La tv fa 70, storia del disastro annunciato (in prima serata) del ritorno in Rai di Massimo Giletti

Più che una festa un funerale. Lo 'show' di Rai1, lento, noioso e polveroso, ha segnato il ritorno del conduttore dopo 8 anni di assenza, certificandone l'assoluta inadeguatezza in chiave Varietà.

Perché affidare uno show celebrativo dei 70 anni della Rai Tv ad un uomo che se n’è andato dalla Rai sbattendo la porta a fine 2016? Perché non chiamare volti riconosciuti e riconoscibili del prime time di Rai1 come Amadeus, Antonella Clerici, Simona Ventura e Carlo Conti, qui incredibilmente ospiti al cospetto di un indubbio professionista come Massimo Giletti che si è però visibilmente trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato?

Dopo settimane di ossessivi spot pubblicitari La Tv fa 70 è sfortunatamente andato in onda mercoledì sera, entrando nella Storia del servizio pubblico come uno dei programmi più sbagliati, soporiferi e antiquati degli ultimi 20 anni.

Massimo Giletti, l’uomo sbagliato nel posto sbagliato

Massimo Giletti non ha mai avuto e mai avrà l’impronta del Varietà, con l’assenza forzata dal piccolo schermo lunga quasi un anno dopo il rumoroso addio a La7 che ha ulteriormente arrugginito una conduzione già di suo storicamente poco affine al brio, alla leggerezza, alla spontaneità e alla simpatia, tanto dall’aver appesantito ancor di più un programma “evento” che evento non è stato.

La Tv fa 70 doveva essere una festa della Rai ma si è dimostrata un’onoranza funebre, con uno studio avvolto nelle tenebre e il suo pilota a navigare in agitate acque segnate quasi unicamente da teche e infiniti talk con super ospiti conditi da aneddoti triti e ritriti, ascoltati mille altre volte in mille altre trasmissioni. Pur andando in onda dal Foro Italico, dove Fiorello conduce tutte le mattine il suo VivaRai2, Giletti non è riuscito ad andare oltre un tristissimo collegamento registrato con Rosario, fingendo un’intervista live che live non era, tutta dedicata al rapporto tra Fiorello e Pippo Baudo, a sua volta in collegamento da casa sua.

Con simile suicida stratagemma Giletti ha compiuto l’impresa di rendere totalmente innocuo lo showman,  depotenziandolo, rendendolo noioso, rinchiuso in chissà quale stanzino su un trespolo scorticato preso in uno dei peggiori bar di zona Mazzini. La riuscita posticcia dell’interazione è stata solo l’antipasto di quel che ha poi servito l’intera serata.

Lo sperpero di super ospiti in La tv fa 70

Pronti, via e Giletti ha sapientemente dato il via alle danze con Amadeus, a voler quasi cercare il traino di Sanremo 2024, scherzando sull’ipotesi horror di una sua conduzione del Festival nel 2025, per poi cedere spazio a Giorgia, che si è materializzata in casa di Pippo Baudo e ha teneramente duettato con lui, ribadendo ancora una volta tutte le proprie evidenti potenzialità da conduttrice.

A cantare sono stati anche Angelina Mango, fresca di vittoria all’Ariston, e Francesco Gabbani, dal tetto della Rai di Torino con altro finto collegamento live con il conduttore perché visibilmente pre-registrato, Gaia con La Notte Vola e Serena Rossi a celebrare Raffaella Carrà, Colapesce Di Martino ad omaggiare Quelli della Notte con Ma la notte No, Claudia Gerini inspiegabilmente incaricata di intonare un medley di sigle e Noemi, chiamata ad omaggiare Mina, fino a Marisa Laurito, Nina Soldano e Andy Luotto, a cantare Vengo dopo il Tg

Intermezzi musicali con corpo di ballo annesso buttati lì alla bene e meglio tra una scatola di vhs e una chiacchierata con celebri volti che hanno puntualmente oscurato il conduttore, catapultato non si sa per quale motivo sul prime time di Rai1 otto anni dopo l’ultima volta.

