
In fuga da Maria De Filippi, a meno che tu non ti chiami Ballando con le Stelle. Rai Uno ha praticamente da anni cancellato il proprio sabato sera, un tempo tempio del varietà, arrendendosi di fatto alla Sanguinaria di Canale 5, dominatrice assoluta del prime time per otto mesi, con Tu Si Que Vales, C’è posta per te e Amici, da ieri, sabato 23 marzo, di nuovo in onda con il suo serale. Al cospetto di Michele Bravi, Cristiano Malgioglio e Giuseppe Giofrè, riconfermati giudici mariani, Rai Uno ha replicato con una nuova puntata ‘vip’ de L’eredità, da due settimane promosso in prime time come puntuale tappabuchi low cost del sabato sera.
I quiz della sopravvivenza
Salutato Ballando con le Stelle il 23 dicembre scorso, Rai Uno ha infatti tirato il freno a mano e virato verso l’usato poco sicuro e ancor meno oneroso dinanzi alla concorrenza chiamata De Filippi. Se sabato 6 gennaio c’è stato il salvataggio in corner grazie all’estrazione dei biglietti della Lotteria Italia, con uno speciale Affari Tuoi condotto da Amadeus, è dal 13 gennaio, con l’arrivo di C’è posta per te, che la rete ammiraglia del servizio pubblico ha tirato i remi in barca e navigato a vista.
Prima con 4 puntate di Tali e quali, discussi e discutibili spin-off versione discount dello show originale, poi con un Tale e quale Sanremo e due Rischiatutto 70, segnati da un Carlo Conti che quando mamma Rai chiama risponde più o meno sempre presente, seppur consapevole di andare incontro ad un’annunciata Caporetto Auditel. Da sabato 16 marzo il peso di non far precipitare il sabato sera di Rai Uno sotto la doppia cifra è finito sulle spalle di Marco Liorni, con un’altra serata Sanremo ma in versione L’eredità.
Perché in casa Rai hanno deciso che quando non si sa cosa fare per contrastare l’armata De Filippi basta affidarsi ad un proprio quiz/game show a caso, che sia Affari tuoi, I soliti ignoti, Rischiatutto o per l’appunto L’eredità, buttarci dentro personaggi famosi, possibilmente interni all’azienda stessa in modo tale da rimanere affini al proprio pubblico, e rimanere in linea di galleggiamento. Se poi si può spolpare per bene il festival della canzone, da spremere in tutti i modi possibili su piazza fino all’ultima teca disponibile, meglio ancora.
Perché L’eredità in prime time?
Il 16 marzo abbiamo quindi visto Max Giusti, Elisabetta Gregoraci, Marisa Laurito, Enrico Ruggeri, Anna Tatangelo e Beppe Vessicchio, ovvero sei nomi a caso estratti a sorte tipo tombola, sfidarsi a suon di domande e curiosità sanremesi, fino alla ghigliottina che ha visto l’ex “ragazza di periferia” vincitrice di puntata sbagliare clamorosamente la parola finale, ma uscirne comunque indenne grazie all’aiuto bonus degli altri concorrenti. Sabato 23 marzo, invece, L’eredità ha voluto celebrare i 70 anni della Rai, ancora una volta, per l’ennesima volta, a voler quasi far uscire per disperazione gli occhi dalle orbite dei propri telespettatori, come se Rischiatutto 70 non fosse mai andato in onda appena 3 settimane prima.
Ospiti della seconda puntata Giacomo Giorgio di Mare Fuori, Elisa Isoardi, Giancarlo Magalli, Gigi Marzullo, Paola Perego, Ciro Priello, Fabio Balsamo e Max Tortora, con Raul Bova, Giancarlo Magalli e Gigi Marzullo protagonisti della scossa, Bianca Guaccero versione popstar, un topo Gigio animato come ospite d’eccezione e un montepremi eventualmente devoluto in beneficenza ai salesiani per il sociale. I numeri? Il 17 marzo L’eredità speciale Sanremo ha conquistato il 16,2% di share, contro il 28,7% di C’è posta per te, mentre il 24 marzo Liorni è calato al 15,7% di share medio, contro il 26,7% di share di Amici di Maria. D’altronde per quale motivo un programma che vola nella fascia preserale dovrebbe andar bene anche in prime time, perché sacrificarlo rischiandone l’abuso, l’eccesso?
I varietà solo al venerdì
La strategia appare chiara, voluta. Rai Uno preferisce investire su programmi anche inediti, one woman show, ma non al sabato sera. Non contro Maria De Filippi. Lo scorso anno Benedetta primavera, ritorno in prime time di Loretta Goggi, andò in onda sempre e solo di venerdì. Quest’anno Colpo di luna, show di Virginia Raffaele, ha trovato ancora una volta il venerdì sera come propria programmazione. Forte e Chiara, imminente show di Chiara Francini, andrà in onda su Rai1 dal 10 aprile, che cade di mercoledì.
L’acchiappa talenti, nuovo programma di Milly Carlucci, andrà in onda a maggio e sempre di venerdì, pur di evitare Amici di Maria. Persino il totem Ballando con le stelle ha ormai posticipato la sua partenza all’autunno inoltrato, per evitare di andare troppo spesso contro Tu Si Qui Vales. L’edizione 2023, partita addirittura il 21 ottobre, ha sfidato De Filippi “solo” per 4 puntate e perdendo tutti i confronti Auditel, con la vittoria di Pirro della 5a dovuta al “meglio di TSQV” mandato in onda da Canale5. Come se il sabato sera fosse ormai definitivamente diventato il regno mariano, impossibile da scalfire, da tallonare, tanto da giocarsi le proprie reali fiches in altre serate e non dare troppo disturbo a Canale5 in quella che per decenni è stata la prima serata Rai per antonomasia.
Da Il musichiere a Canzonissima, passando per Fantastico, Studio Uno, Milleluci, Sabato sera, Teatro 10, Serata d’onore, Scommettiamo che, Papaveri e papere, Mille lire al mese, Carramba che sorpresa, Torno sabato, Stasera pago io e altri mille programmi. In pieno periodo di garanzia, quando gli spot sono più cari e la raccolta pubblicitaria lavora a strascico per tenere in piedi l’intera baracca, Rai Uno ha alzato bandiera bianca nei confronti di quella che è sempre stata la serata regina della tv nazionale. Il sabato, di fatto appaltato a Maria De Filippi, indiscussa padrona per indiscutibili meriti e per il più che discutibile abbandono della concorrenza.
Il programma della settimana è stato Mostruosamente Villaggio su Rai3
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