Hollywood: il sindacato dei registi approva l’accordo (provvisorio) con gli Studios e le piattaforme

La Directors Guild of America ha definito "storico" l'incontro con le associazione di categoria che rappresentano le principali società di produzione televisive e cinematografiche

Il consiglio nazionale della Directors Guild of America (corporazione di registi cinematografici e televisivi statunitensi) ha approvato l’accordo provvisorio che i capi negoziatori hanno raggiunto con gli Studios e le piattaforme streaming lo scorso 3 giugno. Il gruppo, di cui fanno parte anche Christopher Nolan e Steven Spielberg, si è riunito martedì, mentre il resto degli iscritti riceverà i dettagli completi del patto il 7 giugno.

“Ci siamo proposti di negoziare un contratto che fosse in grado di costruire qualcosa per il futuro”, ha dichiarato la Presidente della DGA Lesli Linka Glatter. “Il nostro settore è in rapida evoluzione ed espansione, e questo accordo è ciò di cui abbiamo bisogno per adattarci a questi cambiamenti, aprire nuovi orizzonti e proteggere i 19.000 registi e membri del team di regia iscritti alla DGA oggi e negli anni a venire”.

L’accordo dei registi con gli Studios

Il sindacato ha raggiunto il suo accordo provvisorio con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, associazione di categoria che rappresentano le principali società di produzione televisive e cinematografiche nella contrattazione collettiva, quasi alla mezzanotte di sabato, dopo un’intera giornata di negoziati. Il sindacato ha rivelato alcune caratteristiche dell’accordo, tra cui l’aumento delle tariffe minime del 5% nel primo anno di contratto, del 4% nel secondo anno e del 3,5% nel terzo anno. Il sindacato ha dichiarato che entrambe le parti hanno concordato una nuova struttura di pagamento dei diritti residuali esteri che comporterà un “aumento sostanziale dei diritti residuali per i programmi drammatici realizzati per SVOD (servizi su abbonamento con canone periodico)”, una compenso per il tempo di “preparazione soft” per i registi di lungometraggi e maggiori “diritti creativi” nella post-produzione per i registi di serie.

“L’intelligenza artificiale non è una persona”

L’accordo approccia anche il tema dell’intelligenza artificiale, anche se i dettagli sulle modalità sono stati finora vaghi. Le parti hanno concordato che “l’intelligenza artificiale non è una persona e che l’intelligenza artificiale generativa non può sostituire le mansioni svolte dai membri”, senza fare alcun riferimento alla possibilità o meno di utilizzare il lavoro dei membri per addestrare i programmi di intelligenza artificiale. La DGA ha inoltre ottenuto che l’accordo contenga delle clausole sulla sicurezza che rispecchiano una proposta di legge già sostenuta dal sindacato.

L’accordo, che è attualmente all’esame dell’Assemblea dello Stato della California e ha buone probabilità di raggiungere la scrivania del governatore, creerebbe un programma pilota per l’istituzione di supervisori della sicurezza su alcuni set e amplierebbe la formazione sulla sicurezza per i membri della DGA. (L’accordo vieterebbe anche l’uso di munizioni vere sul set, come fa anche il disegno di legge nella maggior parte dei casi).

Traduzione di Nadia Cazzaniga