Federico Boni è cronista e critico di cinema e televisione dal 2006. Ha collaborato con una decina di testate giornalistiche, è stato in giuria a Venezia per il Queer Lion, al Lovers Festival di Torino e al Mix Festival di Milano, si occupa di diritti LGBTQIA+. Ha scritto un romanzo.
Potpourri di format altrove conosciuti, il nuovo show di Rai1 è un’esperienza mistica tra David Lynch, David Cronenberg, Ken Russell e una qualsiasi rete televisiva regionale di fine anni Novanta. Semplicemente un disastro
Un format nato nel 1965 che in Italia è andato in pensione dopo solo cinque edizioni. E allora perché resuscitarlo? E poi: l’intero impianto della trasmissione risulta vecchio, ripetitivo, onestamente noioso. Il riscontro Auditel? Alquanto preoccupante
Poco più di 20 minuti in onda sei sere su sette senza che nessuno se ne renda conto, con la prima serata di Rai Due puntualmente affossata da un traino che non esiste
Ora o Mai Più con spruzzate di Paolo Limiti, Festa in Piazza e Techetechete. Alla sua decima edizione, il programma ricicla ospiti e idee. E gli ascolti precipitano
Spiaggiata e ridondante, la 18esima edizione del format conferma una stanchezza che parrebbe irreversibile
In una settimana Mediaset si è giocata l’intera miniserie di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, incredibilmente rimasta ai primi anni Duemila per qualità recitativa e di scrittura. A cominciare dagli incredibili dialoghi, che sembrano usciti dalla satira degli autori di Boris
Se il serale fosse una Tombola, a Roma qualcuno urlerebbe “smucina” al croupier
Con la partenza del serale di Amici la rete ammiraglia del servizio pubblico conferma di non volerci nemmeno provare, a contrastare il regno mariano, navigando a vista pur di non affondare
Senza che nessuno ne sentisse davvero il bisogno, la terza edizione del varietà ha preso forma su Canale5, ribadendo per l’ennesima volta tutte le manchevolezze della sua padrona di casa
Il salotto buono di Rai3 si è trasformato nella rappresentazione plastica del “volemose bene”: una parola buona la si trova sempre, per tutti. Il Dio Auditel, comunque, gradisce
Più che una festa un funerale. Lo 'show' di Rai1, lento, noioso e polveroso, ha segnato il ritorno del conduttore dopo 8 anni di assenza, certificandone l'assoluta inadeguatezza in chiave Varietà.
Dopo il totale disinteresse su Disney+, la 13esima edizione è sbarcata su Tv8 con due nuovi conduttori presi a caso tra i The Jackal e quattro giudici che enfatizzano divertimento al cospetto di un eterno deja-vu
Lo spin-off di Made in Sud ritrova sia Napoli che Gigi e Ross, con Elisabetta Gregoraci solito mistero e un’ilarità di fondo che (tolto Leonardo Fiaschi) fatica tremendamente ad emergere
Dopo il totale disinteresse su Disney+, la 13esima edizione è sbarcata su Tv8 con due nuovi conduttori presi a caso tra i The Jackal e quattro giudici che enfatizzano divertimento al cospetto di un eterno deja-vu
L’inutilità di un dating game a cui non crede neanche la conduttrice: nell’indifferenza più o meno generale ogni sabato pomeriggio su Rai2 va in onda questo Gioco delle Coppie mal rivisitato, improbabile e posticcio
Al grido di “non si può più dire niente”, l'attore e regista è tornato su Rai3 dopo tre anni di assenza con un talk in cui si prende la libertà di dire qualunque cosa, con sconcertante superficialità
Senza vip il format perde forza, interesse e inciampa sulla ridondanza, con il conduttore che proprio non riesce mai a dire di no a mamma Rai. Anche quando sarebbe ampiamente giustificato
I comici nati sul web sono ormai inspiegabilmente ovunque, mentre il nuovo show di Rai2 pur avendo del potenziale si accartoccia su sé stesso al cospetto di una ripetitività che parrebbe essere il prolungamento dei suoi due conduttori
Su Rai3 fatica a decollare il nuovo programma dell’ex conduttore de I Fatti Vostri, con storie e approfondimenti in stile Le Iene e Quarto Grado. Ma in studio domina la noia
Da Giambruno a X Factor che usa e getta Morgan, dal Grande Fratello a Myrta Merlino che è diventata una Barbara D'Urso che non ce l'ha fatta, ecco i 10 clamorosi fallimenti dell'anno. Non dimenticando mai Suor Paola e Diaco nel momento più trash degli ultimi 365 giorni