UnArchive Found Footage Fest, i film d’archivio diventano avanguardia

Videoarte, realtà virtuale, film in loop ed esibizioni live: dal 3 all'8 maggio arriva a Roma l’UnArchive Found Footage Fest. Direttori artistici lo storico Marco Bertozzi e la regista Alina Marazzi, al lavoro sul suo nuovo film La ragazza con la Leica

L’archivio, le teche, i documenti. Parole che parlano al passato, lessico pre-digitale da piccolo mondo antico di schedari e scaffali. Cose di nicchia, riservate a pochi. Niente di più sbagliato. In programma a Roma dal 3 all’8 maggio, l’UnArchive Found Footage Fest porta in Italia la tendenza più moderna – per un certo verso estrema – del cinema internazionale: il “found footage”, ovvero il riuso creativo delle immagini conservate negli archivi e rielaborate in altri contesti. Filmini di famiglia che diventano video installazioni, documentari trasformati in opere in realtà virtuale, manipolazioni, remix, loop, video arte, cinema espanso: tutto quello che il cinema ha “fermato” su pellicola, ma rivisto, ripensato e tradotto in un nuovo linguaggio. 

Found footage, dai musei a MUBI

Ideato e prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico in collaborazione con Archivio Luce con il sostegno del MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, il festival è diretto dalla storico del cinema Marco Bertozzi e dalla regista milanese Alina Marazzi (Vogliamo anche le rose, Tutto parla di te, Anna Piaggi): “L’idea del found footage è quella di considerare l’archivio, e il documento, non come monumenti intoccabili ma come strumenti per rileggere le rappresentazioni del passato in un’ottica contemporanea – spiega Marazzi – Sono film che normalmente circolano nelle gallerie d’arte, nei musei o nei festival, ma di recente si sono interessate anche piattaforme come MUBI. E anche il pubblico, ormai, ha voglia di essere sollecitato con modalità di racconto diverse da quelle della messa in scena tradizionale. Ci aspettiamo un pubblico di cinefili e appassionati, ma non solo”. 

The Fire Within di Werner Herzog

The Fire Within di Werner Herzog

Il programma dell’UnArchive Found Footage

Ricco il programma – in concorso 23 film, 9 lungometraggi e 14 cortometraggi – per sei giorni di proiezioni, incontri, ospiti internazionali e tre serate di live performance firmate da Davide Toffolo (fumettista e frontman di Tre Allegri Ragazzi Morti), Massimo Zamboni (musicista ed ex componente dei CCCP) e le musiciste Francesca Bono e Vittoria Burattini. “Alcuni dei film realizzati con questa tecnica sono usciti in sala e li riproporremo: penso a Fairytale – una fiaba di Aleksandr Sokurov, e all’ultimo bellissimo documentario The Fire Within: A Requiem for Katia and Maurice Krafft del grande maestro del cinema Werner Herzog, che aprirà il festival”.

In programma anche un omaggio al Premio Nobel per la letteratura 2022 Annie Ernaux, con la proiezione di I miei anni Super 8, diretto con il figlio David Ernaux-Briot e di un’altra opera liberamente ispirata alla letteratura della Ernaux, il cortometraggio Gli Anni di Sara Fgaier. Due gli omaggi al cinema internazionale, la Carte blanche di Philippe-Alain Michaud, e la retrospettiva dell’artista canadese Louise Bourque, cui si aggiungerà la masterclass del regista rumeno Radu Jude, Orso d’oro al festival di Berlino 2021.

Una Claustrocinefilia

Una claustrocinefilia di Alessandro Aniballi

L’Italia del fund footage

Presente anche l’Italia, con otto opere mostrate nella sezione Panorami italiani: film di Francesco Patierno, Laura Samani, Giovanni Piperno ed Enrico Ghezzi, e un film “alla Blob, di Alessandro Aniballi, che si chiama Una claustrocinefilia – dice Marazzi – un titolo geniale per un’opera che fa morire dal ridere, tutta giocata sulla mania del cinema”. La stessa Marazzi, da anni, è tra le figure più rappresentative del riuso creativo dell’archivio. “Sto lavorando da anni al mio nuovo film, La ragazza con la Leica. Dovrei girare nel 2024. È basato sulla biografia omonima di Helena Janeczek e sceneggiato da Valia Santella. Il libro ha già una forma di scrittura interessante, perché combina la linea narrativa con il documento”.

I luoghi del festival e la giuria

Il festival si terrà al Cinema Intrastevere di Roma, le video installazioni e le opere in realtà virtuale al Tempietto del Bramante presso l’Accademia di Spagna a Roma, e la musica si suonerà all’Alcazar. I film saranno giudicati da una giuria composta dall’artista Rä di Martino, dallo studioso canadese Laurence McFalls e dalla montatrice Ilaria Fraioli. La giuria studenti, composta da allievi delle università e degli istituti di formazione di Roma, giudicherà le opere in concorso sotto la guida dal regista Daniele Vicari.