Paola Natalicchio

Responsabile ufficio stampa

Più articoli di Paola Natalicchio

Le foreste hanno gli occhi: a Venezia il cinema dell’Amazzonia, lo sguardo indigeno sul mondo

Isola Edipo e Giornate degli Autori portano al Lido il 4 settembre il più importante regista Yanomami, Morzaniel Iramari, e i suoi film: “Un atto politico che restituisce alla foresta i suoi corpi e le sue voci”

Nell’inferno della fabbrica e ritorno: Paolo Turco, l’attore “per caso” che osò sfidare la FIAT di Agnelli

Scoperto a vent'anni dal regista Mauro Bolognini, l'interprete di Un Bellissimo Novembre fu scelto da Ettore Scola per il suo Trevico-Torino: viaggio nel Fiat-nam. L'omaggio ieri al Molise Film Festival, a un anno e mezzo dalla scomparsa

Edipo Re, la barca del cinema che naviga a gonfie vele alla Mostra di Venezia (da Pasolini all’Amazzonia)

Al festival fa parlare di sé Isola Edipo, cartellone di iniziative (dal 27 agosto al 9 settembre) a cura della squadra che ha riportato in vita l'imbarcazione che fu di proprietà del pittore e saggista Giuseppe Zigaina e di PPP (che amava ospitare Maria Callas, la sua musa). In primo piano la partnership con le Giornate degli Autori

La geopolitica secondo Barbie: arcobaleno o censura, dalla Russia alla Cina corre la rivoluzione rosa

Nell'impero putiniano il film è stato sospeso, ma galoppa su Telegram e nelle proiezioni pirata, il "rosa Barbie" è ormai sinonimo di arcobaleno, pacifismo, anticensura. Nel paese del dragone invece vince il marketing, in Libano la sua uscita è stata ritardata tre volte. Dal Pakistan al Vietnam, il pop globale s'intreccia con la politica

Il caso Zendaya, la sirena fragile e potente dello schermo che non c’è ma è dappertutto

Copertine di giornali, gallery social, premiazioni. Al centro di ogni dibattito sul presente e il futuro di cinema e serie tv. Icona contemporanea da tutto e il contrario di tutto. Perfetta in sneakers o abito lungo. Film d'autore, serie per teenager e blockbuster, da Euphoria a Dune, passando da Challengers. Fenomenologia di una star postmoderna

  • Serie

Madre de Alquiler, tragica mini-soap sulla maternità surrogata (che ci precipita nel Medioevo)

Su Netflix un prodotto che trasuda pregiudizio, classismo, misoginia, omofobia. Riuscendo in un capolavoro di mediocrità (e intanto alla Camera è passato il primo via libera per rendere la GPA un "reato universale")

Addio Sinead O’ Connor, in bilico tra cielo e inferno

Gli occhi magici, spalancati e disarmanti. Quella voce capace di urlare e di calmare, di portarti sul burrone, a picco. La sua indimenticabile cover di Nothing Compares 2 U, che l'ha resa immortale. Una vita difficile, l'anno scorso il suicidio del figlio Shane. La cantante irlandese è morta a 56 anni

  • Musica

Neve alle Azzorre, così la lotteria dei disperati della cocaina scala le classifiche Netflix

Il sogno di evasione da una vita di stenti, ma anche una scia di omicidi, overdose, violenze a catena che trasformano i buoni in cattivi: la serie "romantic punk" creata e scritta da Augusto Fraga (ma fondata su cronache vere) vola nelle top ten di oltre trenta paesi

  • Serie

Biancaneve mulatta e i sette avventurieri multietnici: l’ultima magia Disney (polemiche annesse)

La principessa non è bianca, i nani non sono nani, ma creature interculturali dalle mille abilità. Via pure il principe azzurro, contro disuguaglianze di genere e modelli retrò. E' il nuovo live action della casa di Topolino. Che manomette la favola dei Grimm. In nome di un mondo aperto

Break Point, dove il nuovo tennis dei giganti-bambini è una leggenda perturbante e fascinosa

Nick Kyrgios, che si comporta come una rockstar. E poi Frances Tiafoe, figlio di immigrati della Sierra Leone. Ragazze tumultuose come Aryna Sabalenka e Maria Sakkari. Ecco la serie Netflix che illumina la meglio gioventù della racchetta, cantata come sport della mente e non solo suprema prova del corpo. Un avvertimento: astenersi puristi

Premio Strega 2023: Ada d’Adamo trionfa con Come d’Aria. Ma non (si) può festeggiare

Come in una fiaba di mezzanotte vince Ada D’Adamo. Non può ritirare il premio, né può riabbracciare Daria. È scomparsa il primo aprile scorso, appena due giorni dopo l'entrata nella dozzina dello Strega del suo bellissimo libro. Ma questa notte romana di luglio, questo sogno tardivo a vendicare l’inverno, alla fine e però dall’inizio, è solo per lei

Il Principe “sparatore” e la principessa giornalista, viaggio mozzafiato alla ricerca di una verità italiana

La morte di Dirk Hamer nella notte maledetta dell'agosto 1978 in Corsica, la parabola di Vittorio Emanuele, il post-ferragosto di un gruppo di giovani ricchi, le testimonianze dei familiari della vittima e i ricordi dei Savoia: su Netflix approda l'inattesa (e sorprendente) docuserie diretta e prodotta da Beatrice Borromeo

Viaggio nell’Eldorado queer che sfidò la barbarie del Terzo Reich

Berlino, anni Trenta. Non solo un night club: l'Eldorado fu soprattutto una casamatta erotica in cui esercitare il coraggio di essere se stessi, uno spogliatoio di tabù, pregiudizi e viltà, un atto di eroismo contro gli orrori del nazismo. Ora un documentario su Netflix racconta la sua storia

“Giornalisti sostituiti dall’IA”: la Bild Zeitung taglia 200 posti di lavoro. Poi toccherà al cinema?

L'annuncio dell'Axel Springer Verlag, che edita il quotidiano più diffuso del Paese: "Dovremo separarci da colleghi che possono essere sostituiti dall’intelligenza artificiale". La notizia arriva mentre a Hollywood va avanti lo sciopero degli sceneggiatori: il tema degli algoritmi "generativi" è al centro della protesta. E' l'inizio di una nuova era?

L’addio a Berlusconi, un’ultima assoluzione di popolo in diretta tv (tra megaschermi e 5000 palloncini blu)

Il film del funerale: un grande set allestito tra Arcore e Piazza Duomo, fotografi, tv appese sulle colonne della cattedrale, dirette su ogni canale, in un’unica grande televisione nazionale: il sogno del monopolio finalmente compiuto. E ci sono tutti quelli che ci devono essere, da Maria De Filippi a Orban, all'emiro del Qatar

L’ambasciatrice che sbaglia i vestiti ma salva il mondo dai politici inetti (vedi alla voce The Diplomat)

La diplomatica in bilico tra nevrosi, erotismo naif e competenza, le vertigini della geopolitica in salsa thriller, lo pseudo Biden ed il simil BoJo, gli errori dei leader mondiali, il ruolo cruciale dei tecnici anche quando sono un po' disfunzionali: ecco perché la serie Netflix sta conquistando il mondo