Gli addetti agli effetti speciali di Marvel chiedono di aderire al sindacato delle maestranze dello spettacolo

"Questo è un primo passo storico per i lavoratori di questo ambito, che si uniscono ad una voce collettiva per chiedere rispetto per il proprio lavoro" ha dichiarato Mark Patch, organizzatore VFX dell'associazione

La lunga e calda estate sindacale di Hollywood si fa sempre più eroica. Secondo l’International Alliance of Theatrical Stage Employees, il sindacato delle maestranze dello spettacolo, i lavoratori degli effetti speciali dei Marvel Studios avrebbero presentato lunedì 7 agosto una richiesta di sindacalizzazione presso il National Labor Relations Board.

L’organizzazione sindacale ha dichiarato che gli oltre cinquanta lavoratori della Marvel hanno messo per iscritto la loro volontà di essere rappresentati. Si tratta di professionisti VFX assunti direttamente dalla Marvel e che generalmente lavorano tra Atlanta, Los Angeles e New York. Non sono compresi i migliaia di artisti che lavorano agli effetti dei film Marvel attraverso studi esterni.

L’industria degli effetti speciali è rimasta fuori dal sistema sindacale da quando Star Wars ha inaugurato l’era moderna degli effetti visivi a fine anni Settanta. La IATSE ritiene ora che sia necessario un cambiamento radicale nel panorama lavorativo. Una decina di anni fa l’industria VFX aveva esplorato la possibilità di un sindacato in seguito al fallimento degli Studios Rhythm & Hues, dopo aver terminato le riprese del film premio Oscar Vita di Pi, ma il progetto non si è mai concretizzato.

Recentemente è stato avviato un nuovo sforzo organizzativo, e l’annuncio di oggi è il primo passo avanti nell’ambito di questo progetto. Al momento non è chiaro sotto quale ente IATSE lavoreranno questi artisti, né se entreranno a far parte di un nuovo organismo locale. “Per cinquant’anni, ai lavoratori degli effetti speciali sono state negate tutele e benefici”, ha dichiarato Mark Patch, organizzatore VFX di IATSE. “Questo è un primo passo storico per gli operatori di tale ambito, che si uniscono ad una voce collettiva per chiedere rispetto per il proprio lavoro”.

Lo sforzo di collettivizzazione segue una fase tumultuosa durata diversi mesi. A marzo, la Marvel ha licenziato Victoria Alonso, incaricata dei VFX, anche se, secondo i rumor, l’allontanamento sarebbe avvenuto per questioni non legate all’incarico stesso. Anonimi professionisti dei VFX della Marvel si sono lamentati di condizioni insostenibili, come orari prolungati e settimane di lavoro lunghe sette giorni.

Isabella Huffman, coordinatrice degli effetti visivi Marvel che annovera Hawkeye tra i suoi lavori, ha dichiarato che le condizioni di lavoro in questo settore sono molto dure. “I tempi di lavorazione non ci riguardano, le ore tutelate non ci riguardano e la parità salariale non ci riguarda”, ha dichiarato nell’annuncio della IATSE. “Gli effetti visivi devono diventare un reparto sostenibile e sicuro. Sia per tutti coloro che hanno sofferto troppo a lungo, sia per tutti i nuovi arrivati che devono sapere che non saranno sfruttati”.

L’iniziativa di sindacalizzazione si inserisce non solo del contesto degli scioperi di Hollywood, ma anche in un più ampio aumento di tentativi di sindacalizzazione di aziende come Amazon e Starbucks. Secondo la società di sondaggi Gallup, i sindacati godono ora del più alto indice di gradimento dagli anni Sessanta.

Il Presidente dello IATSE International, Matthew D. Loeb, ha dichiarato: “Stiamo assistendo a un’ondata di solidarietà senza precedenti. Stiamo abbattendo le vecchie barriere del settore, dimostrando che siamo tutti uniti in questa lotta. Ciò avviene per un motivo. I lavoratori dello spettacolo di tutto il mondo stanno difendendo i diritti degli altri, è questo il senso del movimento. Mi congratulo con questi lavoratori per aver compiuto questo passo importante e per aver usato la loro forza collettivamente”.

Traduzione di Pietro Cecioni