Vero è che prima di andare a La7 Giletti aveva condotto su Rai1 tre ‘speciali’ musicali dedicati a Bocelli, Zucchero e Mogol, ma quasi un decennio è passato e a risentirne è stata proprio la sua conduzione, qui apparsa totalmente fuori tono, fuori contesto, fuori fuoco.

La Tv fa 70, un programma tutto sbagliato

Hanno preso parte alla trasmissione anche Maria De Filippi (in collegamento dallo studio di Amici), Paolo Bonolis, Alberto Angela, Giancarlo Magalli, Piero Chiambretti, Francesca Fagnani, Vito Molinari, Renzo Arbore, Bruno Vespa, Enrico Mentana e Simona Ventura, con Milly Carlucci e Loretta Goggi inspiegabilmente assenti (tra le dimenticanze clamorose anche il mancato ricordo di Sandra Milo), mentre chi non avrebbe neanche risposto all’invito è stato Fabio Fazio, recentemente mattatore nella bellissima serata evento dedicata a Maurizio Costanzo su Canale5.

Un programma, questo La Tv fa 70, che proprio il conduttore di Che Tempo che Fa avrebbe potuto e saputo dirigere con tutt’altro piglio, dando la sua irreplicabile impronta ad un evento qui pensato male e realizzato peggio.

Firmato dallo stesso Massimo Giletti, Giovanni Filippetto, Salvo Guercio, Emanuela Imparato, Maria Cristina Maselli e Paola Vedani, La Tv fa 70 è apparso come un programma vecchio, scritto a fatica, con pochissime idee, soporifero anche se montato, in quanto registrato in chissà quanti momenti diversi, con continue allusioni sessuali e il numero di Playboy con Iva Zanicchi nuda sfogliato in primo piano all’1 di notte, con il suo conduttore inutilmente ingessato, la mano perennemente in tasca e l’abito elegante, il pantone Carlo Conti e senza verve, rare battute mal riuscite e sorrisi tirati.

Alla vigilia si era vociferato, e tanto, di questo forzato ritorno di Massimo Giletti in quella che è stata già denominata “TeleMeloni”, ma l’impressione è che La Tv fa 70 sia stata per lui un clamoroso boomerang, avendone rimarcato l’inadeguatezza in determinati contesti, perché il varietà, a cui aveva rumorosamente detto no quando lasciò polemicamente la Rai per La7, non gli appartiene.

Gli ascolti

E allora perché scegliere proprio lui come frontman per una simile serata celebrativa? Perché non affidarsi ad un parterre di volti interni all’azienda, di alfieri senza macchia e senza paura che negli ultimi decenni hanno dato lustro al servizio pubblico, come accaduto nel 2004 quando fu Pippo Baudo a condurre Buon Compleanno TV, show evento per i 50 anni del piccolo schermo diventato a sua volta Teca? 

La Tv fa 70 aveva promesso di “condurre il pubblico da un decennio all’altro, da un genere all’altro, facendo riemergere i volti, le storie e le atmosfere della nostra memoria televisiva”,  se solo non avesse costruito una sorta di necrologio catodico mascherato da varietà, senza un reale filo conduttore, da ricordare solo e soltanto per il bellissimo spot di lancio in piano sequenza. E nulla più.

Iniziato alle 21:30 di mercoledì, La Tv fa 70 è finito all’1:30 di giovedì, neanche fosse Sanremo, attentando alla tenuta fisica dello spettatore medio. A vederlo, dopo un mese di battenti spot e in una serata storicamente morta e dagli addetti ai lavori da tempo definita terra di conquista, 2.511.000 telespettatori, pari ad un 20% di share strappato con le unghie e con i denti grazie alla chiusura notturna.

Se tutto questo servirà a Massimo Giletti per tornare in pianta stabile su Rai1, o a rimanere ancor più a lungo fermo in panchina, lo scopriremo solo vivendo.  

Il programma della settimana è stato Caro Marziano – Il Rumorista, su Rai3