Rumore, ecco il festival che rende omaggio a Raffaella Carrà

"Ci sarà di tutto, dai ballerini sulle punte ai pattinatori, oltre cento artisti accomunati dalla voglia di celebrare Raffa", dice Sergio Iapino. Appuntamento il 28 giugno ai Parchi di Nervi

Di THR ROMA

“Ci sarà di tutto, dai ballerini sulle punte ai pattinatori, oltre cento artisti accomunati dalla voglia di rendere omaggio a Raffaella. Uno spettacolo unico e sono io il primo ad essere curioso di vederlo e di verificare la reazione del pubblico”.

Così Sergio Iapino, per anni compagno nella vita e nell’arte di Raffaella Carrà, presenta Rumore- Raffaella Carrà Dance Tribute, l’anteprima del Nervi Musica Ballet Festival. L’appuntamento è per il 28 giugno (ore 21,15) ai Parchi di Nervi. L’idea è di Antonella Riboldi Brunamonti, vicepresidente della Fondazione formazione danza e spettacolo, che ha coinvolto una folta schiera di interpreti e chiamato Sergio Iapino, per la regia con la collaborazione di Margherita Vasselli. “Sono venuto a Genova a vedere le prove – spiega Iapino – ma sono tutti talmente bravi che non ho dovuto fare quasi niente. Mi godrò lo spettacolo”.

Lo show sarà interamente basato su coreografia ispirate alle più celebri canzoni di Raffaella: “Cito, fra le più famose Ballo ballo, Tuca tuca, Ma che musica maestro, Fiesta, A far l’amore comincia tu e naturalmente Rumore, che dà il titolo allo spettacolo”.

Fra i protagonisti della serata ci saranno gli azzurri del pattinaggio (Linda Siciliano, Vittorio Gastaldi, Silvia Lambruschi, Greta Piccardo e Giada Romiti) in una coreografia di Cristina Camisasca, Chiara Bruzzese, ballerina tetraplegica che si esibirà in una coreografia di Emilia Briano con il ballerino Carlo Froi e la violinista Giulia Ermirio, i ballerini di Balletto Fondazione For Dance, di Arti’s Scuola d’Arte e spettacolo Genova e di Danza Project di Imperia e inoltre la compagnia teatrale Baistrocchi. Ospiti d’onore Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo.

Raffaella Carrà è stata amatissima e lo è tuttora dal pubblico di ogni età, uomini e donne. “E’ un caso unico – dice Iapino – e l’unica spiegazione è che lei era lei, inimitabile. E quando mi si chiede di esprimere un ricordo di Raffaella io non posso farlo, perché per me è il presente e il futuro. Lei esiste ancora, è qui con noi. Non si può parlarne al passato”.

(Ansa)