP, che rappresenta gli studios e le piattaforme di Hollywood nelle trattative contrattuali, il sindacato avverte i suoi membri che i manager potrebbero non essere ancora disposti a cedere terreno. “Non vogliamo dare giudizi affrettati su ciò che accadrà. Ma le strategie sono dure a morire”, ha scritto il comitato negoziale della WGA in un messaggio ai membri nel pomeriggio di giovedì 3 agosto.

Il comitato negoziale ha raccontato di come l’Alliance of Motion Picture and Television Producers ha gestito lo sciopero della WGA nel 2007-08: “Dopo l’interruzione delle trattative il 31 ottobre, che ha causato lo sciopero, la conversazione è ripresa alla fine di novembre per poi interrompersi una seconda volta a dicembre, mentre lo sciopero continuava. Perché? Perché quando le aziende sono tornate al tavolo non erano seriamente intenzionate ad affrontare le proposte della WGA”.

In un commento pubblicato giovedì, l’associazione delle major ha definito “spiacevole” la retorica della WGA. Il gruppo ha dichiarato: “La discussione di domani con la WGA servirà a determinare se abbiamo un partner negoziale disposto a trattare. La retorica del comitato di contrattazione della WGA è spiacevole”. L’AMPTP ha poi aggiunto: “Questo sciopero ha danneggiato migliaia di persone in questo settore, e lo prendiamo molto sul serio. La nostra unica strategia è far tornare le persone al lavoro”.

Un cauto ottimismo

Il messaggio è arrivato prima dell’incontro previsto per venerdì 4 agosto tra i leader della WGA e dell’AMPTP, che sarà il primo tra le parti in conflitto da quando il sindacato ha indetto lo sciopero il 2 maggio. Martedì, il sindacato degli sceneggiatori ha detto ai suoi membri che è stata Carol Lombardini, presidente dell’AMPTP, a richiedere l’incontro per cominciare le trattative.

Tuttavia, dal messaggio della WGA emerge chiaramente che il sindacato si sta avvicinando con molta cautela a questa riunione, in un momento peraltro cruciale nello sciopero degli sceneggiatori. “Sfidiamo gli studios e l’AMPTP a presentarsi all’incontro che hanno convocato per venerdì prossimo con una nuova strategia: siate disposti a fare un accordo equo e iniziate a riparare i danni che i vostri scioperi e le vostre pratiche commerciali hanno causato ai lavoratori di questo settore”, ha dichiarato il comitato negoziale. E continuano: “Fino ad allora, colleghi sceneggiatori, ci vediamo ai picchetti”.

Vecchie strategie antisindacali

Il sindacato ha inoltre affermato che “in ogni fase di questa lotta, l’AMPTP ha usato la sua solita strategia antisindacale, presa direttamente dallo sciopero del 2007/08”. Facendo notare che lo sciopero degli sceneggiatori è durato 94 giorni, il comitato negoziale ha aggiunto: “Non abbiamo fatto tutta questa strada, e sacrificato così tanto, per salvarci a metà”.

Come riportato da The Hollywood Reporter mercoledì, gli sceneggiatori, compresi gli ex-leader della WGA, hanno inizialmente accolto con cauto ottimismo la notizia dell’incontro con l’associazione delle major previsto per venerdì. “Spero che facciano sul serio e che arrivino a questo appuntamento con una mentalità molto più aperta rispetto all’ultima volta”, ha dichiarato il tre volte presidente del comitato negoziale Billy Ray.

L’ex-presidente della WGA West, Howard Rodman, ha aggiunto: “Si spera che l’AMPTP riesca finalmente a capire che il costo della negoziazione di un accordo equo è inferiore al costo della continuazione dello sciopero. Ma la conversazione di venerdì è solo un passo, e molto preliminare”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga