Napoli a Parigi, il Louvre apre le porte al cinema italiano: film, letteratura e teatro in mostra

La collezione del Museo di Capodimonte "trasloca" fino a Natale nella capitale francese: oltre 60 opere di Tiziano, Caravaggio, Guercino, Guido Reni, El Greco, Michelangelo, Raffaello e Benvenuto Cellini, e tre rassegne cinematografiche. Ospiti Paolo Sorrentino, il 18  e il 24 novembre, e Isabella Rossellini il 19 novembre

Di THR ROMA

Napoli a Parigi è il titolo, semplice e diretto, della mostra che propone fino a gennaio al Louvre i maggiori capolavori del museo napoletano di Capodimonte. È la prima volta che il museo francese ne ospita un altro: non si tratta infatti di qualche prestito isolato, ma di decine di opere straordinarie esibite nel luogo di maggior pregio del Louvre, la Grande Galerie.

L’importanza della mostra, nata dall’accordo tra la direttrice Laurence de Cars e il collega di Capodimonte Sylvain Bellenger, è stata sigillata dall’inaugurazione, alla quale hanno presenziato i presidenti Sergio Mattarella e Emmanuel Macron, che hanno dato il via a una lunga serie di celebrazioni con concerti, performance e spettacoli teatrali. “Ho avuto il grande privilegio di essere stato invitato a curare, insieme ai colleghi d’oltralpe Luc Bouniol-Laffont e Pascale Raynaud, le sezioni relative alla letteratura e il cinema” afferma il curatore Antonio Monda. “E abbiamo concepito l’omaggio con tre gruppi di film: il cinema del passato, a cominciare dall’Oro di Napoli e Le mani sulla città, quello del presente, come È stata la mano di Dio e infine le pellicole straniere che hanno raccontato la città, a cominciare da Passione di John Turturro”.

Oltre le retrospettive sono previste due carte blanche affidate a Paolo Sorrentino (ospite al Louvre il 18 e il 24 novembre) e Isabella Rossellini (19 novembre), che presenteranno i film che hanno scelto e divideranno il palco con altri protagonisti della scena culturale napoletana. “Inutile fingere che non sia molto felice e orgoglioso di questo evento”, prosegue Monda, “ma credo che sia più interessante testimoniare l’entusiasmo che ho toccato con mano ogni volta che a Parigi citavo il nome Napoli, e il sincero interesse a scoprire opere e artisti ancora non troppo noti, come ad esempio Carosello Napoletano e Antonio Capuano”.

Lo stesso si può dire per Totò, del quale verranno presentati due film: “la mia più grande speranza è che Napoli a Parigi si trasformi nell’occasione per consacrare definitivamente fuori dall’Italia il suo genio e la sua arte pura”, conclude il curatore.

La rassegna

Il grande omaggio interdisciplinare Napoli a Parigi è in programma al Louvre da giugno e terminerà a Natale, nel padiglione già consacrato a Monna Lisa. Ospita 60 opere (di Tiziano, Caravaggio, Guercino, Guido Reni, El Greco, Michelangelo, Raffaello, Benvenuto Cellini) del Museo di Capodimonte, temporaneamente chiuso per restauri.

Teatro, letteratura, architettura, retrospettive e incontri nella sala da 400 posti situata sotto la Piramide del museo. E, ovviamente, cinema. Saranno tre le rassegne. La prima sui giganti del passato come Totò, Vittorio De Sica, Peppino De Filippo, Francesco Rosi, Massimo Troisi. Un’altra è consacrata ai protagonisti di oggi da Mario Martone a Paolo Sorrentino. La terza ospita la visione degli stranieri su Napoli, cioè film come Passione di John Turturro e Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella.