Aretha Franklin, quel testamento nascosto nel divano: per il giudice è valido

Il documento, redatto nel 2014, si sostituisce a quello del 2010, riassegnando le proprietà della cantante ai suoi tre figli. Ed è soprattutto il più giovane, Kecalf, a beneficiare dei cambiamenti ritenuti legali dall'esame del tribunale

Di THR ROMA

Aretha Franklin, regina della musica soul, si è spenta a 76 anni il 16 agosto 2018, in seguito a un tumore al pancreas, appena un anno dopo aver lasciato le scene e i palchi. Secondo fonti a lei vicine, al momento della morte non era stato trovato alcun testamento, fatto che l’anno successivo (2019) è stato contraddetto dal ritrovamento di un documento redatto nel 2010. Ad esso si aggiunge adesso l’ulteriore ritrovamento di un foglio nascosto.

A distanza di cinque anni, infatti, un testamento scritto a mano è stato trovato tra i cuscini di un divano ed è stato dichiarato legale. Lo ha stabilito un giudice dopo aver esaminato il documento firmato semplicemente con una A e una faccina sorridente. Secondo le volontà dell’artista, le sue proprietà andranno quindi ai figli.

Il testamento, scritto nel 2014, sovrascrive quello scritto nel 2010 e ritrovato nel 2019 nella casa della Franklin a Detroit. La decisione, come scrivono i media americani, è una grande vittoria soprattutto per il figlio più giovane, Kecalf, che si era espresso a favore della validità del documento poiché suggeriva che la madre voleva che lui assumesse il controllo delle sue proprietà. Lui ed i nipoti si aggiudicheranno una proprietà da 1,1 milioni di dollari nella periferia di Detroit, mentre all’altro figlio, Ted White II, è stata assegnata un’altra casa che è stata venduta per 300 mila dollari prima che emergesse il testamento. Al terzo figlio, Edward, andrà una proprietà separata grazie al testamento del 2014.

(Ansa)