Nel mondo di Enrico Lucherini: “Eravamo io, Luchino Visconti, Ettore Scola, Massimo Troisi e Sophia Loren”

I ricordi del primo press agent italiano, per importanza e perché questo lavoro se l'è inventato. L'amicizia con Visconti ("Mi diceva ‘Citto e Suso vogliono parlare di società, di lavoro, di comunismo, dio che noia!"). La sua passione per le dive, la stanza 135 dell'Excelsior di Venezia, Sergio Leone e il fastidio per la parola "lucherinate" (perché "il mio era un lavoro serio"). L'intervista con THR Roma

Orson Welles, una magnifica ossessione chiamata Venezia (nel segno di Shakespeare e di Churchill)

Il bagno al Lido con l'ex premier britannico, l’incontro con Togliatti, la voracità raccontata da Federico Fellini (“sembrava Giove”), la ferita per il Mercante mai finito: le mille vite di un genio che amò la città dell'Otello, il grande bardo e il cinema con la medesima, onnivora passione

Buongiorno, Marco: la storia d’amore e odio tra Bellocchio e Venezia. Ora sono buoni amici

Il regista di Bobbio con la solita generosità ha regalato una testimonianza al primo numero cartaceo di The Hollywood Reporter Roma, legata alle sue partecipazioni alla Mostra del Cinema. “L’abbraccio con Bernardo Bertolucci, nel 2011, il ricordo più bello. Lì io e il festival ci siamo un po’ riconciliati”. L'intervista

El Conde è puro cinema dell’assurdo. Come il male che genera solo altro male

La sceneggiatura sul vampiro-dittatore Augusto Pinochet, tra succhiasangue, ladri e suore, ha vinto all'80esima edizione della Mostra di Venezia. Dal 15 settembre l'opera in bianco e nero è sulla piattaforma di Netflix

Chiara Baschetti: “Grata a Il Paradiso delle signore, ma è il cinema che voglio. Ora però Sanremo lo farei”

L'attrice è comparsa ultimamente in sala con Conversazione con altre donne, opera prima di Filippo Gonz, e ad ottobre sarà nella seconda stagione della serie Blanca su Rai Uno

Samuel Romano, l’omaggio a Truffaut e Tarantino: “Ogni film è un viaggio, in sala ritrovo me stesso”

Il leader dei Subsonica ha firmato con la band le musiche di Adagio, il film di Stefano Sollima in concorso a Venezia e in uscita a dicembre. "Il percorso cinematografico più lungo l'ho fatto accanto a Marco Ponti, con i Motel Connection. Siamo stati le sue muse"

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Luca Barbareschi: “Sarei un ottimo Ministro della Cultura. La Coppa Volpi me la do da solo”

"Industria, talento, rompere gli schemi e palle, ecco cosa serve al nostro cinema. E 1,5 miliardi di investimenti dello Stato tra fiction e grande schermo". La ricetta del regista, produttore e attore per salvare il settore è chiara. "E basta settarismi. Il prossimo anno produrrò due film di registi premi Oscar".

Se Barbie era l’antipasto, Povere creature! è il dessert

Ambedue i titoli sono film della rivoluzione del 2023, che ricorderemo come l’anno in cui è stata illuminata una femminilità libera che non vuole essere rinchiusa, né in una scatola (come la bambola della Mattel), né in una casa (vedi alla voce Poor Things). Eppure non sono stati accolti nello stesso modo

Matt Dillon, da Rusty il selvaggio alla pop-art (via Venezia): “Anche da pittore inseguo la realtà”

Premio Rotella per il suo impegno nell'arte, la star americana è solidale con lo sciopero del sindacato attori di Hollywood: "Sostengo i miei colleghi: la qualità della vita migliora quando si hanno organizzazioni solide alle spalle". La video-intervista con THR Roma

La verità di Paolo Rossi: “È il documentario la vera risposta ai blockbuster schiavi degli algoritmi”

L'attore e comico, uno dei protagonisti del film su Jannacci nei cinema in questi giorni, racconta gli insegnamenti ricevuti dal maestro: "In un paese davvero democratico l'artista deve avere il diritto di dire anche quello che non pensa, facendosi carico di tutti i pensieri non chiari che sente nell'aria". L'intervista con THR Roma

