Hollywood, i sindacati contro le mega-retribuzioni dei dirigenti Netflix e Comcast

Il sindacato esorta a rifiutare i compensi dei top manager. "L'approvazione di questi pacchetti è inappropriata alla luce dello sciopero degli sceneggiatori"

La Writers Guild of America, il sindacato degli autori cinematografici e televisivi, sta portando il suo attacco alle retribuzioni fuori misura dei dirigenti aziendali non solo ai picchetti ma anche nelle sale dei consigli di amministrazione.

Martedì 30 maggio, la presidente della WGA West, Meredith Stiehm, ha inviato lettere ai principali azionisti di Netflix e di Comcast, proprietaria di NBCUniversal, invitandoli a votare contro la proposta “Say on Pay” di ciascuna società, che chiede agli azionisti di approvare i pacchetti retributivi degli anni precedenti nelle rispettive assemblee annuali.

Come ha osservato The Hollywood Reporter nel suo resoconto annuale delle retribuzioni degli amministratori delegati di Hollywood, mentre i compensi sono generalmente diminuiti nel 2022 rispetto al 2021 (con alcune eccezioni), i massimi dirigenti del mondo dello spettacolo hanno comunque guadagnato pacchetti retributivi sostanziosi, e la percezione è negativa, visto gli scioperi in corso e i continui tagli in tutto il settore.

La Writers Guild e le retribuzioni da capogiro

L’anno scorso l’amministratore delegato di Comcast, Brian Roberts, ha ricevuto un pacchetto retributivo di oltre 32 milioni di dollari. L’ex-amministratore delegato di NBCUniversal Jeff Shell, invece, ha dovuto rinunciare a circa 43 milioni di dollari di compenso dopo essere stato licenziato per giusta causa dalla società per “condotta inappropriata con una dipendente, comprese accuse di molestie sessuali”.

A Netflix, il co-CEO Ted Sarandos e l’ex co-CEO Reed Hastings hanno visto i loro pacchetti retributivi superare i 50 milioni di dollari nel 2022, in rialzo rispetto al 2021. L’assemblea annuale di Comcast è fissata per il 7 giugno, mentre quella di Netflix si terrà il 1° giugno. Nelle lettere (che, secondo il sindacato, sono state inviate agli “azionisti che rappresentano la maggioranza” delle azioni di ciascuna società), Stiehm ha sottolineato la disparità tra la retribuzione dei top manager e il significato di un accordo per gli autori che creano i loro programmi.

“L’approvazione di questi pacchetti di compensi è inappropriata, alla luce dello sciopero degli sceneggiatori WGA in corso e dei rischi associati che i dirigenti di Comcast stanno creando per gli investitori”, ha scritto Stiehm agli azionisti di Comcast. “Gli azionisti dovrebbero inviare un messaggio a Comcast: se l’anno scorso l’azienda si è potuta permettere di spendere 130 milioni di dollari per i compensi dei dirigenti, può permettersi di pagare i circa 34 milioni di dollari all’anno che gli sceneggiatori chiedono per migliorare il contratto e porre fine a questo sciopero dirompente”.

Ha fatto un discorso simile con Netflix (anche se con cifre diverse: la WGA stima che Netflix pagherebbe gli sceneggiatori 68 milioni di dollari all’anno, il doppio di quanto farebbe Comcast). Ha inoltre sottolineato i ritardi nella produzione e le conseguenze che potrebbero avere sui profitti delle aziende.

Netflix e Comcast

“Il flusso di contenuti di Netflix è stato bloccato, con decine di progetti che erano in fase di sviluppo o erano stati ordinati come serie al 1° maggio e che non potranno andare avanti fino alla conclusione dei negoziati WGA”, ha scritto Stiehm agli azionisti di Netflix. “Un ritardo nella scrittura, nella produzione e nell’uscita di nuovi contenuti può avere un impatto sulla capacità di Netflix di attrarre e mantenere abbonati e spettatori, proprio quando l’azienda chiede ai clienti di guardare la pubblicità e di pagare di più per i suoi contenuti”.

“L’impatto dello sciopero sul palinsesto televisivo di Comcast ha un effetto a catena sul suo servizio streaming, che si basa su un flusso costante di nuovi episodi trasmessi per alimentare la sua piattaforma il giorno successivo alla messa in onda degli episodi in tv”, ha aggiunto nella sua lettera agli azionisti di Comcast. “In effetti, Peacock ottiene circa il doppio di nuovi episodi sceneggiati, coperti dalla WGA, dai contenuti della NBC della stagione, rispetto agli originali di Peacock”.

Mentre lo sciopero si trascina verso l’estate, il sindacato sta cercando di usare ogni leva possibile per aumentare la pressione sugli studios, passando dai picchetti e dalle conferenze stampa agli sforzi per bloccare le produzioni attive che hanno sceneggiature già complete, e ora anche all’attivismo verso gli azionisti aziendali.

Naturalmente, molte delle aziende interessate dallo sciopero degli sceneggiatori hanno già tenuto le loro assemblee annuali, tra cui Paramount, Disney, Warner Bros. Discovery (dove il compenso dell’amministratore delegato David Zaslav per il 2021 è stato un argomento particolarmente popolare ai picchetti della WGA), Apple e Amazon. E vale la pena di notare che le proposte “Say on Pay” raramente riescono ad essere approvate e, anche se lo sono, non sono vincolanti. Detto questo, a volte hanno un impatto.

Nel 2018, gli azionisti Disney hanno respinto un piano di retribuzione per l’amministratore delegato Bob Iger e l’azienda ha risposto modificando la propria struttura retributiva per allineare maggiormente la sua retribuzione alle prestazioni dell’azienda.
E nel 2019 gli azionisti di Netflix hanno respinto la proposta “Say on Pay” della società, che da allora ha apportato modifiche alla propria corporate governance per rispondere meglio alle preoccupazioni degli azionisti.

“Sebbene gli investitori abbiano da tempo sollevato problemi riguardo alle retribuzioni dei dirigenti di Netflix, la struttura dei compensi è ancora più vergognosa alla luce dello sciopero”, ha scritto Stiehm nella sua lettera. Sebbene le lettere arrivino piuttosto tardi nel processo di delega (è possibile che molti degli azionisti istituzionali a cui la WGA si rivolge abbiano già votato), è anche un segno che il sindacato cercherà di sfruttare qualsiasi strumento disponibile nella sua campagna di pressione. Anche se una campagna di successo potrebbe non far tornare i negoziatori al tavolo delle trattative, invierebbe comunque un messaggio, per quanto azzardato.

Di seguito potete leggere le lettere.

Netflix:

Oggetto: Voto contro il “Say-on-Pay” all’assemblea annuale degli azionisti di Netflix Inc.

Gentile azionista di Netflix,
In vista dell’assemblea annuale degli azionisti di Netflix del 1° giugno, a nome degli sceneggiatori rappresentati dalla Writers Guild of America, West (WGAW), la invito a votare contro la Proposta 3, la proposta della società per l’approvazione consultiva dei compensi dei dirigenti. L’approvazione di questo pacchetto di compensi è inopportuna alla luce dello sciopero degli sceneggiatori WGA in corso e dei rischi associati che i dirigenti di Netflix stanno creando per gli investitori. Gli azionisti dovrebbero inviare un messaggio a Netflix: se l’anno scorso l’azienda si è potuta permettere di spendere 166 milioni di dollari per i compensi dei dirigenti, può permettersi di pagare i 68 milioni di dollari all’anno che gli sceneggiatori chiedono per migliorare il contratto e porre fine a questo sciopero dirompente.

Il 2 maggio, oltre 11.500 sceneggiatori cinematografici e televisivi rappresentati dalla WGA sono entrati in sciopero dopo che Netflix e altre società di media rappresentate nelle trattative dall’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) si sono rifiutate di negoziare un accordo che compensi equamente gli sceneggiatori che creano i loro film e le loro serie tv. Di fronte a un calo senza precedenti dei compensi e all’erosione delle condizioni di lavoro che sono il risultato delle pratiche commerciali delle società di streaming, gli sceneggiatori chiedono di essere pagati in modo equo per l’enorme valore che creano per società di media redditizie come Netflix.

A partire dal 2 maggio, lo sciopero degli sceneggiatori e il sostegno di altri sindacati di Hollywood hanno interrotto la scrittura e/o la produzione di numerose serie di Netflix, tra cui Stranger Things e Cobra Kai. Il flusso di contenuti di Netflix è stato bloccato, con decine di progetti che erano in fase di sviluppo o erano stati ordinati come serie al 1° maggio e che non potranno andare avanti fino alla conclusione dei negoziati WGA.

Questa interruzione della creazione di contenuti è particolarmente preoccupante dato il recente lancio da parte di Netflix di livelli di abbonamento finanziati dalla pubblicità e il suo giro di vite sulla condivisione delle password negli Stati Uniti e in altri mercati importanti. Un ritardo nella stesura, nella produzione e nell’uscita di nuovi contenuti potrebbe avere un impatto sulla capacità di Netflix di attrarre e mantenere abbonati e spettatori, proprio quando l’azienda chiede ai clienti di guardare la pubblicità e di pagare di più per i suoi contenuti.

