Emma Corrin, protagonista della serie Disney+ A Murder at the End of the World, parla del loro percorso di coming out e dei loro pensieri sulle categorie di premi di genere. Nel podcast Awards Chatter di The Hollywood Reporter Corrin ha raccontato la loro esperienza. Nel 2021, a 28 anni, hanno dichiarato di essere non binari e queer chiedendo che fosse utilizzato il pronome “loro” come riferimento.
Nello stesso mese, loro presero parte all’adattamento teatrale del romanzo Orlando di Virginia Woolf del 1928, che esplora l’identità di genere. Il personaggio principale, interpretato da Corrin, si identifica come una donna, avendo trascorso la prima metà della storia come un uomo. Emma Corrin avevano detto che il percorso di transizione di Orlando era riuscito proprio perché “non era mai stato spiegato, né sembrava aver bisogno di alcuna giustificazione”.
Quando gli è stato chiesto se ritenesse che l’arte con cui si stava impegnando avesse alimentato la sua decisione nella vita reale di cambiare i pronomi in loro, Corrin osservavano che era stato “molto divertente” perché “accadeva nello stesso periodo dello spettacolo”.
Per Corrin non si possono separare le cose. “Mentre il mio percorso di identità procedeva, l’arte che stavo realizzando mi interrogava su molte cose. Su come mi vedevo, per esempio. E sento che alcune risposte le ho date”.
Orlando è stata un’esperienza definita “un dono” per il momento in cui si trovavano nel loro percorso di identità. “È quasi come un esercizio che ti darebbe un terapista”.
Emma Corrin e i premi senza genere
Corrin hanno parlato anche delle categorie di genere nei premi dello spettacolo. Loro adesso sono nella categoria “migliore attrice” di una serie tv per il loro ruolo in A Murder at the End of the World. “Senza dubbio c’è ancora molto lavoro da fare”.
D’altra parte, per Corrin alcune cerimonie di premiazione hanno fatto passi da gigante. “È stato importante essere agli Independent Spirit Awards ed essere nominato in una categoria di artisti”, ha detto.
La premiazione ha eliminato le categorie di genere, optando invece per nominare attori di qualsiasi genere nella categoria “miglior interpretazione protagonista” e “miglior interpretazione non protagonista”. “È stato fantastico”, ha detto Corrin. “Ti senti visto”. Per Corrin la soluzione migliore è includere voci non binarie nel dialogo.
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