Dopo Everything Everywhere All At Once, il nuovo film dei Daniels uscirà nel 2026

Quasi un anno dopo il dominio indiscusso della pellicola agli Oscar, i registi si avviano a realizzare un progetto con la Universal. "Ci piace inseguire cose che potrebbero essere quasi una catastrofe", aveva ammesso Kwan a THR

Quasi un anno dopo il dominio di Everything Everywhere All at Once agli Oscar, il duo di registi che ha dato vita al film indie si avvia a realizzare un nuovo progetto. La Universal ha fissato per il 12 giugno 2026 la data di uscita della prossima pellicola dei Daniels (Daniel Kwan e Daniel Scheinert). Non sono stati resi noti altri dettagli, anche se lo studio lo descrive come un “film-evento senza titolo”, il che fa pensare a un progetto di ampio respiro.

Si tratta del primo film nato da un accordo a lungo termine che i Daniels hanno firmato con la Universal nell’estate del 2022, pochi mesi prima di vincere il premio per il miglior film, la migliore regia e la migliore sceneggiatura originale agli Oscar, diventando così il duo di registi più in voga nel mondo del cinema.

I Daniels hanno iniziato nel mondo dei video musicali, dirigendo Turn Down for What di DJ Snake e Lil Jon. Nel cinema, hanno debuttato alla regia con il film presentato al Sundance Swiss Army Man – Un amico multiuso, interpretato da Paul Dano e Daniel Radcliffe. Il duo ha anche diretto un episodio della serie di prossima uscita The Skeleton Crew, ambientata nell’universo di Star Wars.

Il loro prossimo lungometraggio susciterà sicuramente molto interesse, visto il successo strepitoso di Everything Everywhere All At Once, che ha superato i 100 milioni di dollari di incasso con un budget di 15 milioni.

In un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter alcuni mesi dopo aver firmato il contratto con la Universal, il duo aveva ammesso che il salto dall’indie (e dalle sue risorse limitate) al mondo più sostanzioso degli Studios cinematografici avrebbe richiesto un po’ di adattamento. “Ci piace inseguire cose che potrebbero essere quasi una catastrofe”, aveva ammesso Kwan. Scheinert aveva osservato: “Ci piace che ci venga detto di no, con moderazione”. E ha aggiunto: “Sono nervoso all’idea di avere un budget che ci impedisca di avere conversazioni difficili”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga