Apple Intelligence, anche l’azienda di Cupertino si lancia nella corsa alle intelligenze artificiali. Trovato accordo con OpenAI

La big tech ha annunciato un pacchetto di prodotti basati sui Large language model (LLM) durante la Worldwide Developer Conference in California. I nuovi software, al momento, sono capaci di generare testo e immagini

Ora è il turno di Apple nella corsa all’intelligenza artificiale generativa. L’azienda di Cupertino ha infatti annunciato nella giornata di lunedì 10 giugno, la sua cosiddetta “Apple Intelligence”, un pacchetto di strumenti basati sull’IA generativa che verranno integrati nei suoi sistemi operativi, portando ufficialmente a bordo dei suoi dispositivi iPhone e Mac le novità di programmi di scrittura e immagini realizzati attraverso i Large language model (LLM).

Apple ha inoltre annunciato di aver concluso un accordo con OpenAI, che integrerà il chatbot ChatGpt dentro Siri, l’assistente vocale targato Apple, e in altre applicazioni.

Questa spinta verso l’intelligenza artificiale è stata spiegata durante la Worldwide Developer Conference di Cupertino, in California. Secondo i partecipanti, il Ceo di OpenAI Sam Altman ha partecipato all’evento.

Sebbene nella sua presentazione l’azienda non abbia rivelato alcuno strumento per la generazione di video (almeno per il momento), ne ha presentati altri basati sulle immagini e sul testo, entrambi diventati un tema scottante per Hollywood. Questi verranno integrati in un software già utilizzato da centinaia di milioni di persone, e l’azienda si assicura un’ampia adozione.

Arriva Apple Intelligence

Sul fronte testuale, Apple sta incorporando Rewrite, uno strumento per correggere e modificare qualunque cosa stiano scrivendo gli utenti: dai temi scolastici alle e-mail (forse una sceneggiatura?). Nel sistema sarà coinvolto anche il chatbot basato su IA più chiacchierato degli ultimi anni: Chat Gpt infatti “aiuterà gli utenti a generare contenuti per qualsiasi cosa stiano scrivendo”, spiega l’azienda di Cupertino.

Apple lancerà anche una serie di prodotti per le immagini generate dall’IA, tra cui Image Playground, che sarà disponibile come app proprietaria e all’interno di altre applicazioni come iMessage. In particolare, gli utenti potranno generare immagini solo in tre stili: animazione, illustrazione o schizzo, quindi niente immagini fotorealistiche (almeno per ora).

Tra le novità, Apple ha mostrato inoltre Genmoji, che consente agli utenti di creare istantaneamente emoji personalizzate semplicemente digitando ciò che si vuole che sia l’emoji e lasciando che il sistema lo crei in autonomia.

Non ancora video

L’arrivo di Apple Intelligence sarà sicuramente seguito con attenzione da Hollywood, che ha espresso sia preoccupazione che interesse per l’aumento delle applicazioni di intelligenza artificiale. Sebbene organizzazioni come la Wga abbiano cercato di proibire le sceneggiature completamente create dall’IA, sembra quasi certo che gli strumenti di IA saranno utilizzati per assistere molti scrittori.

Allo stesso modo, le immagini generate da questi software (e probabilmente i video in futuro) potrebbero trovare spazio nei prodotti mediatici e di intrattenimento attualmente creati dal lavoro umano.

“Siamo entusiasti di presentare un nuovo capitolo dell’innovazione Apple. Apple Intelligence trasformerà ciò che gli utenti possono fare con i nostri prodotti e ciò che i nostri prodotti possono fare per i nostri utenti”, ha dichiarato Tim Cook, CEO di Apple, in un comunicato.

“Il nostro approccio unico combina l’intelligenza artificiale generativa con il contesto personale dell’utente per offrire un’intelligenza davvero utile. E può accedere a queste informazioni in modo completamente privato e sicuro per aiutare gli utenti a fare le cose più importanti per loro. Questa è l’IA che solo Apple può offrire, e non vediamo l’ora che gli utenti sperimentino ciò che può fare”.