Sound of Freedom: c’è l’ombra delle molestie sul film-evento degli Angel Studios

Tim Ballard, cui è ispirato il lungometraggio di Alejandro Monteverde, è stato accusato da diverse donne rimaste anonime. No comment dalla casa di produzione, nota per la sua impronta religiosa. L'ex agente, peraltro, è considerato un sostenitore di Trump, che ha ospitato una proiezione privata del film nel New Jersey

Da ex agente della Cia e del dipartimento di sicurezza degli Stati Uniti, Tim Ballard è diventato un eroe cinematografico grazie all’inaspettato successo di Sound of Freedom. Ballard, fondatore del gruppo contro il traffico di bambini Operation underground railroad (Our), è salito alla ribalta quest’estate quando il film si è trasformato in un successo che ha incassato più di 182 milioni di dollari in patria e 210 milioni in tutto il mondo. Ballard, interpretato da Jim Caviezel, già protagonista de La Passione di Cristo, è stato di recente denunciato per molestie sessuali, ma la (religiosissima) distribuzione del film, gli Angel Studios, ha preferito non commentare la notizia.

Lunedì 18 settembre, un rapporto di Vice News ha riportato le accuse anonime contro Ballard, che avrebbe inoltre lasciato in segreto l’Operation underground railroad lo scorso giugno mentre il regista di Sound of Freedom, Alejandro Monteverde, e gli Angel Studios stavano preparando il film per l’uscita durante le vacanze del 4 luglio.

Ballard, dopo aver avviato l’Our nel 2013, ha partecipato a missioni all’estero sotto copertura per combattere il traffico di bambini. Secondo Vice, in queste missioni portava con sé donne con cui fingeva di essere sposato, costringendole a condividere il letto o la doccia con lui, con il pretesto che questi comportamenti fossero necessari a ingannare i trafficanti di bambini.

Vice ha anche riferito che una dipendente dell’Our che ha viaggiato con Ballard in una missione all’estero ha presentato una denuncia per molestie sessuali contro di lui. Ballard non ha risposto direttamente alle accuse e non ha risposto alla richiesta di commento di THR. Ugualmente la casa di produzione Monteverde non ha risposto a una richiesta di commento, così come gli Angel Studios.

Le dichiarazioni ufficiali

Un portavoce di Our ha rilasciato a THR la seguente dichiarazione: “Tim Ballard si è dimesso da Our il 22 giugno 2023. Si è definitivamente allontanato dalla fondazione. L’Our si impegna a combattere gli abusi sessuali e non tollera molestie sessuali o discriminazioni da parte di nessuno all’interno della sua organizzazione. La fondazione ha incaricato uno studio legale indipendente di condurre un’indagine completa su tutte le accuse pertinenti e continua a valutare e migliorare l’organizzazione e i protocolli per le sue operazioni”.

La performance di Sound of Freedom al botteghino è dovuta in parte a una campagna degli Angel Studios che ha fatto sentire il pubblico parte di un movimento volto a porre fine al traffico di bambini. Le proiezioni includevano un messaggio finale di Caviezel che esortava gli spettatori a utilizzare il servizio Pay it forward per regalare i biglietti per la visione del film ad altri spettatori. Sebbene Sound of Freedom sia stato discusso sulle bacheche di QAnon, Angel Studios e il regista hanno contestato che si trattasse di un film di QAnon o che fosse addirittura politico.

Tim Ballard è un alleato di Donald Trump, che ha ospitato una proiezione privata del film a metà luglio nel New Jersey. Negli ultimi giorni ha ventilato l’idea di candidarsi per il seggio al senato di Mitt Romney, alla scadenza del suo mandato. In un articolo del 14 agosto per The Hollywood Reporter, il regista Monteverde e il co-sceneggiatore Rod Barr hanno dichiarato: “Chiunque abbia visto Sound of Freedom sa che il film in sé non è minimamente politico. È basato sulla storia di una persona reale, Tim Ballard, che ha lasciato il suo lavoro alla sicurezza nazionale per salvare i bambini vittime di traffico umano. Nello sviluppo, nella ricerca e nella scrittura della storia, non ricordiamo una sola conversazione con Tim sulla politica. Perché? Perché la politica dovrebbe essere irrilevante quando si tratta di salvare dei bambini”.

Traduzione di Pietro Cecioni