Sciopero Hollywood, il sindacato degli attori e gli Studios sono tornati al tavolo delle trattative

Le parti si sono incontrate lunedì 2 ottobre per una "sessione di contrattazione durata tutto il giorno", che ha visto la presenza anche di big delle aziende come Bob Iger e Donna Langley. Il negoziato continua mercoledì 4: ci sono ancora molti nodi da sciogliere, dagli aumenti salariali alla regolamentazione dell'IA

Il sindacato degli attori di Hollywood, la SAG-AFTRA, e le principali aziende di Hollywood stanno portando avanti le trattative.

Il sindacato degli attori e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers hanno diffuso un comunicato congiunto lunedì, in cui si annunciava che si erano appena “incontrati per una sessione di contrattazione durata tutto il giorno” e che avrebbero ripreso i colloqui mercoledì 4 ottobre. Lunedì è stata la prima volta che le parti sono tornate al tavolo delle trattative dall’inizio dello sciopero degli attori a metà luglio.

Alcuni dei maggiori leader del settore – il co-CEO di Netflix Ted Sarandos, l’amministratore delegato di Warner Bros. Discovery David Zaslav, l’amministratore delegato di Disney Bob Iger e la presidente e chief content officer di NBCUniversal Studio Group Donna Langley – sono tornati lunedì al tavolo delle trattative con la SAG-AFTRA, dopo che lo stesso gruppo aveva contribuito ad accelerare i colloqui con la Writers Guild of America (WGA, il sindacato degli sceneggiatori) a fine settembre. Per cambiare, gli amministratori delegati si sono incontrati con il sindacato nella sede nazionale della SAG-AFTRA, in Wilshire Blvd, senza la presenza di mediatori federali. Quando le trattative si sono interrotte, il 12 luglio, le due parti si erano incontrate presso gli uffici dell’AMPTP nella Galleria di Sherman Oaks e avevano coinvolto per un giorno i professionisti del Servizio federale di mediazione e conciliazione.

La presenza dei leader in sala ha alimentato le speranze del settore che i nuovi negoziati SAG-AFTRA possano procedere rapidamente da questo momento in poi. Il comunicato congiunto di lunedì da parte dei manager e del sindacato che è considerato un segnale positivo: di solito indica almeno una certa misura di coesione al tavolo delle trattative.

La tornata negoziale di lunedì si è svolta a più di 80 giorni dall’inizio dello sciopero degli attori, e la SAG-AFTRA e l’AMPTP hanno ancora molte questioni in sospeso da risolvere. Gli aumenti salariali, una proposta di condivisione degli introiti per i titoli in streaming e la regolamentazione dell’I.A. rimangono le principali priorità del sindacato, che non sono ancora state affrontate completamente. Il sindacato ha anche spinto su una serie di questioni minori che non ha ancora risolto con gli studios, come l’aumento dei “tetti” dei contributi per i piani sanitari e pensionistici, l’entità delle indennità di trasferta e la possibilità di inserire il lavoro di performance-capture nell’ambito del contratto televisivo e cinematografico del sindacato.

In un messaggio separato inviato agli iscritti lunedì 2 ottobre, il comitato negoziale della SAG-AFTRA ha esortato gli artisti a “non mollare”. Il comitato ha continuato: “Continuate a partecipare in forze ai nostri picchetti e agli eventi di solidarietà in tutto il Paese. Fate sentire all’AMPTP la vostra voce forte e chiara. Fa la differenza. VOI fate la differenza”. I leader del sindacato hanno inoltre dichiarato che il gruppo rimarrà in sciopero “fino a quando sarà necessario”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga