Chris Hemsworth: “In Thor: Love and Thunder sono diventato la parodia di me stesso”

L'attore australiano, che nel Marvel Cinematic Universe interpreta il dio del tuono, sente di dover al pubblico e ai fan del personaggio un altro film, migliore del deludente quarto capitolo, diretto da Taika Waititi

Chris Hemsworth è ancora dispiaciuto per l’accoglienza riservata a Thor: Love and Thunder. L’attore ha infatti ripensato al deludente – a suo dire –  film del Marvel Cinematic Universe in una recente intervista di copertina per Vanity Fair.

“Mi sono fatto prendere dall’improvvisazione e dalla stravaganza e sono diventato la parodia di me stesso”, ha affermato Hemsworth. “Non sono riuscito ad atterrare sul tono che avrei voluto”. Nell’intervista si legge inoltre che Hemsworth si sente in debito con i fan e desidera realizzare un altro film di Thor, migliore, vista l’accoglienza dell’ultimo.

Una dura autocritica

Il quarantenne è forse un po’ duro con se stesso (cosa che ammette di essere incline a fare), dato che la direzione creativa del film è stata in gran parte guidata dal suo co-sceneggiatore e regista, Taika Waititi, che in precedenza ha condotto il franchise di Thor a quello che è universalmente considerato il suo miglior film, Thor: Ragnarok del 2017. Inoltre, anche se Love and Thunder non sarà mai il preferito dai fan, ha comunque incassato 760 milioni di dollari al botteghino e ha un punteggio Rotten Tomatoes del 63%, il che significa che ha ottenuto risultati migliori di molti film nella recente era della “stanchezza” da supereroi.

Hemsworth sembra anche suggerire che la saga di Extraction, su Netflix, non è stata ugualmente un’impresa soddisfacente, notando la forte differenza con il suo nuovo ruolo in Furiosa di George Miller. “Non appena sono arrivato alle prove di Furiosa, tutto si è risollevato”, ha dichiarato. “Mi sono rinvigorito. Soffrire senza uno scopo è terribile. Soffrire con uno scopo può essere ringiovanente e ricostituente. Mi ero stancato di me stesso e ora dovevo perdermi in un personaggio”.

L’appello a Hollywood

Ciò che sembra mancare, in questo momento, a Chris Hemsworth è la chiamata dei grandi registi, nonostante il suo prestigio a Hollywood. Racconta di aver trascorso un lungo periodo dubitando di se stesso, ossessionato dall’idea di dover entrare in un film di  Scorsese o Tarantino per sentirsi davvero soddisfatto del suo percorso. “Avevo cominciato a prendere tutto troppo sul serio e sul personale”, racconta nell’intervista.

Non è la prima volta, inoltre, che Hemsworth ammette che Love and Thunder non ha funzionato del tutto. L’ha definito un film “troppo sciocco”, aggiungendo: “Penso che ci siamo divertiti troppo. È sempre difficile mantenere il fuoco quando ti trovi al centro di un sistema così grande. Non sai mai come reagirà la gente”.

Il suo “riscatto”, spera l’attore, potrà avvenire già dal 23 maggio, quando Furiosa: A Mad Max Saga uscirà in sala.