Sebbene gli investitori abbiano da tempo sollevato problemi riguardo alle retribuzioni dei dirigenti di Netflix, la struttura dei compensi è ancora più vergognosa alla luce dello sciopero. Nel bel mezzo di una dirompente disputa sindacale, Netflix sta chiedendo agli azionisti di approvare in via consultiva, con effetto retroattivo, i compensi dei dirigenti dell’azienda per il 2022, che ammonterebbero a un totale di oltre 166 milioni di dollari. Invece, i miglioramenti proposti dalla WGA attualmente sul tavolo costerebbero a Netflix una cifra stimata in 68 milioni di dollari all’anno. La invito a votare contro la Proposta 3 e a incoraggiare Netflix a porre fine a questo sciopero dirompente.
Cordiali saluti,
Meredith Stiehm

Comcast:

Oggetto: Voto contro il “Say-on-Pay” all’assemblea annuale degli azionisti di Comcast Corporation

Gentile azionista di Comcast,
In vista dell’assemblea annuale degli azionisti di Comcast del 7 giugno, a nome degli sceneggiatori rappresentati dalla Writers Guild of America, West (WGAW), la invito a votare contro la Proposta 5, la proposta della società per l’approvazione consultiva dei compensi dei dirigenti. L’approvazione di questo pacchetto di compensi è inopportuna alla luce dello sciopero degli sceneggiatori WGA in corso e dei rischi associati che i dirigenti di Comcast stanno creando per gli investitori. Gli azionisti dovrebbero inviare un messaggio a Comcast: se l’anno scorso l’azienda si è potuta permettere di spendere 130 milioni di dollari per i compensi dei dirigenti, può permettersi di pagare i 34 milioni di dollari all’anno che gli sceneggiatori chiedono per migliorare il contratto e porre fine a questo sciopero dirompente.

Il 2 maggio, oltre 11.500 sceneggiatori cinematografici e televisivi rappresentati dalla WGA sono entrati in sciopero dopo che Comcast e altre società di media rappresentate nelle trattative dall’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) si sono rifiutate di negoziare un accordo che compensi equamente gli sceneggiatori che creano i loro film e le loro serie tv. Di fronte a un calo senza precedenti dei compensi e all’erosione delle condizioni di lavoro che sono il risultato delle pratiche commerciali delle società di streaming, gli sceneggiatori chiedono di essere pagati in modo equo per l’enorme valore che creano per società di media redditizie come Comcast.

A partire dal 2 maggio, lo sciopero degli sceneggiatori e il sostegno di altri sindacati di Hollywood hanno interrotto la scrittura e/o la produzione di numerose serie di NBCUniversal, tra cui il franchise Chicago di Dick Wolf, Law & Order e Law & Order – Unità vittime speciali. L’impatto dello sciopero sulla programmazione televisiva di Comcast ha un effetto a catena sul suo servizio streaming, che si basa su un flusso costante di nuovi episodi trasmessi per alimentare la sua piattaforma il giorno successivo alla messa in onda degli episodi in TV. In effetti, Peacock ottiene circa il doppio dei nuovi episodi sceneggiati, coperti dalla WGA, dai contenuti della NBC della stagione in corso, rispetto a quelli degli originali di Peacock.

Questa interruzione della creazione di contenuti è particolarmente preoccupante se si considera che Comcast intende iniziare a far pagare Peacock agli utenti di Xfinity il mese prossimo. Un ritardo nella scrittura, nella produzione e nell’uscita di nuovi contenuti originali può avere un impatto sulla capacità di Comcast di mantenere gli attuali spettatori di Peacock, alcuni dei quali, per la prima volta, dovranno decidere se vale la pena pagare per i contenuti del servizio.

Nel bel mezzo di uno sciopero dirompente, Comcast sta chiedendo agli azionisti di approvare in via consultiva, con effetto retroattivo, i compensi dei dirigenti dell’azienda per il 2022, per un totale che ammonterebbe a oltre 130 milioni di dollari. Invece, i miglioramenti proposti dalla WGA attualmente in discussione costerebbero a Comcast circa 34 milioni di dollari all’anno. La invito a votare contro la Proposta 5 e a incoraggiare Comcast a porre fine a questo sciopero dirompente.
Cordiali saluti,
Meredith Stiehm

Traduzione di Nadia Cazzaniga