Trieste Film Festival in Tour: sette i titoli che arriveranno in sala

Le opere scelte inquadrano le trasformazioni, fisiche e psicologiche, che la società sta mostrando, dovute anche ai vari conflitti che si sono aperti nel novecento e, altri, che riverberano ai giorni nostri

Di THR ROMA

Il Trieste Film Festival in Tour prende il via a marzo. Nata dalla collaborazione con Lo Scrittoio, l’iniziativa porterà nelle sale italiane ben sette titoli inediti, alcuni dei quali provenienti dai principali festival internazionali.

Opere che inquadrano le trasformazioni, fisiche e psicologiche, che la società sta mostrando, dovute anche ai vari conflitti che si sono aperti nel novecento e, altri, che riverberano ai giorni nostri. Uno spaccato che la cinematografia proposta dal Trieste Film Festival cerca di cogliere con lucidità attraverso l’obiettivo di autori e autrici.

La selezione dei film di quest’anno comprende quattro pellicole provenienti dal Concorso lungometraggi, una Fuori concorso e due dalla sezione Fuori dagli Sche[r]mi.

I sette film del Trieste Film Festival in Tour

Arthur & Diana di Sara Summa, presentato in anteprima al Festival di Toronto nel 2023, è la storia di due fratelli che si mettono in viaggio, insieme al figlio piccolo della donna, partendo da Berlino alla volta di Parigi per la revisione annuale della loro vecchia auto. Ma il viaggio non sarà affatto rilassante e tra continue soste, intoppi, amori inaspettati e persino una caccia al tesoro, i due avranno occasione di riallacciare i rapporti.

Blaga’s Lessons (Urotcite na Blaga) di Stephan Komandarev, miglior film all’ultimo festival di Karlovy Vary, ha ricevuto il Premio Darko Bratina 2023 a Gorizia ed è stato scelto per rappresentare la Bulgaria agli Oscar. Protagonista è Blaga, un’insegnate in pensione che, vittima di una truffa telefonica, viene derubata dei risparmi di una vita e per questo, spinta dallo stato di necessità, inizia a sacrificare tutti i suoi principi.

Cherry Juice di Mersiha Husagic, presentato in anteprima al Festival di Sarajevo nel 2023. Cosa rimane quando la guerra finisce? È questa la domanda a cui la regista cerca di trovare una risposta nel suo doppio ruolo di autrice e attrice protagonista e lo fa mettendo in scena una notte folle e selvaggia tra le strade di Sarajevo dove Selma si trova a fare la conoscenza del giovane attore tedesco del film che lei stessa ha scritto, ma che è stato annullato senza che nessuno glielo comunicasse.

Hotel Pula di Andrej Korovljev, lungometraggio d’esordio del regista, presentato in anteprima al Pula Film Festival e successivamente in diversi festival internazionali, fra cui quelli di Sarajevo e Tallinn. È la storia di un amore impossibile nella Croazia del 1995 tra una giovane studentessa liceale di Pola e un profugo bosniaco molto più adulto di lei che vive in uno stato di sospensione e attesa nell’Hotel Pula, un albergo riconvertito a centro per rifugiati.

Libertate di Tudor Giurgiu, presentato all’ultimo Transilvania Film Festival e in altri festival internazionali tra cui quello di Sarajevo, è ambientato durante il caos della rivoluzione di dicembre 1989 quando la città di Sibiu (in Transilvania) diventa teatro di uno scontro tra soldati, poliziotti, civili e rappresentanti della polizia segreta. Nella speranza di far tornare tutto alla tranquillità il comandante della polizia viene gettato dall’esercito in una piscina vuota insieme ad un altro centinaio di prigionieri accusati di terrorismo, portando tutti a dubitare di chiunque.

Lost Country di Vladimir Perišić, è ispirato a fatti autobiografici ed è stato presentato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2023, dove Jovan Ginić ha vinto il premio come Miglior attore emergente (così come anche a Trieste). È la storia del dramma morale che il quindicenne Stefan deve affrontare durante le proteste contro il regime di Milošević, di cui la madre è portavoce, nella Serbia del 1996.

Stepne di Maryna Vroda, vincitore del premio per la Miglior regia al Festival di Locarno nel 2023, e vincitore del Premio Trieste (per il miglior lungometraggio in concorso) al Trieste Film Festival. Racconta la storia di Anatoliy, del suo ritorno a casa per prendersi cura della madre e dell’incontro con il fratello e una donna che ama, che diventano occasione per riflettere sulla propria vita e sulle scelte compiute; sullo sfondo un emergente sentimento di alienazione tra le persone in una società post-sovietica.