Workinman Interactive: i dipendenti dello studio di videogiochi chiedono un sindacato. “È il momento giusto”

Una mossa storica. I "game workers" si avvicinano all'alleanza dei lavoratori dell'intrattenimento. "Una solidarietà senza precedenti, che sta abbattendo le vecchie barriere del settore" commenta il sindacalista Matthew Loeb

I videogiochi continuano la loro corsa ai sindacati. I dipendenti di Workinman Interactive hanno presentato una domanda di sindacalizzazione sotto l’International Alliance of Theatrical Stage Employees (IATSE), il sindacato che rappresenta i lavoratori dell’industria dell’intrattenimento. Anche se non è il primo sindacato del settore videoludico, sarebbe comunque il primo ad andare sotto l’egida della IATSE negli Stati Uniti.

Lo studio di giochi, con sede a Rochester, New York, lavora con clienti come Nickelodeon, Disney e Nintendo, e crea esperienze interattive per musei e altri spazi espositivi. Secondo lo IATSE, i lavoratori stanno cercando di sindacalizzarsi per affrontare le sfide del settore, tra cui “la precarietà del lavoro, la retribuzione inadeguata e la mancanza di una rappresentanza collettiva”.

“La produzione di videogiochi è una cacofonia di lavori e discipline diverse che si contrappongono l’una all’altra per ottenere fette sempre più piccole di una grande torta”, ha dichiarato il responsabile del progetto Matthew Vimislik in un comunicato stampa. E continua: “Credo che l’esperienza dello IATSE nel rappresentare vasti settori dell’industria dell’intrattenimento ci offra le migliori possibilità di orientarci tra le varie esigenze dei nostri lavoratori e di creare un senso di solidarietà per artisti, programmatori, produttori e ingegneri”.

Secondo il sindacato, la stragrande maggioranza dei lavoratori ha firmato le tessere per richiedere l’autorizzazione sindacale, ma la dirigenza non ha spontaneamente riconosciuto il sindacato. Il gruppo ha quindi presentato una petizione per le elezioni di rappresentanza alla National Labor Relations Board (Nlrb), agenzia federale che si occupa del diritto del lavoro.

La corsa della IATSE

Il sindacato IATSE si sta impegnando per organizzare i lavoratori del settore dei videogiochi in tutto il mondo. La Communications Workers of America (CWA) ha invece seguito con successo due iniziative sindacali presso le filiali di Activision Blizzard (mentre il terzo tentativo è fallito, a causa di quelle che, secondo gli organizzatori, erano pressioni da parte della dirigenza). Se questa contrattazione ha successo, si tratterebbe del primo sindacato di lavoratori del settore videoludico sotto IATSE negli Stati Uniti.

Il sindacato, che di solito rappresenta le troupe, i tecnici e gli artigiani che lavorano nell’industria dell’intrattenimento, ha lavorato anche per organizzare i lavoratori degli effetti speciali, compresi quelli che lavorano nella Marvel (Disney). La IATSE e la Marvel hanno raggiunto un accordo elettorale che consentirà ai lavoratori impiegati nel reparto effetti visivi della casa delle idee di votare per la loro sindacalizzazione. Le elezioni si terranno il 21 agosto e dureranno fino all’11 settembre.

“La IATSE è stata fondata da lavoratori dell’industria dell’intrattenimento che hanno dovuto affrontare orari prolungati, impieghi precari e retribuzioni che non rispecchiavano le loro capacità, i loro talenti e la loro dedizione”, ha dichiarato il presidente internazionale della IATSE Matthew D. Loeb. E continua: “I problemi che i lavoratori dei videogiochi si trovano ad affrontare sono gli stessi che questo sindacato ha lottato per risolvere attraverso la contrattazione collettiva per 130 anni”.

“I principali datori di lavoro che hanno negoziato con noi si stanno espandendo nel settore dei videogiochi per creare nuovi flussi di reddito – conclude Loeb – diversi membri IATSE hanno portato la loro esperienza professionale unica in questo campo fiorente e un’ondata di solidarietà senza precedenti che sta abbattendo le vecchie barriere in tutta l’industria dell’intrattenimento, questo è il momento giusto”.

Traduzione di Pietro Cecioni