Spider-Man nella rete dello sciopero: saltano i blockbuster di Sony, resiste solo Gran Turismo. Gli studios a caccia di nuove strategie

Previsto in sala il 29 marzo 2024, Spider-Man: Beyond the Spider-Verse non ha più una data di uscita, bloccato dai doppiatori. Sony riorganizza il calendario rinviando Gran Turismo a fine agosto e annullando la distribuzione in ottobre di Kraven the Hunter. Problemi anche per Bad Boys 4, il prossimo Ghostbusters, Madame Web. Ma le major minacciano "Le star non possono promuovere i film, ma il pubblico sì"

Le tessere del domino cominciano a cadere. È iniziato questo venerdì con la Sony, costretta dallo sciopero degli attori e degli autori a modificare il calendario di programmazione nelle sale. Spider-Man: Beyond the Spider-Verse è il primo titolo a subirne le conseguenze: la data di uscita, prevista per la primavera del 2024, è saltata.

Lo studio ha modificato anche il piano di uscita del film sulle corse automobilistiche Gran Turismo, previsto in agosto, cercando un modo per promuoverlo senza poter contare sull’aiuto di star come Orlando Bloom e David Harbour. Il film uscirà il 25 agosto, con anteprime nel weekend dell’11 agosto (la data inizialmente prevista per l’uscita) e nel weekend del 18 agosto. Lo studio ha annullato anche la distribuzione in ottobre del film Kraven the Hunter di Aaron Taylor-Johnson, fissando l’uscita dei blockbuster Bad Boys 4 al 14 giugno 2024 e Venom 3 al 12 luglio dello stesso anno.

Sony è il primo grande studio hollywoodiano a modificare radicalmente il proprio calendario dopo lo sciopero della SAG-AFTRA iniziato il 14 luglio (altri film minori sono stati spostati a causa dello sciopero congiunto degli sceneggiatori). L’annuncio della Sony conferma le peggiori previsioni degli esercenti, secondo i quali il calendario di quest’anno e del prossimo sarebbe destinato a subire drammatici sconvolgimenti.
Gli altri studios lasciano ancora in stand by i grandi titoli autunnali e invernali, ma la situazione potrebbe mutare rapidamente alla luce della riorganizzazione voluta da Sony: il cambio di programma potrebbe essere un segno del fatto che l’agitazione che sta scuotendo Hollywood non sia destinata a risolversi a breve.

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, parte di un franchise solido e popolare, è la vittima più eclatante dello sciopero. La Sony ha momentaneamente tolto il film dal calendario, poiché gli attori non possono doppiare il film. L’uscita era prevista per le vacanze di Pasqua del prossimo anno, il 29 marzo 2024. Il titolo precedente, Spider-Man: Across the Spider-Verse, aveva guadagnato la bellezza di 677 milioni di dollari al botteghino internazionale.

Il ritardo era già nell’aria prima dello sciopero, ma le lotte sindacali hanno complicato ulteriormente la situazione. I film dello “Spider-Verse” sono opere molto impegnative, e la pressione per raggiungere e superare gli standard era molto alta, dopo che il primo Spider-Man: Into the Spider-Verse (2018) si era aggiudicato un Oscar per l’animazione diventando un cult.

Across the Spider-Verse era uscito il 2 giugno con un ritardo di otto mesi sulla tabella di marcia. In un servizio di The Hollywood Reporter di maggio, gli autori-produttori Phil Lord e Chris Miller avevano detto di essere al lavoro su Beyond the Spider-Verse, ma Miller avvertiva che, a fronte di un inizio e una fine abbastanza consolidati, il corpo centrale del film era ancora “fragile”. La star Hailee Steinfeld aveva dichiarato a THR, in un articolo pubblicato all’inizio di giugno, di non aver ancora svolto il suo lavoro di doppiatrice per il sequel.

Per quanto riguarda gli altri film della Sony, Gran Turismo sarebbe dovuto uscire nelle sale l’11 agosto. Senza poter contare sulla presenza del cast, la Sony ha deciso di presentare il film in anteprima in due weekend, dall’11 al 13 agosto e dal 18 al 20 agosto, per poi distribuirlo a livello nazionale il 25. È un esperimento per saggiare la forza del passaparola. “Le star non possono promuovere il film, ma il pubblico sì”, ha detto un portavoce dello studio.

Kraven il cacciatore slitta dal 6 ottobre 2023 al 30 agosto 2024. La Sony non vuole distribuire il film d’azione (vietato ai minori) senza un’opportuna attività di marketing e pubblicità, che ruoterebbe intorno a Taylor-Johnson (il cattivo di Spider-Man). Tra le star figurano anche Ariana DeBose e Russell Crowe.

Anche Karate Kid sarà spostato per via dello sciopero, dal 7 giugno 2024 al 13 dicembre 2024. Lo studio non aveva ancora comunicato il nome del regista assegnato al progetto. A causa dello sciopero, lo sviluppo del film sembra essersi arenato.

Una serie di cambiamenti sono stati decisi indipendentemente dalle manifestazioni sindacali: come molti avevano ipotizzato in precedenza, il sequel ancora senza titolo di Ghostbusters: Afterlife non uscirà più il 20 dicembre 2023, ma il 29 marzo 2024. La mossa non sorprende, visto che la Sony non ne ha pubblicizzato l’uscita al CinemaCon. Jason Reitman, che ha diretto il precedente capitolo, torna a produrre e scrivere, con il co-sceneggiatore Gil Kenan alla regia.

Il sequel di Bad Boys, ancora senza titolo, arriverà nelle sale il 14 giugno 2024, per il weekend della festa del papà. Il film è interpretato da Will Smith e Martin Lawrence, mentre i registi di Bad Boys for Life, Adil El Arbi e Bilall Fallah, tornano alla regia. Le riprese sono terminate di recente.

Il terzo film di Venom uscirà il 12 luglio 2024 (lo studio aveva già “fermato” quella data). Il lungometraggio è interpretato da Tom Hardy nei panni dell’antieroe della Marvel, con Kelly Marcel, suo storico partner di scrittura, alla regia. La produzione è stata interrotta in Spagna a causa dello sciopero degli attori all’inizio del mese.

Tra le altre novità, Madame Web si sposta di due giorni: da San Valentino al 16 febbraio 2024. Lo spinoff di Spider-Man è interpretato da Dakota Johnson e Sydney Sweeney ed è opera del regista S.J. Clarkson.

They Listen, della Blumhouse, cancella la data del 30 agosto 2024 per una nuova uscita non ancora annunciata.

I ritardi dovuti allo sciopero non potevano arrivare in un momento più difficile. Il botteghino non è ancora tornato ai livelli pre pandemia, anche se sta vivendo una felice primavera grazie a Barbie e Oppenheimer. Ma il fuoco estivo del Barbenheimer rischia di lasciare il posto a un autunno e a un inverno gelidi.