Basta castità, a Hollywood l’erotismo è tornato con film come Challengers. Lo dice il New York Times

Con Poor Things, Saltburn e il nuovo di Luca Guadagnino "sex is back" al cinema. Nel 2019 il Washington Post scriveva che era scomparso mentre secondo Playboy solo l'1,2% dei film usciti tra il 2010 e 2020 conteneva scene di sesso, il livello più basso dagli anni '60

Di THR ROMA

L’era della castità al cinema sembra essere sulla strada del tramonto, a Hollywood è tornato l’erotismo. Lo scrive il New York Times, il quale sostiene che “Sex is Back”, il sesso è tornato, grazie a film come Challengers (2024), diretto dal regista italiano Luca Guadagnino, con protagonista, tra gli altri, Zendaya. In una delle scene, la giovane attrice, che interpreta il ruolo di Tashi Duncan, una promessa del tennis, inizia un ménage à trois con due ragazzi. In altre sequenze si fa sesso sul cofano di un’auto o sul sedile posteriore o nella stanza di un dormitorio.

“Sembra proprio che il pendolo abbia riportato indietro i registi ad esplorare le relazioni adulte e la sessualità nei loro progetti, menomale”, ha commentato Amy Pascal, produttrice di Challengers. Il passato a cui si riferisce la Pascal è quello degli anni ’80 e ’90, era il periodo di Brivido caldo (Body Heat), Basic Instinct, Ufficiale e gentiluomo, Attrazione fatale, Eyes Wide Shut, Disclosure oppure Cruel Intentions – Prima regola non innamorarsi, tutti film in cui l’erotismo la faceva da padrone.

L’inversione di tendenza avviene negli anni duemila quando gli studios cominciano a focalizzarsi sui franchise e i film di animazione adatti ai minori. Si tratta di generi in grado di conquistare una platea globale e anche di aumentare i profitti con il merchandising. Oltre che raggiungere il mercato cinese dove invece la censura proibisce le scene di sesso.

Nel 2019 il Washington Post scriveva che il sesso era praticamente scomparso dal cinema popolare mentre, secondo Playboy, solo l’1,2% dei film usciti tra il 2010 e 2020 conteneva scene aperte di sesso, il livello più basso dagli anni ’60.

Ora è arrivato una sorta di momento della rivincita. Basti pensare alla scena della vasca da bagno in Saltburn dove Oliver (Barry Keoghan) beve l’acqua in cui Felix (Jacob Elordi) si è appena fatto il bagno e si è masturbato. E a Poor Things, in cui Emma Stone è sessualmente insaziabile.

Senza freni anche alcune commedie non adatte ad un pubblico di minori come Tutti tranne te (Anyone But You), dove Sydney Sweeney e Glen Powell sono protagonisti di scene di sesso, o Fidanzata in affitto (No Hard Feelings), in cui Jennifer Lawrence è una specie di prostituta con la missione di iniziare uno studente un po’ impacciato.

(Ansa)