Sospese le pubblicazioni del libro di Russell Brand dopo le accuse di stupro

La casa editrice Bluebird annulla l'uscita del volume Recovery: The Workbook, prevista a dicembre. Anche l'agenzia letteraria Tavistock Wood annuncia di aver interrotto ogni legame con il comico e conduttore britannico

Le accuse di stupro contro Russell Brand generano le prime conseguenze. Bluebird, una filiale del gigante editoriale britannico Pan Macmillan, ha dichiarato che sospenderà tutte le future pubblicazioni di Russell Brand alla luce dei fatti emersi nei confronti del comico, conduttore televisivo e attore britannico.

In un’inchiesta congiunta del Times, del Sunday Times e di Channel 4 Dispatches, quattro donne si sono fatte avanti con accuse di stupro, violenza sessuale e abusi emotivi nei confronti di Brand tra il 2006 e il 2013. Accuse da lui ha negate.

“Si tratta di affermazioni molto gravi e, alla luce di esse, Bluebird ha deciso di sospendere tutte le future pubblicazioni con Russell Brand”, ha dichiarato la casa editrice in un comunicato riportato dalla rivista editoriale The Bookseller.

Brand aveva pubblicato con Bluebird alcuni titoli a partire dal 2017, tra cui Recovery: Freedom from our Addictions e Mentors: Come aiutare ed essere aiutati. Recovery: The Workbook era previsto per dicembre. In precedenza, Brand aveva scritto My Booky Wook, la sua autobiografia bestseller, con Hodder & Stoughton nel 2007, e Revolution, un volume sulla politica, con Random House (Century nel Regno Unito) nel 2014.

Oltre a Bluebird, l’agenzia letteraria e di talenti Tavistock Wood, di proprietà di Curtis Brown, ha dichiarato di aver “interrotto tutti i legami professionali” con Brand. Secondo il Times, una delle accusatrici ha contattato l’agente di Brand alla Tavistock Wood nel 2020 con le sue accuse, ricevendo come risposta solo una lettera “molto aggressiva” dagli avvocati di Brand. Dopo essere stato contattato dal Times nell’ambito della sua inchiesta con le stesse accuse, Tavistock Wood ha interrotto le relazioni con Brand.

“Russell Brand ha categoricamente e veementemente negato le accuse fatte nel 2020, ma ora crediamo di essere stati orribilmente ingannati da lui. TW ha interrotto tutti i legami professionali con Brand”, ha dichiarato l’agenzia in un comunicato. Nel frattempo, l’associazione di beneficenza femminile britannica Trevi, che aiuta le donne vittime di violenze e abusi, ha interrotto la sua collaborazione con Brand. Nel 2022 aveva annunciato che avrebbe lavorato con lui e con la sua Stay Free Foundation.

Traduzione di Pietro Cecioni