Il regista iraniano Mohammad Rasoulof è stato condannato in Iran a otto anni di carcere e alla fustigazione

Il suo nuovo film The Seed of the Sacred Fig sarà presentato in anteprima al festival di Cannes. Le autorità iraniane, che lo avevano già arrestato nel 2022, hanno spinto per farlo ritirare dal concorso senza successo

Il regista iraniano Mohammad Rasoulof è stato condannato a otto anni di prigione in Iran. La pena prevede inoltre una multa, la confisca dei beni e la fustigazione. Ad annunciarlo è stato il suo avvocato Babak Paknia in un post su X. Paknia, la corte ha ritenuto che le dichiarazioni pubbliche di Rasoulof, così come i suoi film e documentari, “costituissero esempi di collusione con l’intenzione di commettere un crimine contro la sicurezza del Paese”.

La condanna di Mohammad Rasoulof arriva prima del festival di Cannes, dove l’ultimo film del regista, The Seed of the Sacred Fig, in concorso, sarà presentato in anteprima mondiale. Se già c’erano dubbi sulla possibilità per il regista di recarsi in Francia, con questa condanna sembra impossibile.

Rasoulof è stato uno dei critici più espliciti dell’industria cinematografica iraniana nei confronti del regime di Teheran. Il regista è stato arrestato nel luglio 2022. Il motivo era l’adesione a una petizione che invitava le forze di sicurezza alla moderazione in relazione alle proteste nel Paese. Rilasciato nel febbraio 2023 per motivi di salute, da allora è rimasto agli arresti domiciliari.

L’anno scorso Cannes invitava Rasoulof a far parte della giuria della sezione Un certain Regard, ma a lui non potè lasciare l’Iran. Le autorità iraniane avrebbero voluto che Rasoulof ritirasse il film da Cannes.