La European Film Academy apre ai popoli Sámi e Rom: “Rispecchiamo la realtà dell’Europa moderna”

Le modifiche all'elezione dei consiglieri a partire dalle elezioni del 2023: l'Europa divisa in 15 regioni, l'Italia insieme a Malta e San Marino. Uno dei seggi del cda sarà riservato a un "rappresentante etnico transnazionale" e quest'anno spetterà alle popolazioni Sámi

Di THR ROMA

Il consiglio di amministrazione della European Film Academy ha deciso all’unanimità che, a partire dalle prossime elezioni del 2023, i rappresentanti saranno scelti da 15 “regioni europee.” Le regioni, ognuna delle quali comprende diversi paesi, rispecchiano “la realtà dell’Europa moderna, e garantiscono una distribuzione più equa e più corretta delle voci all’interno del consiglio di amministrazione”, si legge nel comunicato.

La ristrutturazione avverrà in due fasi, per permettere agli attuali membri del Consiglio di amministrazione – eletti nel dicembre 2022, per un periodo di due anni-  di concludere il mandato alla fine del 2024.

Uno dei seggi del consiglio di amministrazione verrà inoltre messo a disposizione di un “rappresentante etnico transnazionale”: potranno essere eletti anche i membri dell’Accademia appartenenti alle popolazioni Sámi e/o Rom in Europa. Nell’ultimo anno la European Film Academy ha discusso a lungo con i rappresentanti di queste popolazioni, per trovare il modo migliore per includere i loro registi, decisamente sottorappresentati. Di comune accordo, il primo mandato per questo seggio sarà per un membro eletto della popolazione Sámi.

Il consiglio di amministrazione della European Film Academy è composto da 19 membri, tra cui un presidente e due vicepresidenti. Il presidente e i vicepresidenti non rappresentano alcuna regione o popolazione nella loro funzione.

“Questi cambiamenti renderanno il consiglio di amministrazione più diversificato e democraticamente rappresentativo”, ha detto il presidente della European Film Academy, Mike Downey. “Stiamo apportando una serie di modifiche strutturali all’Academy, per metterla al passo delle migliori pratiche contemporanee. Questo è solo uno dei cambiamenti che ci aiuterà a rispettare più chiaramente i nostri membri e a dare voce ad alcuni di quei territori che sono stati emarginati o messi da parte – non per volontà, ma semplicemente in virtù della loro posizione geopolitica.  Con questi cambiamenti correggeremo e ricalibreremo il tiro. L’Academy ne uscirà più forte, più inclusiva e inserita nel suo tempo”.

Per Matthijs Wouter Knol, CEO e direttore della European Film Academy, “assicurarci di servire meglio i nostri membri è un obiettivo importante. L’inclusione di membri provenienti da diverse regioni d’Europa, che non hanno mai preso parte ai lavori dell’Academy, è un grande passo avanti”.

Le 15 nuove regioni europee

Le 15 nuove “regioni” sono state definite dal consiglio dell’Academy come segue. Tutte avranno un rappresentante nel consiglio a partire dal 2024-2025:

Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Kosovo, Montenegro, Macedonia settentrionale, Serbia, Slovenia.

Austria, Germania, Svizzera, Liechtenstein (a partire dal 2025, dopo la scadenza degli attuali mandati)

Bielorussia, Kazakistan, Russia (dal 2025)

Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi

Francia, Monaco

Irlanda, Regno Unito

Italia, Malta, San Marino

Polonia, Ucraina

Andorra, Portogallo, Spagna

Turchia, Azerbaigian, Palestina

Bulgaria, Moldavia, Romania

Armenia, Cipro, Georgia, Grecia, Israele

Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia

Danimarca, Finlandia, Groenlandia, Islanda, Norvegia, Svezia

Estonia, Lettonia, Lituania

Un seggio aggiuntivo sarà riservato a una rappresentanza etnica transnazionale (attuali gruppi eleggibili: popolazione Sámi e popolazione Rom)

La transizione  verso una nuova struttura del consiglio di amministrazione avverrà in due anni. L’Academy continuerà a consentire a tutti i suoi membri di candidarsi per la regione in cui vivono e lavorano. I membri del consiglio di amministrazione sono eletti da tutti i membri della European Film Academy iscritti al voto. La prima fase consiste in un periodo di autocandidatura di sei settimane, a partire da metà agosto. Durante la seconda fase – le elezioni del consiglio di amministrazione che iniziano a ottobre – i membri hanno altre sei settimane per eleggere o rieleggere i nuovi membri del cda, annunciati all’assemblea generale dell’Academy all’inizio di dicembre, per assumere il mandato a gennaio.

“Il consiglio di amministrazione della European Film Academy ha preso la sua decisione dopo un’ampia riflessione – prosegue il comunicato –  per riflettere la realtà dell’Europa di oggi. I Paesi o le regioni da cui sono stati selezionati i membri del consiglio fino al 2022 sono stati definiti al momento della fondazione della European Film Academy nel 1989. Con le modifiche apportate, la maggior parte dei membri dell’Europa orientale e sudorientale saranno ora rappresentati direttamente da un membro del consiglio di amministrazione proveniente dalla loro regione o che rappresenta una popolazione etnica transnazionale in Europa”.

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La European Film Academy oggi

La European Film Academy opera in 52 Paesi europei, compresi Israele e Palestina. Attualmente, il 25% dei membri del consiglio di amministrazione rappresenta tutti i 30 Paesi dell’Europa orientale e sudorientale. Con la ristrutturazione del consiglio di amministrazione completata entro il 2025, la percentuale salirà al 50%. L’ultima volta che sono state apportate modifiche alla struttura del consiglio di amministrazione è stato nel 2018, quando la durata massima dei mandati per le posizioni all’interno del consiglio è stata limitata a 6 anni.

Molte figure importanti dell’industria cinematografica europea hanno fatto parte del consiglio di amministrazione, tra cui Brenda Blethyn, Francis Boespflug, Roberto Cicutto, Adriana Chiesa di Palma, Tilde Corsi, Ildikó Enyedi, Nina Hoss, Agnès Jaoui, Ben Kingsley, Cédric Klapisch, Cedomir Kolar, Dieter Kosslick, Dušan Makavejev, Margaret Ménégoz, Paweł Pawlikowski, Nik Powell, Marek Rozenbaum, Volker Schlöndorff, Ettore Scola, Jim Sheridan, István Szabó, Bertrand Tavernier, Vibeke Windeløv, Krzysztof Zanussi e Andrzej Żuławski.

I ruoli e le responsabilità del Consiglio dell’Accademia si concentrano sulle decisioni relative al regolamento per le candidature dei film agli European Film Awards. In tre riunioni del consiglio, durante l’anno, viene discussa e confermata la pianificazione strategica sotto la guida del direttore generale e del direttore dell’Accademia.

Sin dall’inizio, nel 1989, la European Film Academy ha nominato un regista come presidente: una funzione onoraria che rappresenta la qualità e il carattere eccezionale del cinema europeo. Il presidente non fa parte del consiglio di amministrazione.

Il regista svedese Ingmar Bergman è stato il primo presidente dell’Accademia. Dopo di lui, nel 1996, il regista tedesco Wim Wenders e nel 2021 la regista polacca Agnieszka Holland.