Fusione al box office: Barbie verso 155 milioni nel weekend di uscita, Oppenheimer punta a 77 milioni

Grazie al fenomeno Barbenheimer, è la prima volta nella storia che in un fine settimana un film apre con più di 100 milioni di dollari e un altro con più di 50 milioni

C’è appena stata un’esplosione nel botteghino estivo.

Barbie, film della regista Greta Gerwig, rivolto a un pubblico femminile, ha esordito venerdì 21 luglio con un fantastico incasso di 70,5 milioni di dollari, di cui 22,3 milioni dalle anteprime. Se i primi modelli di previsione sono corretti, il film della Warner Bros. si avvia verso un debutto storico da oltre 155 milioni di dollari negli Stati Uniti, una soglia solitamente riservata ai film di supereroi a trazione maschile o a capitoli di saghe di richiamo come l’ultimo film di Harry Potter. (Alcuni prevedono che il film supererà addirittura i 160 milioni di dollari, anche se la Warner Bros. rimane più cauta e si attesta sui 150 milioni di dollari e oltre, nel caso in cui il volume del sabato dovesse diminuire).

Barbie – che dà vita all’iconica bambola della Mattel – vanta grandi numeri anche in alcuni mercati esteri, e si prevede un debutto internazionale da ben 120 milioni di dollari.

In Nord America, Barbie è quasi certo di totalizzare il più grande debutto nazionale di sempre per un film diretto solo da una donna – il record al momento appartiene a Wonder Woman di Patty Jenkins, che ha esordito con un incasso di 103,3 milioni di dollari nel 2017 – e dovrebbe stabilire una serie di altri record, tra cui il debutto più redditizio del 2023 fino ad oggi, davanti a Super Mario Bros. – Il Film (146,3 milioni di dollari). Al terzo posto per il 2023 c’è il lancio di Spider-Man: Across the Spider-Verse (120,7 milioni di dollari), seguito da Guardiani della Galassia Vol. 3 (118,4 milioni di dollari) e Ant-Man and the Wasp: Quantumania (106,9 milioni di dollari). Per il resto, molte uscite non sono riuscite a superare la soglia dei 100 milioni di dollari.

Il film di Gerwig sta svettando su Oppenheimer di Christopher Nolan, l’altra novità del weekend.

Non che Oppenheimer, della Universal, sia da meno. Il dramma storico di tre ore su J. Robert Oppenheimer e la costruzione della bomba atomica sta superando anche lui le aspettative. Il film di Nolan ha incassato 33 milioni di dollari venerdì 21 luglio, e la previsione per il fine settimana è di 77 milioni di dollari, che segnerebbe il terzo più grande debutto nazionale del regista dopo Il cavaliere oscuro – Il ritorno (160,9 milioni di dollari) e Il cavaliere oscuro (158,4 milioni di dollari), senza tener conto dell’inflazione. Inoltre, supererà film estivi usciti di recente, tra cui The Flash, Elemental e Indiana Jones e il Quadrante del Destino).

Altre statistiche: con 77 milioni di dollari, Oppenheimer si posizionerebbe al terzo posto tra i debutti più redditizi di sempre per un film biografico in Nord America, dopo American Sniper (89,3 milioni di dollari) e La Passione di Cristo (83,8 milioni di dollari), senza tener conto dell’inflazione.

All’estero, Oppenheimer si avvia verso un ottimo esordio da 88,9 milioni di dollari.

Alla vigilia del fine settimana, i dati suggerivano che il film di Nolan avrebbe esordito con un solido incasso di 50 milioni di dollari; per Barbie di Gerwig era prevista una cifra compresa tra i 90 e i 110 milioni di dollari, una somma già enorme per un film rivolto al pubblico femminile.

Il colpo doppio di Barbie e Oppenheimer – un fenomeno soprannominato “Barbenheimer” – si è manifestato in tutta la sua evidenza venerdì, dando una spinta necessaria agli spettatori e al botteghino, che non si è ancora ripreso del tutto dalla pandemia. Questo sarà il primo weekend di tre giorni nella storia in cui un film guadagnerà 100 o più milioni di dollari e un altro 50 o più milioni di dollari.

Dal punto di vista degli incassi, questo sarà uno dei più grandi weekend di tutti i tempi e probabilmente il più grande dai tempi di Avengers: Endgame, secondo Comscore, con vendite combinate di biglietti che supereranno i 300 milioni di dollari, un’impresa rara. Il boom di incassi rappresenta una gradita tregua, nel bel mezzo dello sciopero degli sceneggiatori e degli attori in corso, che ha portato Hollywood a una situazione di stallo e ha fatto nascere negli esercenti la preoccupazione che gli studios possano cominciare a spostare le loro uscite autunnali e invernali se gli attori non potranno promuovere i loro film.

Sia Barbie che Oppenheimer sono stati premiati dal pubblico americano di venerdì con una “A” su CinemaScores e i punteggi della critica su Rotten Tomatoes non sono molto distanti: rispettivamente 90 e 93 per cento.

Secondo un sondaggio condotto dalla National Association of Theater Owners tra i propri membri, 200.000 spettatori negli Stati Uniti hanno acquistato biglietti per vedere sia Barbie che Oppenheimer lo stesso giorno (non è chiaro quanti di questi spettatori siano iscritti a un programma di fidelizzazione e se quindi ottengano un certo numero di biglietti a costo ridotto o gratuitamente).

Barbenheimer non sta rendendo la vita facile al film di Tom Cruise Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno, che ha registrato un debutto da 78,5 milioni di dollari in cinque giorni dopo l’uscita nelle sale americane il 12 luglio. Secondo le prime stime, il film è sceso di più del 55%, a 20-21 milioni di dollari, nel suo secondo weekend, nonostante avesse recensioni migliori di Barbie e Oppenheimer. Al momento, il film è in una lotta serrata con Sound of Freedom per il terzo posto.

Il settimo film di Mission: Impossible deve fare i conti con la perdita di schermi Imax a favore di Oppenheimer, oltre alla perdita di altri schermi di grande formato a favore di Oppenheimer o Barbie. Il sovrapprezzo per gli schermi Imax e PLF è significativo e può avere un forte impatto sui profitti.

Per Sound of Freedom, il film indipendente degli Angel Studios, che sta avendo un successo inaspettato, si prevede un altro weekend con ottimi risultati e potrebbe incassare 20 milioni di dollari o più nel suo terzo fine settimana, dopo aver superato la soglia dei 100 milioni di dollari negli Stati Uniti lo scorso fine settimana, a fronte di un budget di produzione di 14-15 milioni di dollari.

Presentato come un thriller politico, questo film religioso ha come protagonista Jim Caviezel, interprete de La Passione di Cristo, nel ruolo del vero Tim Ballard, che ha lavorato come agente per il Dipartimento di Sicurezza Nazionale prima di intraprendere la sua ricerca per consegnare alla giustizia i trafficanti di bambini. Sebbene Sound of Freedom, di orientamento conservatore, sia stato discusso sulle bacheche di QAnon, Angel afferma che non si tratta di un film ispirato a QAnon. Alla fine del 2021, Caviezel ha parlato a una convention di QAnon a Las Vegas, dove ha invocato lo slogan di QAnon, “La tempesta è su di noi”.

Le stime del botteghino saranno aggiornate domenica.

Traduzione di Nadia Cazzaniga