
LOS ANGELES – Nel cuore di Los Angeles, l’Academy Museum of Motion Pictures si erge come un tributo vivente alla magia del cinema. Progettato da Renzo Piano e inaugurato nel settembre 2021, questo museo rappresenta la più grande istituzione negli Stati Uniti dedicata alle arti e alle scienze cinematografiche, ospitando oltre 13 milioni di oggetti che raccontano la storia e l’evoluzione dell’industria cinematografica.
È proprio in questo tempio della settima arte che, il 24 marzo 2025, si è tenuta la premiere di The Studio, la nuova serie comedy di Apple TV+ creata da Seth Rogen ed Evan Goldberg. La scelta dell’Academy Museum come location per l’evento non è casuale: questa serie infatti offre uno sguardo satirico e autoironico sull’industria cinematografica americana, esplorando con umorismo le dinamiche interne degli studi di Hollywood. I dieci episodi della prima stagione seguono le vicende di Matt Remick (interpretato da Rogen), un dirigente appena nominato a capo dei fittizi Continental Studios, alle prese con le sfide di produrre film originali in un’epoca dominata da remake e sequel.
In un periodo in cui Hollywood affronta una crisi economica e creativa, The Studio emerge come una celebrazione della determinazione e dell’ingegno di coloro che continuano a innovare nel settore. Attraverso una narrazione brillante e ricca di camei illustri, tra cui Martin Scorsese, Ron Howard, Bryan Cranston, Zac Efron, Zoe Kravitz e diversi atri, questa serie sottolinea l’importanza della comicità e dell’originalità nel rivitalizzare la Indusrry hollywoodiana.

Seth Rogen in “The Studio”. Foto per gentile concessione
Durante la serata di gala, sulla terrazza del Academy Museum, abbiamo avuto l’opportunità di raccogliere le impressioni di Seth Rogen e Kathryn Hahn sul red carpet.
Seth, The Studio unisce due delle cose che ama di più: commedia e cinema. Come è stato per lei creare questo show?
SR: “È stato fantastico. Mi sono divertito molto a entrare nel vivo della industry cinematografica. Sono un grande fan del settore e delle sue dinamiche, trasformare il tutto in una serie piena di momenti comici è stato davvero entusiasmante”.
E per farlo ha portato con sé diversi amici, fra cui il grande Martin Scorsese che interpreta se stesso nel primo episodio. Come è stato per lei dirigerlo?
SR: “Io e Martin ci conosciamo da tantissimo tempo. Gli abbiamo proposto di lavorare con noi, gli abbiamo mandato il copione e lui ha a accettato. Eravamo contentissimi, poi è iniziata a subentrare un po’ di tensione. Dirigere un maestro come lui è l’incubo di ogni regista. Così, quando abbiamo girato il suo episodio ero molto nervoso, perché The Studio utilizza diversi piani sequenza, piuttosto lunghi, girati con una camera sola che segue i personaggi nelle loro azioni. Temevo che Martin non avrebbe approvato questa scelta, quindi ho assunto una crew aggiuntiva, per manovrare una seconda camera, giusto in caso che Scorsese si fosse lamentato del fatto che c’era una sola cinepresa sul set. In generale, grazie a questo show ho potuto lavorare con alcuni dei miei idoli di sempre, le stesse persone che mi hanno convinto a entrare nel mondo del cinema. Posso dire che mi sento davvero fortunato ad avere avuto questa possibilità”.
Il Tutto ambientato in una città che sta attraversando un momento di crisi ma meriterebbe di tornare a splendere, Los Angeles.
SR: “Esatto, abbiamo creato uno show che non avrebbe potuto essere girato in nessun altro luogo al mondo. Quello è sempre stato uno dei nostri obbiettivi e son felice del fatto che abbiamo potuto mantenere qui la nostra produzione. Siamo stati critici ma non troppo, è difficile per me essere troppo cattivo con questa città, perché è grazie a lei e alle opportunità che offre, che moti di noi vivono delle vite fantastiche”.
Ultima a sfilare sul tappeto rosso, subito dopo Rogen, è stata la sua co- star Kathryn Hahn ( Agatha All Along), che interpreta Maya Mason, la responsabile marketing dei Continental Studios.
Come è stato per lei lavorare con Seth Rogen a questo progetto?
KH: “Seth è stato molto, molto severo. Non vorresti mai vederlo arrabbiato con te, diventa violento – risponde ironica – è uno che urla parecchio. Scherzo, lo adoro. Sia lui che Evan Goldberg, non avevo mai lavorato con loro prima, ma sono sempre stata una loro fan. A chi non serve di tanto in tanto una bella commedia divertente? È stato davvero un piacere fare parte di questo cast”.
Tu sei stata in diversi show, ora sei protagonista di Agatha All Along, che sta riscuotendo parecchio successo. Come è stato per te recitare in una serie che racconta il dietro e quinte di come vengono fatti i film?
KH: “ Penso che in fondo si tratti di una lettera d’amore a Hollywood. Non c’è cinismo, anzi, ci ricorda che tutti quelli che lavorano a una produzione, davanti e dietro le telecamere, in fondo vogliono semplicemente fare parte d questo business perché amano il cinema. Molti hanno fatto delle scuole di cinema o sono anni che orbitano in questa galassia. Alla base di tutto, c’è un grande amore condiviso per i film”.
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