Richard Dreyfuss è stato criticato per commenti sessisti e omofobi a una proiezione de Lo squalo. E non è la prima volta

Il cinema del Massachusetts che ha ospitato l'attore si è scusato per le sue affermazioni, scrivendo in un comunicato: "Siamo profondamente dispiaciuti per il disagio che questo ha causato a molti dei nostri spettatori"

Un cinema del Massachusetts si sta scusando con i propri avventori. Dopo aver assistito alla proiezione di Lo squalo con la star Richard Dreyfuss, infatti, i presenti sarebbero stati oggetto di presunti commenti sessisti e omofobi da parte dell’attore.

Gli spettatori si erano recati sabato 25 maggio al teatro The Cabot di Beverly, in Massachusetts. L’evento era stato annunciato come “Una serata con Richard Dreyfuss + proiezione dello Squalo“. Probabilmente, gli astanti si aspettavano qualche aneddoto divertente o perspicace sulle riprese del classico film d’azione di Steven Spielberg. Invece, il vincitore dell’Oscar si è lanciato in uno sproloquio libero e fuori tema.

Secondo i post sui social media dei presenti, tutto è iniziato mentre parlava di Barbra Streisand per poi passare alla sua prospettiva bigotta sui giovani trans. L’attore ha parlato anche delle regole di inclusione degli Academy Awards e poi dei bambini trans che rivendicano il loro genere.

Nel maggio 2023, durante un’apparizione sulla Pbs (emittente televisiva statunitense, ndr), Dreyfuss ha fatto commenti simili a quelli fatti a The Cabot riguardo alle regole di inclusione della Film Academy. “Mi fanno vomitare”, aveva detto al programma Firing Line. “Cosa rischiamo? Di ferire i sentimenti delle persone? Non si può legiferare a riguardo. Bisogna lasciare che la vita sia vita e, mi dispiace, non credo che ci sia una minoranza o una maggioranza nel Paese che debba essere accontentata in questo modo”. E aveva aggiunto: “Questa è una forma d’arte. È anche una forma di commercio e fa soldi, ma è un’arte. Nessuno dovrebbe dirmi, come artista, che devo cedere alla versione più recente del concetto di moralità”.

Le reazioni ai commenti di Richard Dreyfuss

Dopo l’evento, i partecipanti si sono subito riversati sui social media per criticare le affermazioni dell’attore, e alcuni hanno detto di essersene andati durante l’evento. Un partecipante e un utente di X (ex Twitter) chiamato Rogue Mama ha scritto: “Sono venuto qui per vedere se Richard Dreyfuss sia stato “cancellato” stasera dopo essere apparso al #TheCabot a Beverly”. Un altro ha suggerito un titolo alternativo per l’evento della sera: “Una serata di misoginia e omofobia con Richard Dreyfuss. Definirlo deludente non rende l’idea”.

Una persona ha scritto nella sezione commenti dell’ultimo post su Facebook del locale: “Abbiamo abbandonato la sua intervista stasera insieme a centinaia di altre persone a causa del suo sproloquio razzista, omofobo e misogino”. Un’altra persona ha definito i commenti di Dreyfuss “disgustosi” e “offensivi”.

In un breve video pubblicato su YouTube, si vede Dreyfuss salire sul palco per il Q&A indossando un vestito sopra i suoi abiti. Dopo aver fatto un breve balletto, viene aiutato a togliersi il vestito da altre due persone e indossa una giacca. La canzone che suona nel video mentre sale sul palco è Love Story di Taylor Swift.

In un altro video alla fine del Q&A, Dreyfuss parla del suo libro del 2022 One thought scares me… we teach our children what we wish them to know; we don’t teach our children what we don’t wish them to know (C’è un pensiero che mi fa paura… insegniamo ai nostri figli cosa vorremmo che loro sapessero, non ciò che non vogliamo sappiano, ndr).

“Si tratta del fatto che 50 anni fa, senza dirlo a nessuno, hanno tolto l’educazione civica dal programma di studio di tutte le scuole pubbliche americane. Questo significa che non sappiamo chi diavolo siamo”, ha detto Dreyfuss a proposito del libro. “E se ritroviamo presto questa identità, moriremo tutti. Assicuratevi che i vostri figli non siano l’ultima generazione di americani. E sapete esattamente di cosa sto parlando”.

Le scuse del locale

Lunedì 27 maggio il locale si è scusato con i partecipanti per le affermazioni di Dreyfuss. Ha scritto in una dichiarazione ottenuta da The Hollywood Reporter: “Siamo consapevoli e condividiamo le gravi preoccupazioni che abbiamo avuto in seguito al recente evento con Richard Dreyfuss prima della proiezione del film Lo squalo al Cabot. Le opinioni espresse dal signor Dreyfuss non riflettono i valori di inclusività e rispetto che sosteniamo come organizzazione. Siamo profondamente dispiaciuti per il disagio che questo ha causato a molti dei nostri clienti”.

La nota prosegue: “Ci rammarichiamo che un evento che sarebbe dovuto essere una conversazione per celebrare un film iconico sia invece diventato una piattaforma per opinioni politiche. Ci assumiamo la piena responsabilità per la svista di non aver previsto la direzione della conversazione e per il disagio che ha causato a molti avventori. Stiamo dialogando attivamente con i nostri clienti sulla loro esperienza e ci impegniamo a imparare da questo evento come migliorare la nostra missione di intrattenere, educare e ispirare la nostra comunità”.

Dreyfuss è apparso venerdì 24 maggio a un evento simile (Q&A + proiezione) al Music Hall di Portsmouth, New Hampshire. Anche lì i partecipanti lo hanno criticato per il suo comportamento e il suo linguaggio, descritto come sessista e meschino.

THR ha contattato il rappresentante di Dreyfuss per un commento e lo staff di The Cabot per ulteriori commenti.