Il viaggio di Barbie, dalla scrittura al film, raccontato da Greta Gerwig e Noah Baumbach (Esclusiva)

La regista ha scritto il film campione d'incassi del 2023 insieme al compagno, con cui aveva già co-firmato Frances Ha e Mistress America. "L'esperienza più divertente della nostra carriera", affermano

Sulla scia del successo del film di Barbie, Mattel e Warner Bros. hanno pubblicato la sceneggiatura ufficiale scritta da Greta Gerwig e Noah Baumbach con un’introduzione esclusiva in cui i due autori raccontano di un “viaggio improbabile fin dall’inizio ma per questo ancora più gioioso”.

“Nel 2019 Margot Robbie (la produttrice, ndr) ci ha contattato per scrivere la sceneggiatura e uno di noi, Noah, era profondamente incerto sull’intera impresa” scrivono. “Ma un altro di noi, Greta, aveva la sensazione che tutto, anche lo stesso concetto, fosse così strano e complesso da poter essere potenzialmente interessante. Questa combinazione di curiosità e dubbi si è rivelata un ottimo ingrediente per quella che è diventata l’esperienza di scrittura più divertente della nostra carriera”.

Un esercizio di fantasia: il testo integrale in esclusiva

“Quando abbiamo iniziato a lavorare, costruendo momenti e personaggi, il processo è stato lento. È stato durante la pandemia. Era difficile immaginare di fare di nuovo cinema e la bellissima esperienza collettiva del grande schermo sembrava un ricordo del passato. Volevamo scrivere qualcosa che evocasse il mondo perduto che amavamo. Ma anche qualcosa che riflettesse la follia della realtà in cui ci trovavamo”, proseguono nel testo. “Alla fine, dopo molte digressioni, abbiamo pensato: ‘Se nessuno vedrà mai questo film, tanto vale esagerare’.

Abbiamo iniziato a farci ridere a vicenda. Ne parlavamo in continuazione. ‘Come fa Barbie a salire in macchina? e ‘Cosa farebbe Ken del nostro mondo?’. Durante le passeggiate, a cena, mentre preparavamo il caffè. È diventato un modo per intrattenerci a vicenda, per darci speranza. Improvvisamente era la cosa che dava forma alle nostre vite. La sceneggiatura era diventato il nostro modo adulto di giocare con le bambole ed è stato anche un portale verso un mondo futuro per immaginare il momento in cui tutti noi saremmo tornati al cinema a ridere, piangere e ballare insieme.

Terminata la scrittura, eravamo entrambi innamorati di quello che avevamo fatto. Ci rendeva felici il solo fatto che esistesse un pezzo di scrittura come questo. Ne eravamo orgogliosi, ma dubitavamo che qualcuno sarebbe stato così folle da realizzarlo.

E poi, miracolo dei miracoli, lo abbiamo consegnato ai nostri collaboratori, compresa Margot Robbie, e poi a Mattel e Warner Bros. Sebbene ci fossero molte domande (‘Un dirigente della Mattel deve essere per forza fucilato a pagina 102?’), c’era un vero entusiasmo per questo film”.

“Abbiamo accolto tutti i loro sì e siamo fuggiti prima che cambiassero idea”, concludono. “Siamo grati di averlo fatto e di aver dato vita a Barbie“.