Mario Sesti

Editorial Supervisor

Mario Sesti ha lavorato per molti anni come giornalista e critico per il gruppo Espresso, collabora come critico per “Micromega” ed è regista di film documentari e di finzione proiettati a Cannes, a Venezia, a Locarno, tra gli altri. E’ stato tra gli ideatori e i curatori della Festa del Cinema di Roma fino al 2022, ha diretto il Taormina Film Fest, e con Carlo Verdone, nel 2005 e 2006, il Terra di Siena film Festival. Ha realizzato film su Pasolini (La voce di Pasolini, 2005, insieme a Matteo Cerami), Gadda (Fiamme di Gadda. A spasso con l’ingegnere, 2012), Berlinguer (La voce di Berlinguer, 2013, insieme a Teho Teardo), Lucio Dalla (Senza Lucio, 2015). Nel 2019 è stato a Cannes con Bernardo Bertolucci: no end travelling e alla Mostra del Cinema di Venezia, alle Giornate degli Autori (Mondo Sexy). Ha insegnato al Centro Sperimentale di Cinematografia, all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, al DAMS di Roma Tre. Nel 2021 ha realizzato un film di finzione, Altri padri, in onda più volte sulla Rai. Attualmente è responsabile della comunicazione al Centro Sperimentale di Cinematografia.

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Italian Global Series Festival: le serie tv sbarcano nelle folli notti dell’Adriatico.

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“Se dovessi ridisegnare l’Oscar? Mi ispirerei a Matisse”

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È la storia di Ana e Oscar che si snoda attraverso dieci finali d’anno solare senza mai trovare una fine: come ogni relazione tossica che si rispetti

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E’ l’unico regista italiano che abbia piazzato la macchina da presa nello Iowa, tra film girati e prodotti, per ben 8 volte. L’ultimo, quasi un omaggio a Hitchcock, sarà nelle sale dal 6 marzo

Gaia Sidoni: “In un mondo in cui tutto ha uno storytelling, anche Sanremo deve trasformarsi in un videoclip”

Una giovane analista di media e cinema racconta a THR ROMA lo “spartito digitale” della regia di Maurizio Passagnut

Kick Off – Filming Italy Los Angeles Festival 2025 10a Edizione

I film italiani e la distribuzione internazionale. Investimenti pubblici, attrattività europea: a Los Angeles un panel fa il punto su tematiche cruciali per l’industria audiovisiva.

Jackson Lamb, la spia che venne dal marcio

Ritratto di un personaggio, interpretato da Gary Oldman, protagonista, su Aplle Tv, di una serie di culto (anche in Italia): Slow Horses

Niente nomination per il candidato italiano. Nonostante il prodigioso percorso da Venezia, agli Efa ai Golden Globes. Gli esperti si interrogano

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E’ morto David Lynch. Come i più grandi del cinema, da Bunuel a Fellini, ha creato un mondo unico e inconfondibile, ampliando la nostra immaginazione e non solo il cinema

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Archivi, cineteche, riedizioni: il cinema ritorna al futuro

In margine ad un convegno organizzato dalla Torino Film Industry, archivisti, autori, produttori, fanno il punto sull’importanza industriale, culturale ed estetica del patrimonio audiovisivo

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Giovanni Veronesi: “Nel cinema ho giocato in nazionale, nello sci non ce l’avrei mai fatta”

L’autore di cinema e radio, lo sceneggiatore di Nuti, Pieraccioni e Verdone, il regista di La valanga azzura sull’Italia di Thoni e Gros, parla dell’amore per la montagna, lo sci, il cinema e del modo in cui affrontare con passione le curve della vita

E se la serialità avesse iniziato a raccontare l’Italia come non era mai stato fatto? Il poeta dell’infinito e M accendono il dibattito come facevano i film una volta

Polemiche, stroncature, dibattito. Finalmente: quand’è l’ultima volta che media, intellettuali e spettatori si sono interrogati con la stessa animazione su figure cardine della nostra identità come Leopardi o Mussolini ?

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Oscar: La strana storia della “nomination” di C’è ancora domani

Mentre stampa e politici italiani si affrettano a congratularsi, emerge che si è trattato di un fraintendimento collettivo della media italiana

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