Natalie Portman e Julianne Moore rispondono alle critiche di Vili Fualaau su May December: “Non è pensato per essere un film biografico”

Le due protagoniste hanno assicurato all'uomo che la pellicola non è basata in nessun modo sulla sua relazione con Mary Kay Letourneau, accusata di violenza sessuale quando lui aveva solo 13 anni e successivamente diventata madre dei suoi figli

Natalie Portman e Julianne Moore hanno risposto alle critiche di Vili Fualaau nei confronti di May December, sottolineando che il film non intendeva raccontare la storia esatta della relazione dell’uomo con la sua ex compagna Mary Kay Letourneau.

“Non è basato su di loro”, ha detto Portman a Entertainment Tonight sul tappeto rosso dei Golden Globes 2024. “Ovviamente, la loro storia ha influenzato la cultura nella quale siamo tutti cresciuti e ha influenzato l’idea alla base del progetto. Ma sono i personaggi di fantasia quelli portati in vita da Julianne Moore e Charles Melton in modo così bello”.

May December racconta la storia dell’attrice immaginaria Elizabeth Berry (Portman) inviata a visitare la coppia sposata composta da Gracie (Moore) e Joe (Melton). Gracie ha incontrato e vittimizzato Joe quando questi aveva 13 anni, trascorrendo del tempo in prigione con l’accusa di stupro su minore, per poi essere rilasciata e convolare a nozze con l’uomo. La coppia ha avuto tre figli, uno dei quali fu partorito proprio mentre la donna era in prigione. Lo sceneggiatore Samy Burch ha citato Letourneau – che iniziò una relazione carnale con Fualaau quando lui aveva 12 anni e lei 34 nel 1996 – come ispirazione per il film .

Portman ha aggiunto che tuttavia il film sarebbe “una storia a sé stante. Non vuole essere un film biografico”, e in questo, Moore concorda con lei. L’attrice ha spiegato che il regista del film, Todd Haynes “è sempre stato molto chiaro sul fatto che si trattasse di una storia originale. Era una storia su dei personaggi di fantasia nati direttamente dal copione”.

In un articolo pubblicato la scorsa settimana da The Hollywood Reporter, Fualaau ha dichiarato di essersi sentito “offeso dall’intero progetto e dalla mancanza di rispetto nei miei confronti”.

“Sono ancora vivo e vegeto”, ha detto Fualaau, che ora ha 40 anni. “Se mi avessero contattato, avremmo potuto lavorare insieme a un capolavoro. Invece, hanno scelto di fare una copia della mia storia originale”. Ed ha continuato, “Adoro i film, i bei film. Ammiro quelli che catturano l’essenza e le complicazioni degli eventi della vita reale. Film che ti permettono di vedere o realizzare qualcosa di nuovo ogni volta che li guardi”.