Paolo Jannacci: “Con questo film ora è visibile a tutti la stima e l’affetto dei colleghi verso mio padre”

Da oggi al cinema e fino al 13 il doc "Enzo Jannacci Vengo anch'io". Diego Abatantuono, Vasco Rossi, Claudio Bisio e tanti altri rendono omaggio a colui che Paolo Conte ha definito il più grande cantautore italiano

Venezia 80: le lacrime belle come misura del mondo, come misura del cinema. E di un festival

Da Dogman al El Conde passando da Green Border. Ecco, la densità emotiva di molti dei più bei film passati qui, la commozione che sono stati in grado di suscitare, il livello di comprensione dell’altro, di immedesimazione e dunque di condivisione: è stata questa, per costanza e continuità di pianto, una delle vere novità della Mostra 2023

Venezia 80, il bilancio di Barbera: “Ebbene sì, il cinema italiano sta vivendo un momento felice”

Un record di presenze - tra cui di moltissimi giovani "che gridavano il nome dei registi" - la qualità dei film e la capacità di ricostruire rapporti internazionali. Il direttore tira le somme di un'edizione diversa da tutte le altre: "Oggi la Mostra corrisponde alla diversità e alle contraddizioni dei tempi". E mette a tacere le voci su un addio anticipato: “Non mi dimetto prima che scada il mio mandato, questo è certo"

Believe Film Festival: lanciata la sesta edizione tra nuove sezioni, borse di studio e sostenibilità

La manifestazione cinematografica dei giovani, per i giovani, fatta dai giovani. Nel panel dedicato all'evento veronese durante Venezia80 è stata mostrata in anteprima la locandina ufficiale e annunciati i primi stand dell'expo 2023

Giulia Mazzoni: “Wildness è una musica libera e selvaggia proprio come la protagonista di Anna”

La pianista che ha all'attivo anche una collaborazione con Michael Nyman, ha composto la colonna sonora del nuovo film di Marco Amenta presentato in anteprima assoluta alle Giornate degli Autori di Venezia

  • Musica

Il cinema italiano? Vince quando punta in alto e guarda lontano

Il bello dei tanti premi ai film tricolori della Mostra 2023 è che in un certo non sono italiani, o non ancora, come Seydou Sarr, il protagonista di Io Capitano, film che ha una magia che non è delle nostre latitudini. Peccato però per Finalmente l'alba di Saverio Costanzo

Vedi alla voce realtà: Holland e Garrone hanno aperto una finestra sul mondo

Green Border e Io capitano sono due film potenti, che ci fanno toccare con mano la tragedia disumana dei migranti: in effetti, il primo avrebbe dovuto avere il Leone d'oro. Per il resto, diverse scelte della giuria di Venezia 80 sono state abbastanza misteriose

Venezia 80: la Frankenstein femminista di Lanthimos si prende il Leone d’oro, a Garrone l’Argento

Io, Capitano vince l'argento per la regia e per il miglior attore esordiente, l'argento della giuria va all'eco-favola giapponese Evil Does Not Exists. Per gli attori vincono Peter Sarsgaard con Memory e Cailee Spaeny, la Priscilla del film di Sofia Coppola. Explanation for Everything conquista Orizzonti. Garrone: "Il mio pensiero va al Marocco"

Songs for a Passerby trionfa a Venice Immersive. Tutti i premi della sezione VR della Mostra

L'esperienza di Celine Daemen si porta a casa il Gran Premio, mentre seguono Flow ed Empereur (Emperor), rispettivamente vincitori del premio speciale della giuria e del premio per la realizzazione

Venezia 80: ecco tutti i vincitori del festival, da Povere creature! a Io, Capitano

Il verdetto della giuria presieduta da Damien Chazelle: Coppa Volpi a Peter Sarsgaard per Memory e Cailee Spaeny per Priscilla. A Pablo Larraín la miglior sceneggiatura per El Conde. Agnieszka Holland vince il premio speciale della giuria per The Green Border. Miglior film a Explanations for everything di Gábor Reisz per Orizzonti