Genio surrealista e insensatezza catodica: L’acchiappatalenti di Milly Carlucci è troppo brutto per essere vero

Potpourri di format altrove conosciuti, il nuovo show di Rai1 è un’esperienza mistica tra David Lynch, David Cronenberg, Ken Russell e una qualsiasi rete televisiva regionale di fine anni Novanta. Semplicemente un disastro

Archiviato Il cantante mascherato, letteralmente uscito devastato dalla pecoreccia versione italiana, Milly Carlucci è tornata in onda su Rai Uno con un altro format extra Ballando con le stelle, ovvero L’acchiappatalenti, programma da lei stessa ideato insieme a Giancarlo De Andreis. Un trionfo di già visto altrove, tra Italia’s Got Talent, Corrida e Tu si Qui Vales, con l’intero budget messo a disposizione dal servizio pubblico evidentemente quasi del tutto sperperato per giurati e cosiddetti acchiappatalenti.

Il format de L’acchiappatalenti

Il format è apparente molto semplice, se solo non si capisse niente. Teo Mammuccari, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi, Sabrina Salerno e Wanda Nara sono novelli talent scout che devono cercare di “acchiappare” il talento migliore e più affine alle proprie caratteristiche tra le performance presentate live dai vari artisti provenienti da tutto il mondo. Poi saranno i giurati, ovvero Simona Ventura, Francesco Facchinetti e Flavio Insinna, a dover giudicare i “talenti” pescati. Nella seconda manche ad ogni acchiappatalenti viene proposto un cambio al buio con un altro talento e starà a lui decidere se confermare la propria scelta o proseguire la gara con un nuovo compagno d’avventura. Chi vincerà la puntata sulla base dei voti della giuria e del pubblico da casa potrà portare il suo talento in finale e dovrà esibirsi con il proprio acchiappatalenti nell’ultima puntata, in programma sabato 8 giugno. Ad arrivarci, potremmo aggiungere.

The Milly Carlucci Universe

Perché L’acchiappatalenti è un programma di rara bruttezza e non-sense che ha preso a piene mani da altri format per poi farli propri con disarmante pochezza. L’Auditorium Rai del Foro Italico, su cui Milly Carlucci paga probabilmente l’IMU, è raramente apparso tanto povero e scenograficamente parlando mesto, con il cast di “celebrity” preso di forza da altri programmi made in Carlucci. Se Ventura, Nara, Mammuccari e Salerno hanno tutti partecipato a Ballando con le stelle in qualità di concorrenti, Facchinetti e Insinna hanno preso parte a Il cantante mascherato in qualità di giudici.

Gli unici “vergini” al cospetto del Milly Carlucci Universe sono Francesco Paolantoni, che negli ultimi due anni ha fatturato probabilmente quanto l’intero PIL di Malta, essendo praticamente ovunque su tutti i canali del telecomando a giorni alterni, e Mara Maionchi, riuscita nell’impresa di clonarsi per poter prendere parte in pochi giorni a Belve, Che tempo che fa, Eurovision e L’acchiappatalenti, alla tenera età di 83 anni. Ci sono telespettatori che vedono più lei che loro nonna.

Tra doppiaggio porno e Ghostbusters

Talenti, quelli ammirati nel corso della prima puntata, già visti altrove (Antonio Vaglica nel 2022 a Italia’s Got Talent, Francesco Miccoli nel 2021 e Silvia Saracino nel 2016) e/o arrivati anche dall’estero, con un doppiaggio amatoriale totalmente fuori sincro da far impallidire i porno anni Novanta in VHS pirata comprati dall’edicolante di fiducia. Personaggi importati dall’Ue per poi vederli esibirsi mascherati da Elsa di Frozen con tanto di orso, da Puclino Pio sotto acidi che tenta il suicidio gettandosi da una rupe di polistirolo e da bruco gigante che dà di matto e si trasforma in farfalla sbraitando dal dolore come se fossimo in un film di David Cronenberg. Cinque minuti di autentica follia con spruzzate di Ken Russell che rimarranno per i prossimi decenni nelle teche di Blob.

E se 7 autori si sono resi necessari per partorire la brillante idea di utilizzare la canzone portante dei Ghostbusters come tema musicale di sottofondo (d’altronde da acchiappafantasmi ad acchiappatalenti è un attimo), nonché di far realizzare il cartonato di un concorrente minorenne da mandare in onda dopo la mezzanotte, è stata la corona di plastica comprata dal cinese di Tor di Quinto da consegnare al trionfatore di puntata a certificare la pochezza assoluta di un programma in cui Carlucci finge entusiasmo lanciando schede social da televotare come se non ci fosse un domani, per poi farsi serissima nel chiamare la classifica neanche stesse conducendo l’Eurovision a Malmo. Peccato che qui non ci sia alcuna visione e di euro ci siano solo i 50 investiti su un prodotto che spaventosamente oscilla tra il genio surrealista e l’insensatezza catodica, l’allucinazione collettiva, il trip lisergico e l’incubo post-apocalittico, con l’inevitabile sentenza Auditel presto arrivata.

Gli ascolti

La prima epocale puntata di L’acchiappatalenti, che potrebbe aver riscritto la storia della brutta televisione, è stata infatti vista da appena 2.667.000 telespettatori, con il 17,2% di share. Milly Carlucci battuta dalle soap turche Terra Amara e Endless Love, su Canale 5 volate ben oltre il 18% di share con 3 milioni di telespettatori. Pensare di arrivare a giugno, al cospetto di simile disastro, è materia da acchiappasogni.

Il programma della settimana è stato l’Eurovision, su Rai2 e Rai1