Elon Musk e Rupert Murdoch non riceveranno più il premio RBG dopo le critiche di Barbra Streisand

Anche la figlia della defunta giudice si era espressa contro il riconoscimento, descrivendo le assegnazioni di quest'anno "un affronto alla memoria di nostra madre"

Elon Musk, Rupert Murdoch e altre tre persone non riceveranno più il premio per la leadership che porta il nome di Ruth Bader Ginsburg, come annunciato lunedì 18 marzo la Fondazione Opperman. La cancellazione del premio è arrivata poche ore dopo che la cantante ed ex-beneficiaria del premio RBG, Barbra Streisand, aveva criticato la decisione di premiare Musk e Murdoch. Alcuni giorni dopo anche la figlia della defunta giudice si era espressa contro il riconoscimento.

“L’ultima cosa che intendevamo fare era offendere la famiglia e gli amici di RBG”, ha dichiarato Julie Opperman, presidente della Fondazione Opperman, in un comunicato. Lunedì 18 marzo, Streisand aveva scritto su Instagram che si univa “alla famiglia Ginsburg nel condannare la scelta dei premiati di quest’anno. Ho avuto il privilegio di incontrare la giudice Ginsburg in diverse occasioni e dubito fortemente che approverebbe questi premiati”.

Presentato per la prima volta nel 2020, quest’anno la Fondazione Opperman ha cambiato il nome dei premi RBG da “Women of Leadership Award” a “Leadership Award”, citando uno sforzo verso la parità di genere, e quattro dei cinque destinatari sono uomini.

Oltre a Elon Musk, i premiati che non piacciono alla famiglia Ginsburg

Oltre a Musk e Murdoch, i premiati includevano anche il miliardario Michael Milken (noto per aver dominato il mercato dei titoli spazzatura negli anni ’80 prima di dichiararsi colpevole di insider trading), Sylvester Stallone e Martha Stewart.

La figlia di Ginsburg, Jane, ha dichiarato in un comunicato che la scelta dei premiati di quest’anno è stata “un affronto alla memoria di nostra madre” e che “la famiglia della giudice desidera chiarire che non è favorevole all’uso del nome della madre per celebrare i premiati di quest’anno e che non ha alcuna affiliazione con questi riconoscimenti, che non approva”.

Trevor Morrison, assistente legale di Jane Ginsburg, ha scritto in una lettera alla fondazione di essere “sorpreso e, francamente, sconvolto” dall’annuncio dei premiati. Nella sua dichiarazione, Opperman ha detto che la fondazione “riconsidererà la sua missione” nei prossimi mesi “e deciderà come o se procedere in futuro”.