Zeffirelli: il teatro della Pergola di Firenze omaggia la sua Maria Stuarda a quarant’anni dal debutto

Per quest'occasione e per il centenario dalla nascita del maestro, venuto a mancare nel 2019, due mostre in collaborazione con la Franco Zeffirelli Onlus fino al 17 dicembre

Di THR ROMA

È il 12 febbraio 1983. Nel giorno del sessantesimo compleanno di Franco Zeffirelli, al teatro della Pergola di Firenze debutta la sua Maria Stuarda. Una scena entrata nella storia, che prende finalmente tutto il palcoscenico, per la prima volta nella storia del teatro italiano. A partire dai sontuosi costumi di Anna Anni, creati sotto la direttiva del maestro per le due regine Valentina Cortese e Rossella Falk, e a finire con il testo di Schiller che, come capì subito Zeffirelli, aveva l’aspetto della grande opera per eccellenza.

A quarant’anni da quel debutto e nel centenario della nascita del maestro, venuto a mancare nel 2019, il teatro della Pergola rende omaggio al celebre spettacolo con due appuntamenti, in scena dal 28 novembre fino al 17 dicembre, in collaborazione con la fondazione Franco Zeffirelli Onlus. La mostra Due regine per un re, a cura di Titti Giuliani Foti, con alcuni materiali dell’archivio storico del teatro e dell’archivio fotografico New Press Photo e Costumi della Casa d’arte Cerratelli, un’esposizione delle creazioni realizzate dalla fondazione Cerratelli.

Maria Stuarda rimane nella storia, inteso come uno spartiacque per un certo modo di intendere la prosa. Zeffirelli compì il lavoro, importantissimo e d’avanguardia, di spogliare i libretti dell’opera di Schiller, privandoli della parte cantata e rendendoli interamente narrati.

L’omaggio del teatro della Pergola, oggi, è l’occasione per testimoniare questo capolavoro rimasto un unicum nello spettacolo italiano. In mostra anche le recensioni dei più importanti critici dei giornali del tempo, i rari documenti di manager e distributori dello spettacolo e le fotografie di quel debutto che portò a Firenze perfino Gregory Peck. Completano le esposizioni una ricca scelta di libri, la biografia del maestro e numerosi oggetti prestati dalla fondazione Zeffirelli.

(Ansa)