Dive: l’adolescenza ‘interrotta’ dalla guerra in Ucraina, nell’unico corto italiano della sezione Orizzonti

Dopo l'esordio con Space Monkeys, Aldo Iuliano gira "una storia capace di allargare lo sguardo sui sentimenti degli adolescenti, innocenti che soffrono una situazione terribile", vincitore del Premio speciale ai Nastri d'argento 2024. Nel cast gli ucraini Lukyanenko e Kamenskyi

Una piccola perla nella sezione Orizzonti, tra i corti in concorso, l’unico non di animazione di produzione italiana: è Dive di Aldo Iuliano con Veronika Lukyanenko e Danyil Kamenskyi, il racconto dell’amicizia fra due ragazzi – amici, amanti, chissà – all’ombra della guerra in Ucraina. “Cercavo una chiave semplice per raccontare il mio stato d’animo su fatti che stanno accadendo in questi anni, una storia che fosse capace di allargare lo sguardo sui sentimenti degli adolescenti”, racconta Iuliano a THR Roma, tornato al corto dopo l’esordio nel lungometraggio nel 2022 con Space Monkeys.

Prodotto da NewGen Entertainment con Greif Production, in collaborazione con Rai Cinema, Mompracem, Daitona e Aldo Iuliano, il corto racconta un pomeriggio al mare tra birre bevute in fretta, canzoni improvvisate (dei Ricchi e Poveri: “In quei paesi i Ricchi e Poveri e Toto Cutugno andavano fortissimo”) e la minaccia tangibile del conflitto. Un film con pochissime parole e la fotografia eccellente di Daniele Ciprì (anche il montaggio è “griffato”: Marco Spoletini, il montatore di Matteo Garrone) girato su una spiaggia di Sabaudia, sul litorale laziale, “con il Circeo ‘tagliato’ in postproduzione per richiamare la Crimea – racconta Iuliano -. Volevo parlare di due innocenti che soffrono una situazione terribile. Così come nel mio corto precedente, Penalty, avevo raccontato l’immigrazione, anche qui ho voluto fotografare i nostri tempi”. 

Nel ruolo dei protagonisti due attori ucraini incontrati dal regista al Centro Sperimentale di Roma, dove stavano seguendo un corso di perfezionamento: “Lui ha la ‘superfaccia’, è estremamente espressivo. Lei, Veronica, è un’attrice straordinaria. Abbiamo parlato moltissimo di quello che loro stessi hanno vissuto in Ucraina prima di cominciare a girare. Le parole non servivano: abbiamo lavorato molto sulla loro backstory, sul rapporto fra i personaggi, perché emergesse spontaneamente, senza bisogno di ‘dirlo’. Danyil e Veronica sono amici anche nella vita, si conoscono da sei anni, è un elemento che mi ha convinto a sceglierli”.

Iuliano, con la sua famiglia artistica (Ciprì, Spoletini e il fratello Severino, autore di tutte le sceneggiature dei suoi film) è al lavoro in questi mesi su un nuovo progetto per un lungometraggio: “Sarà una storia forte e provocatoria, come piace a me: parlerò di ecologia, famiglia, alieni e viaggi nel tempo”.