Era la Milano migliore, era malinconia e divertimento, follia e lucidità. In questo film Giorgio Verdelli, fuori concorso a Venezia, raduna amici, talenti scoperti dal Re e canzoni: impossibile non emozionarsi. Paolo Rossi: "Ora tutti dicono che era un genio, ma sono gli stessi che prima dicevano che era fuori dagli schemi, incontrollabile, persino pericoloso". A quando la docuserie?
Probabile che Poor Things incontri i favori della giuria, ma forse dovrà vedersela con Green Border. Tra le Coppe Volpi, vediamo il duello tra Emma Stone ed Amanda Collin. Gli italiani? Chissà, ma Favino è pur sempre titanico
Presentata a Venezia la serie I fantastici 5, sul movimento paralimpico, una storia di atleti adolescenti con disabilità che è insieme teen movie, thriller, tv civile, melodramma. Un gioiello che andrà in onda su Mediaset nel 2024
Se Guy Debord e Luigi Pirandello avessero avuto un figlio, quello sarebbe stato Quentin Dupieux. Se Salvador Dalì avesse visto questo film, lo avrebbe adorato. E odiato. Comunque un capolavoro. Come sempre. Fuori concorso. E fuori di testa
Uno dei film più amati della Mostra (soprattutto dal pubblico maschile). Michael Pitt straordinario, dopo anni di performance altalenanti, ci sono anche Buscemi, Pesci, Perlman. E sappiate che dopo questo film Have You Ever Seen the Rain? non sarà più la stessa
Arriva in anteprima il nuovo video del primo singolo dell'album dei Bengala Fire che esce alla fine dell'anno. Si chiama Serenissima Malcontenta ed è un'esclusiva in anteprima per The Hollywood Reporter Roma
Nella videointervista a The Hollywood Reporter Roma il giovane rivoluzionario del cinema italiano parla del suo film, della sua Roma "che non è più Vietnam, ma piena di Dio e smart" e di un attore che ha "dovuto" mettere nel cast
Arrivati in finale al talent nel 2021, scelti da Manuel Agnelli, dopo due anni li ritroviamo a suonare al Lido durante la Mostra. Sono passati nella villa di The Hollywood Reporter Roma per dare, in esclusiva, la notizia dell'uscita del loro primo album
Anarchico, vitale, estremo, profondo. Il cinema del giovane regista e attore è un'arma affilata che crea un immaginario e uno stile mai visti prima. Soprattutto nel cinema italiano. E pure se siamo solo davanti a un'opera seconda, possiamo dirlo: abbiamo un autore. Non solo: in un mondo perfetto avremmo anche il Leone D'Oro
È passato al Lido come produttore di The Palace e come regista di The Penitent. E qui parla di tutto, anche della tv, della sua esperienza all'Eliseo, della voglia di dirigere una grande istituzione culturale. "Il politicamente corretto è il cancro della società occidentale: il pensiero spinoziano, razionale, da Lutero a Vico, a cosa ha portato? Alla rovina". L'intervista di THR Roma
Il cineasta, arrivato al cinquantesimo film "che potrebbe essere l'ultimo" fa un bilancio felice della propria carriera, mentre Ariane Labed, in gara alla SIC con The Vourdalak, usa il proprio corpo per protestare contro premi e selezioni ufficiali per i cineasti coinvolti in processi per stupro
L'ultima fatica dell'autore di Seven, Fight Club, Il curioso caso di Benjamin Button ed il titanico Mank è fredda come il suo protagonista. Per lui l'omicidio è un esercizio di pazienza e di precisione. Così come per il regista lo è realizzare questo film, in concorso alla Mostra. Entrambi rischiano di annoiare
Una sorta di Shakespeare destrutturato e futuribile sull'inesorabilità della fine di un amore, erede a suo modo di Eternali Sunshine of Spotless Mind: il film del regista francese è tante opere in una sola. Forse troppe
Da anni non avevamo più un maestro, un regista di grandi opere hollywoodiane d'autore. Bradley Cooper - in concorso al Lido - potrebbe essere, anzi è già l'erede dei Sydney Pollack, degli Ernst Lubitsch, di tutti coloro che hanno saputo usare un linguaggio alto e originale in film che non hanno paura di essere popolari, eleganti e di parlare a tutti
Un oggetto particolare e complesso, nella sua nitidezza stilistica, l'ultimo film di Stefano Sollima. La sua Roma decadente e dolente sembra ancora più perduta di quella incazzata e violenta di Suburra e Acab. E spiazza, toglie punti di riferimento
Quattro grandi attori - Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini - una Roma in fiamme: così il regista ha chiuso la sua grande trilogia sulla capitale, dopo Suburra e Acab. E ci ha raccontato, insieme ai suoi interpreti, come ha fatto
Su The Hollywood Reporter Roma arriva il teaser trailer di uno dei titoli più attesi del concorso veneziano e della prossima stagione cinematografica. Che sarà presentato alla Mostra domani
Nikolaj Arcel, già regista del candidato all'Oscar per la Danimarca A Royal Affair e di una poco riuscita trasferta a Hollywood con La torre nera, firma un western struggente e potentissimo. Regalando al suo Mads Mikkelsen una performance straordinaria. A rischio Leone
Nelle sale italiane dal 5 ottobre, il nuovo film del regista francese è un ritorno alle origini, in cui chi è indifeso diventa letale, per riscatto e necessità. Un'opera che sa essere kitsch e commovente allo stesso tempo, senza mai perdere la tenerezza. E un Caleb Landry Jones che già ipoteca la Coppa Volpi
Il regista di Indivisibili e de Il vizio della speranza torna in sala con un'opera maestosa, anche produttivamente, che porta sullo schermo la storia del capitano di corvetta che nel 1940 affondò "il ferro nemico, ma salvò gli uomini". Il film affonda invece le false coscienze, raccontando "solo" una grande storia di mare