Le foreste hanno gli occhi: a Venezia il cinema dell’Amazzonia, lo sguardo indigeno sul mondo

Isola Edipo e Giornate degli Autori portano al Lido il 4 settembre il più importante regista Yanomami, Morzaniel Iramari, e i suoi film: “Un atto politico che restituisce alla foresta i suoi corpi e le sue voci”

La foresta e la laguna. In un abbraccio simbolico, che lega mondi lontanissimi solo in apparenza: il Brasile, Venezia. La grande bellezza dell’Amazzonia, polmone verde di un’umanità che rischia seriamente l’estinzione, e quella della città sull’acqua, gioiello fragile dal valore artistico inestimabile. Scenari-patrimonio, insidiati dai cambiamenti climatici e dall’ecocidio costante e invisibile in corso.

In occasione dell’80 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, irrompe Con gli occhi della foresta”, giornata dedicata a uno dei più importanti registi del cinema Yanomami, Morzaniel Iramari, con un focus sulla produzione cinematografica indigena in Brasile. L’appuntamento è pensato e voluto da Isola Edipo, in collaborazione con Giornate degli Autori e Fondation Cartier pour l’art contemporain, e avrà luogo il 4 settembre in Sala Laguna, uno spazio curato da Isola Edipo e Giornate degli Autori dedicato a proiezioni e incontri, nel cuore del Festival del Cinema di Venezia.

L’evento si svolge nell’ambito dell’approfondimento “Il cinema dell’inclusione tra visione e formazione”, con l’obiettivo di seguire la direzione dell’edizione 2024 di Biennale Arte, che sarà dedicata ad artisti stranieri, immigrati, diasporici. “Lo scopo è quello di valorizzare lo sguardo in presa diretta di una delle più note popolazioni indigene dell’Amazzonia e la sua centralità nel panorama cinematografico internazionale”, spiegano gli organizzatori. “Un atto politico che restituisce alla foresta i suoi occhi, i suoi corpi e le sue voci, e che porta al centro di una riflessione sulla tutela del polmone verde della terra la questione ambientale e culturale degli Yanomami”.

L'Edipo Re

L’Edipo Re

La giornata del 4 settembre sarà caratterizzata da due momenti chiave, alla presenza del regista Iramari e dei produttori e registi Gabiela Carneiro da Cunha e Eryk Rocha. La mattina alle ore 10 sarà proiettato il film di Iramari Earth-Forest Healers. A seguire, masterclass con il regista, i produttori e l’indigenista e antropologa Ana Maria Machado. L’evento principale si terrà alle ore 18, con la proiezione di quattro cortometraggi dall’Amazzonia: The Tree of Dream, House of Spirits, Fishing with Timbò e A Woman Thinking. A seguire, conversazione tra Morzaniel Iramari, Gabriela Carneiro da Cunha e Eryk Rocha. Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso libero previa prenotazione. Per partecipare va inviata una mail a laguna.edipore@gmail.com

La finestra di approfondimento “Il cinema dell’inclusione tra visione e formazione”, giunta quest’anno alla sua settima edizione è stata dedicata negli anni a Frederick Wiseman (2017), Raymond Depardon (2018), Margarethe von Trotta (2019), Liliana Cavani (2020), Michele Placido, Julia Von Heinz, Olivier Guerpillon, Jaco Van Dormael, Michael Winterbottom(2021 special edition), e ad Artavazd Pelechian (2022, in collaborazione con Fondation Cartier). Alcuni tra i film presentati fanno attualmente parte della mostra “Siamo Foresta” ( 22 giugno – 29 ottobre 2023), organizzata da Fondation Cartier pour l’art contemporain negli spazi di Triennale Milano.