Enea, Pietro Castellitto: “Papà Sergio? Ho provato a non prenderlo, ma era perfetto per il ruolo”

Nella videointervista a The Hollywood Reporter Roma il giovane rivoluzionario del cinema italiano parla del suo film, della sua Roma "che non è più Vietnam, ma piena di Dio e smart" e di un attore che ha "dovuto" mettere nel cast

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Lo sa, Pietro Castellitto, di aver fatto un gran film. Ne ha quasi paura, lo vedi da come reagisce agli elogi. E così anche Benedetta Porcaroli, che nel film è la compagna e soprattutto la coscienza di Enea e Giorgio Quarzo Garascio (Tutti Fenomeni), il suo miglior amico, sodale, anima gemella e affine, quel Valentino che con i suoi occhi gentili e malinconici ti rimane addosso ben oltre il film.

E se i due attori ricordano “con piacere il set, era sorprendente la calma con cui Pietro ha gestito una macchina decisamente grande” e “l’atmosfera del set, abbiamo legato tanto, tutto è sembrato facile pur in un film ambizioso”, Pietro Castellitto ammette che “se come qualcuno dice faccio un cinema audace, giovane, diverso è forse perché a vent’anni, convinto di non poter e forse voler più fare l’attore – poi le cose sono andate diversamente – ho deciso di fare il regista e lo sceneggiatore. E probabilmente il mio modo di girare e raccontare è ancora figlio di quell’età, di quell’incoscienza”.

Enea, intervista al cast

Sulla Roma che racconta, fatta di feste sfrenate, spaccio di droga fantasioso e violenta, matrimoni che si svolgono tra canzoni di Loretta Goggi e momenti da gangster movie, apocalittica come e forse di più di quella prosciugata di Virzì, ferocissima di Garrone o incendiata di Sollima, dice che il motivo per cui tanti cineasti ne sono ossessionati in versione distopica risiede nel fatto che “è una città piena di Dio e di Smart, in cui sacro e profano si incontrano ai loro massimi livelli”. E in effetti il suo film è pieno di angeli e demoni.

Alla domanda sul cosa ha fatto il padre Sergio per farsi scritturare, visto che lo aveva escluso per I predatori, ammette “che era perfetto per il ruolo, ho provato in tutti i modi a non prenderlo, ma sapevo che l’avrebbe fatto alla grande quel personaggio e credo proprio di non aver sbagliato”. Ma lo sfottò, poi, arriverà in conferenza stampa, quando dirà: “Poteva farlo solo lui. O al massimo Adam Driver”.