Andor e The Last of Us: agli Emmy 2023 la gara per gli effetti visivi più competitiva degli ultimi anni

Tra i candidati figurano la prima stagione di House of the Dragon della Hbo, la serie prequel de Il Trono di Spade e la terza stagione di The Mandalorian, famoso spin-off di Star Wars di Disney+

La categoria degli Emmy di quest’anno per i migliori effetti visivi in una serie o in un film potrebbe essere la più epica e competitiva a memoria d’uomo, con cinque concorrenti provenienti da serie fantasy e fantascientifiche iconiche.

Tra i candidati figurano la prima stagione di House of the Dragon della Hbo – la serie prequel de Il Trono di Spade, che negli anni ha ottenuto sei Emmy per gli effetti speciali – (disponibili su Sky e Now), e la terza stagione di The Mandalorian, lo spin-off di Star Wars di Disney+, le cui due precedenti stagioni avevano vinto gli Emmy per gli effetti speciali nel 2020 e nel 2021 (un anno fa, era stata invece The Book of Boba Fett, un’altra serie ambientata nell’universo di Star Wars, a vincere il premio della categoria).

Quest’anno, un altro candidato per gli effetti visivi, Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere di Prime Video – ambientato nella Terra di Mezzo migliaia di anni prima degli eventi de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien – si è aggiudicato il massimo premio televisivo della Visual Effects Society, il premio per gli effetti visivi in un episodio fotorealistico.

Emmy 2023: gli altri titoli

A completare le nomination agli Emmy nella categoria ci sono due nuove serie: Andor, un prequel di Star Wars con protagonista il ribelle Cassian Andor e The Last of Us della Hbo (disponibile su Skye Now), un dramma postapocalittico basato sul popolare videogioco omonimo.

Per The Last of Us – che contiene più di 3.000 fotogrammi di effetti visivi, completati in gran parte dalle società di VFX DNEG e Weta FX – il supervisore degli effetti speciali della produzione, Alex Wang, ha dichiarato, durante un panel alla fiera della National Association of Broadcasters, che il team ha puntato a realizzare più materiale possibile con le riprese e ad aumentarlo con gli effetti, in collaborazione con i vari reparti. “Volevo usare meno possibile il bluescreen e puntare sulle location”, ha detto Wang.

Per creare gli esseri umani infetti è servita la collaborazione con il team di prostetica guidato da Barrie Gower. Wang racconta che, per mostrare ulteriormente la brutalità dei “bloater”, i personaggi che si trovano nello stadio più avanzato dell’infezione, “abbiamo finito per scannerizzare la tuta prostetica, ricrearla e riprogettarla un po’ con il team Weta. Hanno fatto un lavoro fenomenale con l’animazione”.

La prima stagione di Andor contiene 3.853 fotogrammi di effetti visivi volti a ricreare una serie di pianeti. Il più impegnativo è stato l’arido e brullo Ferrix, che ha richiesto una combinazione di tecniche come set extension, computer grafica e compositing. “Si trattava di un ambiente nuovo per Star Wars, c’era un’importante componente di design.

Da Westeros alla Terra di Mezzo

Non volevamo che fosse un altro pianeta desertico come Tatooine”, spiega Scott Pritchard, supervisore degli effetti visivi di Industrial Light & Magic. “Abbiamo girato delle riprese in elicottero alle Canarie, con questo incredibile terreno nero e rosso, che ha un aspetto soprannaturale. L’abbiamo usato come riferimento per i dettagli della consistenza della terra e delle colline circostanti”. La parete di produzione virtuale a Led di ILM è stata utilizzata dietro i set per creare l’ambasciata di Mon Mothma su Coruscant.

The Mandalorian ha comportato quasi 5.000 fotogrammi nella terza stagione, per la quale è stato costruito un mondo con otto pianeti e cento ambienti originali. Il supervisore degli effetti visivi di ILM, Grady Cofer, afferma che il pianeta più impegnativo è stato Mandalore, che ha comportato la creazione di nuvole di tempesta, un paesaggio incrostato di trinitite, le rovine di Sundari e le Acque vive. Come nella stagione precedente, la produzione si è nuovamente affidata alle tecniche di produzione virtuale di ILM per creare gran parte del mondo.

Per quanto riguarda i personaggi, lo Zeb animato ha richiesto una controfigura per le riprese e la performance facciale del doppiatore Steve Blum. Oltre a ILM, Important Looking Pirates, Image Engine, Hybride e Ghost VFX hanno contribuito con i loro effetti visivi alla stagione.

Un’ampia gamma di effetti è stata fondamentale anche per portare sullo schermo il mondo fantasy di Westeros in House of the Dragon e la Terra di Mezzo de Gli Anelli del Potere, tra draghi e grandi battaglie. “Essere nominati insieme a queste altre serie è un onore”, riassume Pritchard, del team di Andor. “L’ampiezza e la qualità del lavoro sugli effetti visivi nelle serie TV è incredibile”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga