Pixar fatica al botteghino e va verso la seconda ondata di licenziamenti entro il 2024

La notizia arriva mentre gli Studios iniziano a distribuire per la prima volta in sala i titoli usciti su Disney+ durante la pandemia, come il premio Oscar Soul. In attesa del debutto di Inside Out 2, il prossimo giugno

Aria di crisi nei Pixar Animation Studios, per la seconda volta in pochi anni. La testata Tech Crunch ha riportato infatti la notizia secondo cui gli studi di proprietà della Disney si starebbero preparando a nuovi licenziamenti nel corso del 2024.

I tagli potrebbero riguardare fino al 20% dei 1300 dipendenti della Pixar, anche se The Hollywood Reporter ritiene che questa stima sia superiore a quella effettivamente prevista. Secondo Tech Crunch, i licenziamenti potrebbero riguardare anche i dipendenti assunti per creare contenuti per Disney+. THR ha contattato gli Studios per un commento e resta in attesa di aggiornamenti.

Il caso precedente

Se i licenziamenti dovessero verificarsi, seguirebbero un precedente avvenuto lo scorso giugno, quando Pixar è rimasta coinvolta nei tagli dell’azienda proprietaria, la Disney. In quell’occasione sono stati 75 i dipendenti ad aver perso il lavoro, compreso il regista di Lightyear – La vera storia di Buzz, Angus MacLane, e la produttrice Galyn Susman.

Dall’inizio della pandemia, la Pixar – che ha la sua sede a Emeryville, fuori San Francisco – ha visto soffrire notevolmente la sua produzione annuale. E ancora fatica a recuperare terreno al botteghino: Lightyear è tornato nelle sale nel 2023 facendo fiasco.

Si è ripresa al contrario con il passaparola di Elemental, che ha fruttato quasi 500 milioni di dollari in tutto il mondo e lo scorso autunno è diventato il film più visto dell’anno su Disney+, posizionandosi tra i primi 10 titoli di tutti i tempi del servizio di streaming. Recentemente ha ottenuto una nomination ai Golden Globes e sei nomination agli Annie Award (premi annuali del cinema di animazione a Hollywood, ndr), anche se è stato escluso proprio dalla categoria principale per il miglior film d’animazione. Venerdì 12 gennaio il film ha ottenuto anche una nomination ai Producer Guild Awards (Pga).

Il livello pre-pandemia è ancora irraggiungibile per Pixar

Le uscite Pixar precedenti alla pandemia, come Gli Incredibili 2 (2018) e Toy Story 4 (2019), hanno entrambe superato il miliardo di dollari. In un apparente tentativo di contribuire a rilanciare l’esposizione nelle sale, il trio di film Pixar passati direttamente a Disney+ durante il Covid – Soul del 2020, vincitore di un Oscar, Luca del 2021 e Red del 2022 – saranno tutti riproposti nelle sale nel 2024, iniziando proprio da Soul, già al cinema negli Stati Uniti.

Nel frattempo, Inside Out 2, il sequel del film Pixar del 2015 che ha vinto l’Oscar come miglior lungometraggio d’animazione, uscirà nelle sale americane il 14 giugno. E la nuova storia originale, Elio, ispirata agli alieni, è prevista per il 2025 insieme a un quinto film di Toy Story.

Il periodo particolarmente difficile per gli storici Studios di animazione hollywoodiani è confermato anche dall’andamento al botteghino di Wish, il classico Disney per il centenario del 2023,  che ha guadagnato solo 210 milioni di dollari in tutto il mondo e non ha ottenuto le nomination né ai Pga né agli Annie Awards.

Traduzione di Pietro Cecioni