Il Circo Calder del Witney Museum of American Art ispira la nuova collezione Max Mara

I personaggi in miniatura che prendono il nome dall'artista che li ha realizzati, rivivono nella prefall 2024 della casa di moda. Nei colori vengono ricordati i materiali originali dell'opera: fil di ferro, legno, metallo, stoffa, sughero e spago

Di THR ROMA

Il Witney Museum of American Art di New York è uno dei preferiti di Max Mara, una continua fonte di ispirazione che quest’anno si è concentrata su una delle opere più celebri del museo, il Circo Calder. Riferimento della nuova collezione Pre Fall 2024, che anticipa la più ricca autunno-inverno, il “Cirque Calder” di Alexander Calder è un amatissimo pezzo risalente alle fine degli anni Venti (1926-1931).

Recentemente restaurato, si compone di un’elaborata schiera di artisti in miniatura, ingegnosamente articolati e centinaia di oggetti di scena tra cui reti, bandiere, tappeti, lampade e strumenti musicali tutti sotto gli imponenti alberi del tendone con i suoi gagliardetti sbarazzini. Realizzato semplicemente con fil di ferro, legno, metallo, stoffa, sughero e spago, ogni pezzo ha un suo carattere e un suo fascino.

Max Mara sceglie di omaggiarlo con dei capi che ne ricordano forme e colori. I materiali per questa collezione sono più ricchi di quelli di Calder ma ogni look è un personaggio, in cui riecheggia l’eleganza individuale di ciascuno: dal direttore di circo, alla donna più forte del mondo, dal pagliaccio all’acrobata, fino al prestigiatore.

Lo stile è audace, appariscente, vistoso: minuscoli shorts a panier in twill a bolli, un mini pareo da indossare con un blazer maschile dentro; un abito chemisier in popeline con volant e arricciature vittoriane per volumizzare le maniche, un completo con una maglia asimmetrica mono-spalla, un trench a trapezio in organza sagomato, una mini tuta con pettorina. Righe, pois e stampe animalier, in omaggio al circo, non possono mancare. E tra i colori spiccano rosso, bianco, nero e cammello. Una vitalità immortale, quella del Cirque Calder, immortalata in questa collezione.

(Ansa)