Sciopero a Hollywood, l’attacco di Bryan Cranston: “Non ci toglieranno posti di lavoro per darli ai robot”

L'appassionato discorso della star di Breaking Bad ad una manifestazione del sindacato SAG-AFTRA. Nel mirino soprattutto il capo della Disney, Bob Iger: "Difenderemo la nostra dignità". Stephen Lang di Avatar agli Studios: "Vergognatevi, sul serio"

Bryan Cranston si è rivolto al capo della Disney, Bob Iger, in un discorso accorato tenuto durante lo sciopero a New York martedì 25 luglio. La star di Breaking Bad, che ha parlato alla manifestazione “Rock the City for a Fair Contract” della SAG-AFTRA, il sindacato degli attori Usa, ha dichiarato: “Abbiamo un messaggio per il sig. Iger: signore, lo so che lei vede le cose da un punto di vista diverso. Non ci aspettiamo che lei capisca chi siamo. Ma le chiediamo di sentirci, e oltre a questo di ascoltarci quando diciamo che non ci lasceremo portare via i nostri posti di lavoro per darli a dei robot. Non le permetteremo di portare via il nostro diritto di lavorare e guadagnarci da vivere. E infine, soprattutto, non le permetteremo di portarci via la dignità!”.

Cranston è stato uno dei molti performer famosi che hanno parlato dal palco della manifestazione, mentre il sindacato sta premendo sugli Studios perché diano agli attori una parte dei proventi degli abbonamenti streaming e mettano paletti sull’uso dell’intelligenza artificiale. Iger è diventato il bersaglio principale degli attori e degli sceneggiatori, impegnati nel loro primo sciopero congiunto dopo decenni, a causa delle sue recenti dichiarazioni in cui ha definito gli scioperanti “irrealistici”, mentre lui si trovava a un ritiro per miliardari.

Bryan Cranston e gli altri

La star di Ellen, Joely Fisher, ha detto alla folla: “Faccio parte del comitato negoziale. Abbiamo passato 35 giorni seduti di fronte a quegli stronzi. L’ultima volta che attori e sceneggiatori sono andati in sciopero insieme è stato nel 1960, e abbiamo ottenuto cosucce come i diritti residuali, oltre a un piano sanitario e pensionistico, quindi mi aspetto grandi cose questa volta, cazzo. Non stiamo prendendo nulla alla leggera. Siamo dalla parte giusta della storia. Siamo pronti a far casino. Non ci dissanguerete!  Fateci sapere quando rinsavite. Ci aspetta una calda estate sindacale”.

In un altro animato discorso, l’attore di Succession, Arian Moayed, ha detto: “È come se questa gente non avesse mai visto Succession: parla di voi! La cosa più importante che possiamo fare adesso come categoria, come gruppo, è rimanere uniti… Uniti li sconfiggeremo”.

La star di The Good Fight, Christine Baranski, ha dichiarato: “Se quest’industria può generare milioni, centinaia di milioni di compenso per i piani alti, può anche permettersi di condividere la ricchezza. Non accetteremo di vivere sotto il feudalesimo aziendale. È il momento di raddrizzare le cose. Non lasceremo che il nostro contributo venga sottovalutato e non ci lasceremo sostituire”.

Stephen Lang (Avatar): “Vergognatevi”

L’attore di Avatar, Stephen Lang, ha detto di essersi commosso sentendo i discorsi della presidente della SAG-AFTRA, Fran Drescher, e le motivazioni dello sciopero: “Due cose mi sono rimaste impresse. Innanzitutto, un giusto senso di indignazione morale verso l’atteggiamento volutamente ottuso, irrispettoso, indifferente e irresponsabile di chi era seduto dall’altra parte del tavolo delle trattative. ‘Vergognatevi’ ha detto. Vergognatevi, sul serio. L’altra cosa che mi ha colpito è stata la sua profonda tristezza per essere arrivati a questo punto. Molte vite saranno rovinate, molte carriere bloccate o distrutte; famiglie che già fanno fatica ad arrivare a fine mese dovranno sopportare altri danni e disagi… Tutti verranno travolti da questo maelstrom di diseguaglianze causato dall’avidità organizzata delle aziende. In questo momento, siamo la voce razionale della civiltà”.

Lo sciopero degli attori sta per entrare nella sua seconda settimana, con migliaia di persone che si stanno astenendo dal lavoro. I 160 mila iscritti della SAG-AFTRA comprendono attori, ma anche giornalisti radiotelevisivi, conduttori e altre categorie, quindi anche se gli incarichi che rientrano nel contratto per il cinema e la tv sono off-limits al momento, alcuni membri stanno comunque svolgendo lavori che rientrano in altri contratti sindacali ancora in vigore.

Traduzione di Nadia Cazzaniga